“L’editore cavalca il turbine e dirige la tempesta.”
Cari iCrewers, qualche giorno fa vi abbiamo parlato di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria dell’AIE ( Associazione Italiana Editori ), svoltasi dal 7 al 9 dicembre al Roma Convention Center La Nuvola.
In quell’occasione è stata presentata dalla Nielsen per l’AIE, l’indagine sul mercato del libro da cui si evince che più di una copia su tre di quelle vendute fino alla prima settimana di novembre 2018 è di un piccolo o medio editore, di cui fanno parte quei marchi editoriali con un fatturato fino 10milioni di euro. Il 41,8% del fatturato complessivo del mercato librario di quest’anno proviene da questo comparto. In crescita quindi del +2,2% grazie alle vendite nelle librerie e nelle piattaforme online ad esclusione di Amazon. Cresce anche il dato a copie con un +1,2%.
In questi anni, anche grazie all’apporto di AIE con Più libri più liberi, la piccola e media editoria è cresciuta e ha avuto al suo interno una profonda trasformazione. Basti pensare che i primi 100 marchi editoriali di questa categoria rappresentano il 69,3% del mercato, e i primi 500 il 91,6% su oltre 6mila editori complessivi.
Le vendite dei libri per bambini e ragazzi è stabile, quasi una copia venduta ogni quattro è un libro per i più piccoli, questo dato fa guardare alcuni degli attuali segni negativi con occhio più ottimista; ad esempio sono stati quasi 200mila i libri regalati dai comuni cittadini alle biblioteche scolastiche con l’iniziativa #ioleggoperché.
Cresce la quota di mercato dei romanzi italiani che passa dal 15,9% del 2017 al 16,1% del 2018 a discapito di quelli stranieri che scende dal 23,8% del 2017 al 22,7% di quest’anno. La quota per i libri di manualistica arriva al 9,8%, la quota della saggistica cresce e arriva al 15%.
A un mese dal Natale quindi i piccoli e medi editori, fanno registrare un andamento migliore di quello del mercato in generale, con vendite già in attivo. Chiudono, infatti, i primi dieci mesi dell’anno con un doppio risultato positivo, il primo per il numero di copie vendute e il secondo per il fatturato sia nelle librerie, che sulle piattaforme online. L’indagine così proposta però non è comprensiva dei dati del periodo natalizio che si attende con estrema impazienza.
Gli editori sono fiduciosi e sperano nel Natale per restare in attivo. Da anni gli ultimi due mesi dell’anno, che comprendono anche il black friday, hanno un’incidenza del 24-25% dell’intero fatturato dell’anno. Se anche il 2018 dovesse confermare questa tendenza, la stima di chiusura per i canali di vendita online, Amazon compreso, porterebbe, secondo quanto indicato dell’Ufficio studi AIE ad avvicinarsi a un valore positivo (-0,4%). Considerando poi le vendite durante le fiere e i saloni del libro, potrebbe anche superare questo piccolo valore negativo.
Il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi ha commentato quanto segue: “L’editoria si conferma la più grande industria culturale del Paese e, al suo interno, si evidenziano in particolare – come emerge con chiarezza dalla nostra fiera Più libri più liberi – la vivacità e i buoni risultati dei piccoli e medi editori. Ciò nonostante, per quanto il settore editoriale reagisca molto meglio di tutti gli altri comparti della cultura, pesa il calo dei consumi. Risulta quindi necessaria più che mai una politica di promozione della lettura e un sostegno alla domanda”.
Quindi cari iCrewers si avvicina il Natale, vi saluto e vado a comprare i regali. Cosa credete comprerò a tutti quest’anno?
Bravi, un bel libro.