Ciao mio caro iCrewer oggi ti porto con me in un viaggio attraverso la storia di una delle donne più discusse della storia italiana
Lucrezia Borgia
Lucrezia Borgia nasce a Subiaco, nei dintorni di Roma, il 18 aprile 1480, dalla relazione illegittima tra il cardinale Rodrigo Borgia e una cortigiana mantovana, Vannozza Cattanea. Quando Lucrezia viene alla luce i Borgia, la cui discendenza è di origini spagnole, si sono già messi in vista come una delle più importanti famiglie nobili dell’Italia del tempo, potendo vantare al loro interno già l’elezione di un papa, Callisto III, avvenuta nel 1455.
Oltre alla terzogenita Lucrezia, dalla relazione tra Rodrigo Borgia e la sua amante nascono altri tre figli maschi, Cesare, Giovanni e Goffredo. La paternità di questi figli, fino al 1492, verrà mantenuta il più possibile segreta dallo stesso Rodrigo Borgia, ben consapevole che la rivelazione avrebbe danneggiato la propria carriera ecclesiastica.
Proprio nell’agosto del 1492 Rodrigo Borgia coronerà infine le sue ambizioni venendo eletto papa con il nome di Alessandro VI: con l’inizio del papato di Rodrigo, per i Borgia inizia quindi una rapida ascesa politica come principale casata della penisola italiana.
L’infanzia di Lucrezia si svolge a Roma, venendo affidata alla cure della madre e di una cugina paterna, l’alto lignaggio dato dalla sua famiglia le garantisce la possibilità di ricevere un’istruzione completa e di venire educata alle lingue, alla poesia e alla retorica. Durante l’infanzia sviluppa inoltre un forte legame con i fratelli, in particolare con Cesare, ma è chiaramente l’influenza del potente padre e le sue ambizioni politiche che condizionano fin dalla più tenera età il carattere e il futuro della giovane donna.
Per scelte politiche la famiglia scelse per lei un’esponente degli Sforza, il ventiseienne Giovanni conte di Pesaro, e i due giovani si sposarono il 12 giugno 1493, appena dieci giorni dopo essersi conosciuti.
Alessandro VI formerà nel 1495 una Lega antifrancese, a cui Giovanni Sforza non aderirà diventando così un problema per i Borgia.
Nel 1497 i loro rapporti arrivano ai ferri corti e per raggiungere l’obiettivo dell’annullamento del matrimonio viene invocata, da parte del Papa, la presunta impotenza di Giovanni Sforza, che in tutta risposta diffonde voci su un presunto rapporto incestuoso tra il padre e la figlia. Le nozze vengono alla fine annullate il 18 novembre 1497 dal tribunale canonico che dichiara Lucrezia come illibata; la reputazione della contessa ne esce però fortemente compromessa dallo scandalo e dai numerosi pettegolezzi che da quel momento circolano intorno alla sua verginità.
Nel luglio del 1498, Lucrezia giunge nuovamente all’altare e questa volta lo sposo è Alfonso d’Aragona portando i Borgia vicini politicamente al Regno di Napoli e agli aragonesi spagnoli.
Per alcuni mesi la vita di Lucrezia sembra scorrere serena, tanto che nell’aprile dell’anno seguente rimane incinta del nuovo marito e darà alla luce il suo primo figlio legittimo, Rodrigo, nell’ottobre del 1499.
La morte del secondo marito e i sospetti sul fratello, fecero sorgere nella donna la determinazione di sottrarsi dalle ingerenze della famiglia, ricercando una nuova sistemazione che potesse controbilanciare in termini politici le brutali intromissioni dei propri familiari.
La scelta per le terze nozze cadde infine sugli Este, la più importante famiglia nobile di Ferrara, che nonostante i dubbi acconsentirono infine al matrimonio, avvenuto nel settembre del 1501, tra Lucrezia e Alfonso d’Este, figlio del duca di Ferrara.
I primi anni alla corte estense furono probabilmente i più sereni per Lucrezia, che insieme al marito contribuirà a rendere Ferrara uno dei centri della cultura rinascimentale. Alcuni tra i più illustri letterati e umanisti del Rinascimento, come Ludovico Ariosto e Pietro Bembo, troveranno accoglienza nella città emiliana, dove oltre a Lucrezia spicca la presenza della cognata Isabella d’Este, anch’essa culturalmente impegnata nel patrocinio delle arti.
Negli stessi anni la vita privata di Lucrezia Borgia è segnata dalle numerose gravidanze: tra il 1505 e il 1519, dall’unione con Alfonso d’Este, Lucrezia darà alla luce ben sette figli, di cui però molti non sopravvivranno ai primi anni di vita. Oltre alla relazione con il marito, la vita sentimentale di Lucrezia è segnata anche da altri rapporti, tra cui quello presunto con Francesco II Gonzaga, marito della rivale Isabella d’Este, con cui Lucrezia intesse una relazione epistolare grazie anche all’aiuto del poeta umanista Ercole Strozzi, misteriosamente ucciso nel 1508.
Negli anni seguenti il quadro politico della penisola italiana rimarrà profondamente instabile e conflittuale; profondamente turbata dalle numerose vicende politiche, Lucrezia avrà una autentica svolta spirituale, infatti dal 1512 abbandonerà i ricchi e suadenti abiti rinascimentali per indossare l’abito dei frati francescani, iniziando a portare il cilicio come forma di penitenza.
La sua salute, però era stata indebolita dalle numerose gravidanze e l’ultima nel giugno del 1519, si sviluppò in una febbre che a 39 anni pose fine alla sua vita.
Parecchi autori hanno scritto della vita difficile e piena di intrighi di Lucrezia Borgia tra cui Lia Celi e Andrea Santangelo o Maria Bellonci con il suo libro intitolato Lucrezia Borgia.
Lucrezia Borgia edito Mondadori
Nelle storie del passato Maria Bellonci sa cogliere la vita al momento del suo farsi, captandone le cadenze, il colore, il peso del destino.
Nessuno è paziente come lei nella ricerca d’archivio; e nessuno come lei sa far diventare il documento conoscenza interiore.
Proprio adoperando il documento come elemento narrativo, l’autrice inserisce nella nostra realtà vivente la presenza di Lucrezia Borgia, luminosa e nello stesso tempo pervasa di malinconie indecifrabili ma anche di un potente magnetismo vitale; una creatura che rimase costantemente, fra le più cupe tragedie del suo ambiente, isolata da esse, in solitudine ma sempre al centro della propria esistenza.
Il nostro viaggio finisce qui per oggi mio caro iCrewer ma continua a seguirci per non perderti i prossimi fantastici viaggi alla scoperta delle figure femminili più discusse di tutta la storia.
Un abbraccio virtuale e buona lettura mio caro iCrewer