Caro lettore, oggi ti voglio parlare della martora. È un mammifero, della famiglia dei mustelidi, come la donnola, la lontra, il tasso, il visone e molti altri. È un animale solitario, con abitudini notturne è, quindi, raro vederlo durante le passeggiate nel bosco.
Ha le dimensioni di un gatto, con occhi grandi e marroni, la faccia a forma di cuore. Il pelo è di colore marrone-castano, più scuro durante la stagione estiva. Ha una coda lunga, più folta durante l’inverno. Spesso la si confonde con la faina che, però, è più piccola di dimensioni; è soprannominata “martora dalla gola dorata” per la pettorina di colore più chiaro presente sul petto, d’inverno tendente al bianco, d’estate al color albicocca.
Il suo habitat sono i boschi con alberi alti e secolari e un terreno ricco di terra e radici. Sfrutta l’altezza delle piante, grazie alle sue abilità di arrampicarsi, per trovare cibo e un riparo dai predatori, infatti costruisce le sue tane nelle cavità poste più in alto.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è preferibilmente carnivora, nutrendosi di piccoli mammiferi e uccelli, e loro uova, predando nidi ghiandaie, gazze, corvi, ma è anche in grado di adattarsi a ciò che si trova con maggior facilità, quindi, in estate e in autunno la sua dieta è composta al 30% da frutti di piante quali sorbo, ciliegio e nocciolo. È molto ghiotta di miele.
Le femmine sono pronte per la riproduzione intorno ai tre anni. La gestazione dura 9 mesi, che si concludono nel mese di giugno, quando nascono da 3 a 6 cuccioli. L’allattamento dura circa 6-7 settimane, poi inizia lo svezzamento con prede sempre più grandi e lezioni di caccia. Dopo circa 6 mesi, fino ad un massimo di 18, i cuccioli sono indipendenti e pronti a lasciare il nido.
La vita media, in natura, è di circa 5 anni, più raramente possono arrivare fino ai 10.
In Inghilterra la sopravvivenza della specie è seriamente in pericolo, in quanto la bonifica dei boschi, il commercio della pelliccia e la cattura da parte dei guardiacaccia avvenuti nel secolo scorso, hanno ridotto notevolmente le popolazioni presenti nel Galles e nella zona settentrionale del Regno Unito.
Ultima curiosità: la sua abilità di cacciatrice, caratterizzata da agilità e abilità, è legata alla possibilità di poter ruotare le zampe posteriori di 180°.
Consigli letterari sulla martora
Devo rilevare che, purtroppo, non sono presenti libri per piccoli lettori, né per lettori in crescita che descrivano le caratteristiche di questo simpatico animale.
Sono presenti alcuni libri dove è possibile colorare e rilassarsi, pensando a questo mustelide: Animali della giungla – Libro da colorare per adulti – Alce Americano, Martora, Bradipo, Leonessa, e altro ancora di Alice Longo, 200 animali selvatici – Libro da colorare per adulti – Alce Americano, Martora, Bradipo, Leonessa, altro di Hannah Caruso.
È presente un solo libro, in italiano, dedicato a questo animale; ed è scritto da un grande appassionato di boschi e di natura: Mauro Corona. Il suo libro si intitola Il volo della martora, ed è ambientato durante i minuti in cui 270 milioni di metri cubi di terra e roccia si staccarono dal monte Toc, precipitando nel lago formato dalla diga del Vajont.
È il 9 ottobre 1963, sono le 22:39, quell’evento provocò la morte a 1917 persone e causò un disastro ambientale incalcolabile. Questa raccolta di 26 racconti, rivive quei momenti, attraverso i ricordi dei sopravvissuti e immaginando le sensazioni e i pensieri provati dagli animali, specie quelli della foresta, che in quegli istanti perdevano la “loro casa” e, in alcuni casi, anche la vita.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura. Vi aspetto domenica prossima, parleremo dell’orso.