Stasera è la notte di San Lorenzo e, sotto lo spettacolo delle stelle cadenti, è il momento di esprimere i propri desideri. Ma cosa significa davvero? Quelle che noi chiamiamo stelle cadenti, in realtà sono meteore. Si tratta di frammenti della cometa Swift Tuttle. Ogni anno, tra il 9 e il 12 di agosto, passando molto vicino al Sole, rilascia frammenti visibili all’occhio umano (se volete avere un aiuto in più per vederle, ecco i migliori telescopi da usare, facili da montare e low cost). Gli astronomi li chiamano Perseidi, dalla costellazione di Perseo, dalla quale sembra provengano.
Perché si chiama Notte di San Lorenzo
L’usanza di riunirsi per scorgere le stelle cadenti è una tradizione davvero secolare, e per rintracciarne le origini bisogna risalire addirittura all’epoca degli antichi romani . A quel tempo si credeva che in realtà questo particolare fenomeno celeste fosse originato dal dio Priamo , il quale attraverso le stelle donava fertilità alla terra e ai campi. Con l’avvento del Cristianesimo tale fenomeno è stato associato non più a una divinità pagana ma a un santo cristiano: San Lorenzo. E così le stelle cadenti sono state accomunate alla credenza delle lacrime che il santo avrebbe versato durante il suo martirio, e ricorderebbero anche i tizzoni ardenti sui quali venne arso vivo sulla graticola. Una leggenda partorita in un tempo in cui si ignorava l’astronomia, ma che è stata tramandata fino ai nostri giorni.
Perché San Lorenzo?
Secondo la tradizione cristiana San Lorenzo fu arso vivo sotto l’impero di Valeriano in seguito ad una persecuzione e il 10 agosto si ricorda proprio il suo martirio, avvenuto nel 258 d.C. Sempre la tradizione vuole che le Perseidi rappresentino i tizzoni ardenti del rogo di Lorenzo oppure le sue lacrime di dolore.
I desideri e le stelle
La parola desiderio deriva dal latino desiderium, ovvero mancanza di stelle. Dall’antichità il mondo del cielo e degli astri ha un significato prezioso e influenzavano le scelte della vita quotidiana. I corpi celesti erano considerate delle vere e proprie divinità, da cui deriverà poi infatti l’astrologia, e sulla loro osservazione si basavano le predizioni del futuro. In particolare navigatori e viandanti si affidavano alle stelle come guide preziose durante i loro viaggi di notte. Da qui deriva la credenza di osservare gli astri, poi chiudere gli occhi e desiderare l’avvenimento di qualcosa.
Pioggia di meteoriti
Secondo gli astronomi le concentrazioni di frammenti di comete fluttuano nel cielo già a partire dal 17 luglio fino al 26 agosto. In condizioni ottimali la frequenza massima è di 100 micro meteoriti all’ora, mentre la notte del 10 agosto è di 60 all’ora. Quindi è addirittura più probabile avvistare una stella cadente altre sere, e non il 10 agosto come vuole la tradizione.