Non so tu, caro iCrewer ma io nell’accostarmi ad un libro che sia o meno di autore famoso, la prima cosa che verifico è la trama, per capire se l’argomento trattato stuzzica il mio interesse o la mia curiosità. Assieme a questo, ho tante altre piccole paranoie prima di cominciarne la lettura, come per esempio leggere tutte e dico tutte, le informazioni tecniche che in genere si anticipano nelle prime pagine: sarò strana, ma a mio parere un libro si gusta di più quando se ne conoscono i minimi dettagli; non farci caso, però a volte penso siano davvero disturbi mentali da lettrice compulsiva.
Ho fatto questa premessa, informandoti sulle mie manie e abitudini (delle quali tutto sommato è giusto che non ti interessi più di tanto), perchè il libro che voglio segnalarti oggi ha colpito la mia attenzione proprio dalle prime righe della sinossi:
Questa è la storia di Pearl. La trama non conta. Del resto il mondo tangibile si dissolve davanti ai nostri occhi subito dopo le prime righe, mentre la osserviamo sorseggiare un gin tonic seduta nel bar di un hotel in Florida, con il figlio neonato, Sam, posato nell’incavo del braccio. Sta riflettendo che bere la aiuta…
Un attacco di trama di questo tipo, assieme ad un titolo, L’altro bambino che scatena l’immaginazione, non può passare inosservato e ammesso che tutto il libro rispecchi ciò che anticipa, la storia raccontata appare inquietante. E se assieme alla trama, diamo un’occhiata alle varie critiche che corredano sempre un consiglio di lettura, l’interesse non può che aumentare.
La quintessenza del classico racconto americano, questo ci offre Joy Williams. Don DeLillo
Una scrittura unica, è davvero impossibile stabilire paragoni. Una visione del mondo che sconvolge, nella sua spietata limpidezza e folle disperazione. Bret Easton Ellis
L’altro bambino non è un romanzo, ma una visione, un incantesimo generato tanto tempo fa da una mente geniale. E ora ufficialmente un classico. Claire Vaye Watkins
Che dirti caro lettore se non che la mia curiosità è alle stelle e che sicuramente leggerò L’altro Bambino di Joy Williams? Fra l’altro la scrittrice rientra nel progetto che la Black Coffee Edizioni sta portando avanti per diffondere la nuova letteratura americana e come avrai capito, la suddetta casa editrice ha curato l’edizione italiana del romanzo, in libreria dal 13 Novembre 2019, con la traduzione di Sara Reggiani.
In una nota dell’editore si legge fra l’altro: […] non saremo mai “al passo” con Joy Williams; lei è un caso a sé, una vera stella del firmamento. E L’altro bambino non sarà mai storia vecchia, nemmeno di qui a un secolo. La materia di cui è fatto è giovane; la sua ambientazione è il ventre del mondo, la sua lingua sempreverde» – (estratto dalla prefazione a L’altro bambino firmata Karen Russell).
Una scrittrice che merita attenzione, l’americana Joy Williams, se queste sono le premesse. Nata a Chelmsford, Massachusetts, ha scritto oltre a L’altro bambino, altri romanzi tra cui I vivi e i morti, edito da Nutrimenti e finalista al premio Pulitzer nel 2001. Ha pubblicato una raccolta di saggi e una guida turistica, oltre ad una raccolta di racconti, riuniti nell’antologia L’ospite d’onore. Racconti scelti, per le Edizioni Black Coffee. Joy Williams ha avuto parecchi riconoscimenti tra i quali, nel Dicembre del 2017 il Paris Review.