Nel mondo di piccole donne scritto dalla giovanissima autrice Carolina Capria, ed edito da De Agostini è un libro che, benché rivolto alle più piccole, ho desiderato leggere sin da quando, qualche tempo addietro, ne feci la segnalazione.
Il motivo è molto semplice: sono da sempre profondamente intimamente legata all’omonimo romanzo di Louisa May Alcott, Piccole Donne; quest’ultimo è un romanzo che sin dalla mia prima lettura – e ti parlo di molti anni or sono oramai – ha catturato, non solo la mia anima, ma anche e soprattutto il mio cuore.
E così, a quella prima lettura ne sono seguite molte e molte altre… non so dirti, con esattezza, quante volte io lo abbia letto, ma ti posso assicurare che sono davvero tante e, ti confesso, lo leggerei ancora oggi. Naturalmente, da lì, poi, non ho potuto esimermi dal leggere anche tutti gli altri libri che sono seguiti a Piccole Donne, ma il mio preferito resta sempre quest’ultimo ed i motivi sono veramente tanti: i valori che esso trasmette, la forza d’animo e la voglia di non arrendersi mai, il desiderio di realizzare i propri sogni, la salda unione familiare, la passione per la vita e la gioia di essere sorelle.
Devo fare un plauso all’autrice: non è facile prendere un romanzo come Piccole Donne, un romanzo che è una pietra miliare della storia della letteratura, letto e stra-letto in ogni dove, riprodotto a livello cinematografico, ed estrapolarne un libro rivolto alle più giovani volgendo loro dei moniti, dei suggerimenti, dei consigli per diventare, appunto, delle Piccole Donne.
Prima di addentrarmi nel romanzo voglio soffermarmi qualche secondo sulla copertina e osservarla insieme a te: le vedi? Sono quattro ragazze, ognuna raffigurata ad un angolo della pagina, ognuna con le proprie caratteristiche fisiche a rappresentare le giovani donne del romanzo; una cornice di fiori le circonda, il colore di fondo è un bell’azzurro, il colore del cielo e del mare, che ti infonde serenità e fiducia, i fiori, dal canto loro, e per antonomasia, sono l’emblema della dolcezza, della delicatezza e del profumo: alcuni profumano in maniera inebriante, altri in maniera soave. Insomma, ciò che voglio suggerirti è questo: prima di iniziare a leggere il libro soffermati, mia piccola amica lettrice, ad osservare questa copertina che può infonderti un tumulto di emozioni.
Un altro suggerimento, che ti invito caldamente ad ascoltare, è il seguente: leggi con attenzione, quasi fosse parte integrante della storia – ma in fondo lo è -, anche la prefazione che l’autrice ci regala e che ti introduce a ciò che andrai a leggere; bene, immaginatela (la prefazione) come una grande casa, con una bella porta di legno scuro, spesso e lucido, con uno di quegli anelli dorati posti al centro che non aspetta altro che di essere afferrato e battuto con forza, e poi ecco spalancarsi la porta e tu, piccola lettrice, potrai affacciarti con curiosità e trepidazione; all’interno troverai una bella sala, dagli alti soffitti e dalle luminose finestre, il camino che scoppietta allegro e una fumante tazza di tè che ti aspetta, ecco l’autrice con questa sua premessa ti apre quella porta e ti invita ad entrare per iniziare insieme questo viaggio che ti allieterà e ti aiuterà a crescere imparando a destreggiarti in quelli che sono i sentimenti che, sicuramente, almeno una volta nella vita avranno fatto parte del tuo personale bagaglio.
Troverai il libro suddiviso in 7 capitoli, ognuno di essi è dedicato ai personaggi principali del romanzo Piccole Donne, quindi Margaret detta Meg, Josephine detta Jo, Elizabeth detta Beth, Amy, Laurence detto Laurie, zia March e, infine – ma di certo non per ragioni di importanza -, Margaret Curtis March detta Marmee, ovvero la mamma delle nostre piccole donne, il loro punto di riferimento, la loro àncora, il collante che ha sempre tenuto unite le sorelle ed ha impartito ed insegnato loro i veri e reali valori della vita «La signora March è un esempio per le sue figlie e per tutte le persone che hanno la fortuna di conoscerla. È una donna indipendente e che ha sempre esortato le figlie ad esserlo altrettanto, sostenendo la loro voglia di lavorare e guadagnare.».
