Caro iCrewer la storia siamo noi. È difficile pensarlo ma è così. Se poi a ricordarcelo si mette anche la letteratura… È il caso del nuovo libro edito da Mazzanti Libri:
La stirpe degli immortali di Paolo Citran
Secondo me non ha avuto grande risonanza perchè la sua uscita, marzo 2020, è coincisa con la chiusura per l’emergenza del Covid19, ed invece merita di essere letto.
Con La stirpe degli immortali l’autore è riuscito a rivelare i sentimenti collettivi, i sogni e gli amari risvegli, le vicende politiche, economiche culturali e le circostanze contraddittorie e dolorose di un passato che ha lasciato tracce indelebili nel cuore di tutti.
Cosa proveresti se, all’improvviso, ti trovassi a faccia a faccia con nemici del passato che ritornano convinti di essere i protagonisti del cambiamento? Questo libro ti terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Soprattutto se la minaccia provenisse da “adepti” di Aldolph Hitler, che per la storiografia ufficiale risulta essere morto suicida nel 1945, ma fonti ufficiose mettono in discussione questa tesi, e come al solito, chi appare dietro queste notizie? Gli americani, gli eterni rivali, i famosi “alleati”.
Da notizie “spulciate” tramite ricerca internet leggo che l’autore, Paolo Citran, veneziano, classe 1966, autore di saggistica e narrativa, per oltre trent’anni ha operato nelle Forze dell’Ordine italiane, ora collabora con il Dipartimento di Stato USA; ecco spiegata la dovizia di particolari del tipo:
Era notte fonda quando l’U-Boot 732 attraccò in un approdo appena fuori dal porto di Amburgo, ed erano passati quattro giorni dall’attacco del cacciatorpediniere britannico, nel corso dei quali non erano più riemersi, se non in acque tedesche. Lo scafo aveva subito dei danni dal bombardamento e quando aveva iniziato ad imbarcare acqua, il tenente Shurly aveva temuto il peggio…
Ciò che mi fa paura in questo romanzo è la possibilità che, un evento come quello descritto, possa trasformarsi in realtà… tra l’altro è proprio quello che ho pensato nei giorni scorsi, dopo lo scoppio della nave a Beirut con il suo carico di Nitrato di Ammonio. La deflagrazione che tutti abbiamo potuto vedere in televisione mi sconvolge ancora oggi, una prima detonazione che innesca, successivamente, uno scoppio fragoroso che si trasforma in un fungo gigante.
Un’enorme nuvola la cui somiglianza sinistra fa ricordare ciò che avvenne 75 anni fa ad Hiroshima ad opera degli americani, un inferno che ha ucciso persone innocenti e devastato edifici e campi per un raggio di tantissimi chilometri.
Citran è riuscito a ricreare con l’arte e il paradosso della finzione il nucleo profondo dei fatti, delle trasformazioni, dello spirito dei tempi.
Ti domanderai perchè ho comparato il romanzo La stirpe degli immortali con il caso Beirut, presto detto; leggi questo libro e potrai trovare tutti i tasselli!
Qualcuno potrebbe definirlo un libro di fantascienza, alla luce dei recenti fatti, e di tanti piccoli particolari e dettagli all’apparenza insignificanti, ti accorgerai, invece, che è una triste realtà.
Le descrizioni dei sommergibili, delle corazzate, degli aerei e il loro relativo utilizzo sono ben delineati così come i vari personaggi che si avvicendano tra vecchio e nuovo. Anche il salto temporale tra la guerra che i nazisti stanno cercando di vincere a tutti i costi e i tempi moderni dove “gli alleati” si ritrovano a dover prendere decisioni tali che rischierebbero di far scoppiare un terzo conflitto, sono ricche di suspence.
Quello che dobbiamo augurarci, è che in altre parti del mondo non vi siano nascosti gruppi di uomini pronti a cambiare il corso della storia. E forse, l’assurdità è non pensare che ciò posa essere possibile”.
L’ambientazione è prettamente circoscritta alle Isole Cocos (o Keeling), territorio dell’Australia nell’Oceano Indiano a sud dell’equatore; una zona tropicale.
Peccato che la bellezza del racconto venga talvolta interrotto da errori che non passano inosservati, e trattandosi di un libro scritto in italiano non si può neanche dare una colpa, se tale vogliamo chiamarla, al traduttore di turno; un esempio:
“La corda metallica, in tensione, si srotolava lentamente da un enorme avvolgitore, sotto il peso di quello strano oggetto. Il cilindro, un po’ alla volta, scomparì, negli abissi.”.
“Gli chiesero cosa fosse successo all’altro sommergibile e lui raccontò come si svolsero gli eventi”.
“Mi sono sentito preso in giro, o vissuto una situazione paradossale…“
Oppure: “Infatti, poche centinaia di metri dalla superficie del mare, l’aereo si stabilizzò ed iniziò, gradualmente, a prendere gradualmente quota…”.
Non mi ergo a maestrina di turno, mi permetto di far notare queste discrepanze perchè si possa porre rimedio con le prossime stesure, visto che il romanzo merita di essere letto.
Ti auguro una buona lettura.