In giro per gli edifici dedicati ai libri nella grande mela. Il secondo articolo è dedicato al più grande negozio degli Stati Uniti: Barnes & Noble
Ti avevo promesso un trittico di articoli dedicati al mondo dei libri a New York, articoli scritti secondo quella che è stata la mia esperienza e la mia visita durata dieci giorni alla scoperta, sì della città e di tutti i suoi distretti, ma anche di librerie e musei in cui la lettura e la scrittura trionfano. Quindi sottolineo anche in questo articolo, come avevo fatto nel primo dedicato alla New York Public Library, che non mi prefisso di avere le competenze di una guida turistica ma semplicemente di raccontare quelle che sono state le mie emozioni.
In questo secondo articolo del trittico ti racconto il mio pomeriggio nella libreria più grande di New York: Barnes & Noble sulla 5Th Avenue, la strada delle grandi boutique dove gente di tutto il mondo si riversa per fare shopping. Intanto mi sembra doveroso dire che a differenza della Public Library, qui non c’è nessun “museo” o reperto artistico da vedere. Qui entriamo in un negozio. Esattamente come se entrassimo da noi in Feltrinelli o Mondadori. Con le dovute proporzioni, immagina infatti di entrare in una libreria con la taglia XXL americana. Ecco.
Questa catena di negozi è la più importante degli Stati Uniti ed è stata fondata nel 1873. Il negozio appare imponente, si sviluppa su tre piani e già dai primi passi dopo l’ingresso si capisce di essere in paradiso. Un paradiso per il lettore, chiaro, un paradiso per chi divora libri e non può fare a meno di perdersi per ore tra copertine colorate, profumo di carta stampata e storie che aspettano solo di essere aperte e lasciate volare nei nostri cuori.
La cadenza mensile che ho deciso di dare a questi articoli, fa sì che quando scrivo queste righe sia già passato un mese abbondante dal mio ritorno a casa, ciò nonostante nella mente ho ancora ben impresso il predominio del colore arancione che caratterizzava buona parte del piano terra della libreria. Già a metà settembre Halloween la faceva da padrone e una schiera infinita di libri per ragazzi pieni di zucche, streghe e mummie bianche attirava l’attenzione invitando i clienti a sfogliare le pagine ricche di disegni colorati. Per i più grandi, una intera parete, ma una intera parete lunghissima!, trasportava magicamente nel mondo di Harry Potter. Libri, fumetti, almanacchi, memorabilia, gadget, dvd, giochi, cose che in Italia io non ho mai visto e mai avrei potuto immaginare. Una atmosfera davvero magica che non può lasciare indifferenti.
Scendendo le scale la magia continua. Tutto il piano interrato è dedicato ai bambini. Immaginati un salone in cui fai a fatica a vedere da un lato all’altro pieno di libri, libricini e libretti scritti per i più piccoli. Un trionfo di copertine incantevoli, di storie frutto della fantasia più bizzarra degli autori di tutti il mondo. E poi giocattoli, spazi per giocare, tappeti interattivi e peluches, tanti peluches. Pensa che il mio unico acquisto, dopo aver per tutto il pomeriggio pensato “mi compro tutto” è stato il peluches di George, la scimmietta curiosa dei cartoni animati. Sarà che anche io mi sento molto “Curioso come George”. Passeggiando tra i libri fantastici dedicati ai bambini, mi sono poi ritrovato in un ala dedicata ai viaggi. E anche qui, girandosi su 360° sembrava davvero di fare il giro del mondo grazie alle copertine che ritraevano paesaggi con fotografie scattate in ogni angolo della terra. E’ stato il momento dell’orgoglio nazionale. Un intero scaffale dedicato all’Italia. Libri e libri che parlavano di Toscana, di 5 terre, di Roma, Venezia, Milano, Sicilia, Sardegna. Libri interi dedicati al lago di Como, e qui perdonami lettore, il mio petto si è davvero gonfiato, vivendo io a pochi passi da questa meraviglia che il mondo ci invidia.
Al primo piano, poi, lunghe file di scaffali pieni di romanzi, gialli, Thriller, Manga, Anime, giochi in scatola dedicati alle serie TV più famose, gadget e articoli di cancelleria. Ma non è tutto questo che mi ha stupito. Quello che mi ha colpito è stato l’alto numero di persone sedute sul pavimento a gambe incrociate lungo tutto il perimetro dell’edificio (con vetrata sulla 5Th Avenue) a leggere! Un negozio con la funzione di biblioteca? Possibile? Sembra di sì. Nessuno fiatava, il silenzio amplificava il rumore dei voli pindarici guidati dalle parole impresse nei libri. Una caffetteria con un buon numero di posti a sedere completava l’opera.
Insomma una bella esperienza; per me entrare in una libreria è sempre un momento di emozione forte, sento la “fame” di sapere, di leggere, di conoscere nuove avventure che mi assale e davvero farei man bassa ogni volta. Per fortuna, o per sfortuna, nonostante Barnes & Noble sia senza dubbio la più bella libreria in cui io sia mai entrato, il mio inglese maccheronico non mi ha permesso di sperperare un patrimonio per libri che avrei tenuto solo ed esclusivamente da collezione. (nel prossimo articolo ti svelo che in realtà alla fine ho ceduto).
Concludo con una citazione tratta da un film che ho visto qualche giorno fa, che ben si sposa con il mondo delle librerie, dei libri e del leggere in generale. Il film, tra l’altro tratto da un libro, è “Il professore e il pazzo” con Mel Gibson e Sean Penn: guardalo!
Quando leggo sono libero, nessuno mi insegue