Tra le serie Netflix più viste, sicuramente rientra La vita bugiarda degli adulti, tratta dal romanzo della scrittrice Elena Ferrante. Sono pochissime le differenze tra le due opere, quelle esistenti sono solo dettate da esigenze cinematografiche, ma sono quasi impercettibili.
La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante
Elena Ferrante si riconferma come una delle autrici più lette e amate di questi anni. A farla apprezzare ancora di più le serie tratte dai suoi romanzi, come L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. Opere diverse che portano sotto i riflettori due spaccati della società distanti tra loro.
Ma per il momento concentriamoci sul secondo lavoro della Ferrante. La trama della serie Netflix non è per nulla diversa dal libro.
Il bel viso della bambina Giovanna si è trasformato, sta diventando quello di una brutta malvagia adolescente. Ma le cose stanno proprio così? E in quale specchio bisogna guardare per ritrovarsi e salvarsi?
La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.
La serie ha fatto il suo debutto sulla piattaforma streaming il 4 gennaio. A tratti vi sembrerà una serie lenta, ma in realtà ripercorre la dolce flemma che si viveva negli anni Novanta a Napoli. Qui si incontreranno e si scontreranno, non solo due lati della famiglia, ma anche due volti della città partenopea: la parte borghese, rappresentata dal quartier Vomero, e la parte più povera, rappresentata dalla periferia.
Ma a convincere ne La vita bugiarda degli adulti sono soprattutto le due protagoniste: sebbene i puristi del romanzo di Ferrante siano molto sorpresi per la scelta di una zia Vittoria interpretata da Golino, l’attrice ancora una volta porta tutto il suo carisma nervoso sulla scena, trasfigurando il suo personaggio in una maschera di vitalità dolente, di seduzione insidiosa, di generosità violenta.
Il mantra che sentirete in tutte le puntate è: Quann si’ piccirill, ogni cosa te pare grossa. Quando si gross, ogni cosa t’ pare nient – Qundo sei piccolo, ogni cosa ti sembra grande. Quando sei grande, ogni cosa ti sembra niente.
Una frase che assume un significato sempre più profondo, episodio dopo episodio. Se non lo avete fatto ancora, adesso tocca a voi vedere la serie e dirci cosa ne pensate.