Le parole sono finestre (oppure muri)
Caro iCrewer, in generale riteniamo di non essere violenti solo perché non prendiamo parte a risse, omicidi o guerre.
Non ci rendiamo conto di quanta complicità abbiamo nel creare violenza all’interno dei nostri rapporti sociali. Anche quando non consideriamo “violento” il modo in cui parliamo, le nostre parole sono in grado di causare dolore e ferire sia noi stessi che gli altri.
La comunicazione nonviolenta è un abilità di linguaggio che rafforza la nostra capacità di rimanere umani, anche in situazioni difficili.
Ecco perchè un libro come questo deve essere letto almeno una volta nella vita, in particolare se il proprio obiettivo è quello di migliorare se stessi, le relazioni e la propria vita in generale.
Un manuale pratico alla comunicazione non violenta
Le parole sono finestre (oppure muri) di Marshall Bertram Rosenberg edito da Esserci Edizioni, fornisce un metodo diverso per poter esprimere noi stessi.
Per dialogare in modo non violento è necessario allenare il proprio modo di comunicare, facendo in modo che lo scambio, includa 4 passaggi: osservazioni, sentimenti, bisogni e richieste.
Seguendo il modello della comunicazione nonviolenta, ciò che vediamo viene guardato in modo neutro e senza giudizi, ciò che sentiamo viene riconosciuto dando un nome all’emozione che proviamo, il nostro bisogno viene portato alla luce e lo scambio si concretizza nella richiesta di qualcosa che arricchisce la nostra vita.
Cambiare il proprio modo di comunicare non è automatico nè immediato, si tratta di una transizione, un ri-apprendere in modo consapevole il modo corretto per parlare. Il fatto che la trasformazione non sia immediata non significa che sia difficile.
Uno dei primi effetti positivi di questo metodo è che fin da subito iniziamo ad ascoltare, soprattutto gli altri in modo più attento e profondo e notiamo immediatamente modi di fare e comunicare che mai avevamo notato prima.
Poi iniziamo a riconoscere le emozioni, nostre e del nostro interlocutore, che possono mandare un messaggio ben diverso da quello comunicato a parole.
Successivamente ci abituiamo a rispondere anzichè reagire, anche quando il messaggio che ci arriva non è esattamente gradevole.
Infine esprimiamo il nostro bisogno, la necessità che ci sta a cuore. A quel punto raccogliamo i frutti della trasformazione di quello che diciamo e di come lo diciamo.
Nessuna vaghezza e nessun giudizio, tutto nella nostra mente e nelle nostre parole diventa chiaro e privo di ostacoli e fraintendimenti.
Si tratta di un testo argomentativo estremamente coinvolgente, ricco di esempi, pieno di spunti per la riflessione e l’autoanalisi. Un manuale di self help estremamente pratico, un libro che non può mancare nella libreria di chi vuole imparare a comunicare in modo nuovo.
Le parole sono finestre (oppure muri) è uno strumento essenziale per potenziare l’empatia e per migliorare il dialogo con sè e con gli altri.
Marshall Bertram Rosenberg
È uno psicologo statunitense. Creatore della comunicazione non violenta, un approccio comunicativo che aiuta le persone a scambiare le informazioni necessarie per risolvere pacificamente i conflitti.
Egli è il fondatore ed ex direttore dei Servizi Educativi per il Centro per la comunicazione nonviolenta, un’organizzazione internazionale non-profit.
Nato in Ohio e cresciuto in un quartiere popolare di Detroit, in un contesto dai forti contrasti razziali tra bianchi, neri e altre etnie, ha imparato sul campo a risolvere i conflitti in maniera pacifica.
Al termine degli studi ha messo a punto il suo sistema e ha viaggiato in molte zone a rischio di guerra nel mondo, per diffondere la psicologia della comunicazione nonviolenta e dell’assertività.