Il libro è rivolto, a mio avviso, ad un pubblico più femminile che maschile, ed appartenente a quella fascia di età che si appresta a lasciare l’infanzia e ad approcciarsi a fare il proprio ingresso in quella che è la premessa al mondo degli adulti; tuttavia, nulla di strano che anche un giovane ragazzo possa accarezzare l’idea di leggere questo libro, d’altro canto, un esempio calzante è proprio quello del giovane Laurie, quel timido ragazzo la cui vita sarà letteralmente investita, come un tornado in piena estate, dall’allegria e la vitalità dalle quattro sorelle March, ciò a dimostrazione che Piccole Donne non dispensa consigli solo a future giovani donne ma anche ai giovani uomini perché, ricordiamolo bene, certi valori, come l’amore, l’amicizia, la pazienza non si confanno solo alle donne ma bensì anche agli uomini.
Il titolo completo del libro, come noterai dalla copertina, è Nel mondo di piccole donne – 15 parole per diventare grandi, perché proprio quindici parole? Perché la nostra autrice, come detto poc’anzi, ad ognuno dei personaggi dedica un capitolo e per ognuno di essi individua quelle parole che più lo caratterizzano, che maggiormente si prestano al loro modo di essere, al contempo, però, ti spiega perché il significato di quella parola ed il modo di come la stessa debba essere da te interpretata e perché potrebbe essere importante per la tua vita. Per ovvie ragioni, che tu di certo comprenderai, cara la mia piccola donna iCrewer, non posso svelarti quali siano queste parole perché voglio che sia tu a scoprirle immergendoti nella lettura; ciò che posso dirti, senza svelarti oltre, è che le parole che l’autrice dedica alle sorelle March sono tre per ognuna, una per il giovane Laurie, una alla accigliata zia March e una, infine, a Marmee; si tratta di parole preziose, talune caute, altre che ti piaceranno un po’ meno, altre che amerai sin da subito, parole che magari già conosci o che imparerai a conoscere molto presto, parole, in definitiva, che, giusto come Carolina Capria si auspica, ti aiuteranno a crescere e a diventare, quindi, una Piccola Donna.
Prima, però, di indicarti questi vocaboli l’autrice ti introduce il personaggio, descrivendotelo e richiamando finanche qualche passaggio e/o espressione del libro originario, proprio per farti comprendere, e conoscere, la persona della quale stai leggendo.
«Ci sono tante Beth nel mondo, timide e tranquille, che vivono per gli altri, nel loro cantuccio, e nessuno si accorge dei loro sacrifici finché il piccolo grillo del focolare non smette di cantare, e la dolce e sorridente presenza non svanisce, lasciando ovunque silenzio e ombra.»
Il libro è intercalato da immagini, in special modo i capitoli dedicati alle sorelle March vengono preceduti da una raffigurazione femminile che dovrebbe richiamare la giovane descritta nel capitolo stesso. Il linguaggio è semplice, scorrevole e chiaro: ciò permette una rapida comprensione del testo, considerata, soprattutto, la fascia di età al quale esso è rivolto.
Sai qual è stata la parola che ho preferito fra tutte? Sorellanza, la parola che ho maggiormente prediletto è proprio questa e sai perché? Perché anche se tu una vera sorella di sangue non ce l’hai, ci sarà sempre chi per te diverrà come una sorella, chi ti abbraccerà nei momenti in cui ti senti giù, chi ti sosterrà ed incoraggerà a non mollare nei momenti critici della tua vita, chi ti terrà per mano per non lasciarti cadere, chi guarderà il mondo insieme a te, chi ti sorriderà e ti dirà “Andrà tutto bene perché io sono accanto a te”.
«Si comportano come una squadra, sono coese e compatte: il dolore di una è il dolore di tutte, la felicità di una è la felicità di tutte.»
Prima di concludere questa mia breve dissertazione sul libro, voglio dirti ancora una cosa: mia piccola lettrice, non smettere mai di essere la bambina di oggi e la donna di domani, sii sempre te stessa, con tutti i tuoi pregi e tuoi difetti, non permettere a nessuno di calpestare la tua dignità, di limitare la tua libertà, di spegnere i tuoi sogni; sogna, sogna sempre a colori, mai in bianco e nero, dispiega le ali e vola in alto, in barba di chi, quelle ali, vuole tarpartele… trova in te stessa la forza per affrontare la vita tenendo alta la testa e gli occhi che sorridono al tuo futuro.