Io me lo leggo edizioni, tra le nuove pubblicazioni belle fresche di stampa, in libreria dal 25 Maggio, propone ai lettori due romanzi corposi che possono essere inseriti nel filone storico, pronti per deliziare gli appassionati del genere. Il romanzo storico, come ben saprai, unisce l’amore per la storia reale a quello per le storie inventate che un bravo scrittore inserisce ed incastra perfettamente fra loro.
Io me lo leggo è una collana editoriale rivolta essenzialmente alla narrativa contemporanea e ai romanzi di ambientazione storica, proprio come i due che pongo alla tua attenzione oggi: Tra la croce e la spada di Marcello Salvaggio e Fregiate virtù ed inconfessati vizi di Monika M.
Io me lo leggo, prima proposta
– Forse ci siamo smarriti, – disse uno degli uomini che avanzavano nel bosco di faggi e secolari castagneti. – Se è per dire stoltezze, è sempre meglio tacere, – rispose il tarchiatello che camminava innanzi. – Dio apprezza il silenzio, non il pettegolare. – Non sembra ci apprezzi così tanto, – parlò un terzo, con il cappuccio di pelle di daino levato, proteggendo la nuca contro il freddo tagliente. – Se fosse il caso, saremmo arrivati a Gerusalemme.
Quello che hai appena letto è l’incipit di Tra la croce e la spada di Marcello Salvaggio, una storia ambientata nel XI secolo. Un’epoca storica segnata dai rapporti non proprio lineari tra la Chiesa e il Sacro Romano Impero, dalle conquiste normanne nel Sud d’Italia, dallo Scisma d’Oriente e dai pellegrinaggi in Terra Santa che approderanno a quelle guerre camuffate di motivi religiosi conosciute e passate alla storia con il nome di Crociate.
La trama di Tra la croce e la spada è ambientata nel 1050: Scarpetta de’ Canevari, nemico del marchese Bonifacio di Canossa, torna da un pellegrinaggio compiuto a Gerusalemme. La sua vicenda personale si intreccia con gli eventi del periodo: la battaglia di Civitate nella quale Papa Leone IX subì la sconfitta dei Normanni, lo Scisma d’Oriente e la Riforma della Chiesa, con i relativi interessi di potere temporale che nulla ebbero a che vedere con la religione. Come in un romanzo storico che si fregia di voler essere tale, i principali fatti della storia sono stati rispettati, così come la mentalità dell’epoca, mescolati ad episodi e personaggi di finzione nel romanzare avvenimenti e colmare lacune delle fonti storiche
Dalla quarta di copertina:
Matilde di Canossa, la gran contessa che diverrà celebre per aver mediato l’incontro di Gregorio VII ed Enrico IV, è ancora una bambina, figlia di Bonifacio di Toscana, allora uno dei più potenti feudatari d’Europa.
Bonifacio è un uomo ambizioso, temuto da molti, e le sue inimicizie porteranno a un attentato contro la sua vita che cambierà per sempre il destino dei suoi figli e quello di sua moglie, Beatrice di Bar, nobildonna di forte carattere.
In questo romanzo corale, nel quali molti personaggi svolgono ruoli rilevanti per la trama, vediamo un Medioevo di luci e ombre, tra battaglie e intrighi politici, ma in cui spicca anche la vita interiore di persone come noi, seppur vissute in un altro tempo, con le loro emozioni, la loro sensibilità artistica e la loro sensibilità.
Io me lo leggo, seconda proposta
Fregiate virtù e inconfessati vizi di Monika M, è la seconda proposta della collana Io me lo leggo, in libreria dal 25 Maggio scorso. Ambientato nella Londra del 1813, vede come protagonista il bello e tenebroso dandy inglese Lord Byron, che oltre a dominare la scena, padroneggia nel cuore di Lady Carolina Lamb.
Scoperto il tradimento il marito di lei la allontana da Londra. Il fuoco della passione però non si spegne con la lontananza, anzi come dice una vecchia canzone, la lontananza è come il vento, spegne i fuochi piccoli e accende quelli grandi. Evidentemente quello di lady Carolina è un fuoco grande, ma la stesso fuoco non arde invece dall’altro lato: lord Byron, ha già spento il suo fin dal primo giorno di lontananza. Succede… Anche nelle migliori storie d’amore. Tornata in città, quando si rende conto che il bello e tenebroso lord Byron ha già rimosso ogni ardore, lady Lamb con un gesto estremo tenta di riconquistarne il cuore, ma ottiene da lui solamente un insulto.
In un contesto storico denso di drammi, melodrammi e passioni travolgenti come quello ottocentesco, Monika M inserisce l’eroina protagonista di Fregiate virtù e inconfessati vizi, miss Cecile Juliette Lefebvre che non si discosta dell’iconografia classica del tempo. L‘Ottocento vuole la donna quasi vittima delle sue passioni, persa in un mondo di sentimenti contrastanti e totalizzanti: un modo per esorcizzare la noia? Forse. O forse la ricerca di quel sentimento controverso e delicato che prende il nome di amore ma che spesso si baratta con la passione.
Tra realtà e finzione, l’incipit del romanzo
Il potersi muovere a malapena, nell’affollato salone, testimoniava quanto la popolarità di Lady Heathcote fosse in ascesa. Le Dame ostentavano la loro posizione sociale con ingombranti vestiti che impedivano loro di muoversi liberamente, se non nella pista da ballo lasciata libera per goder della vista delle coppie che mai mancavano di esibirsi.
Miss Cécile Juliette Lefebvure osservava il tutto restando sapientemente in disparte. Giovane, ma non certo sprovveduta e dalla brillante intelligenza, comprendeva perfettamente come il suo arrivo nell’alta società inglese fosse circondato da curiosità nei suoi riguardi.
“Di cosa mai potevano ciarlare quelle noiose donne se non di pettegolezzi?” Si chiese, portando il ventaglio a coprire una bocca che ostentava innata superbia. Con la mano libera carezzò il suo naso che avrebbe desiderato meno ingombrante; la sua era una bellezza a metà, valutò, rammaricandosene…
Due nuove proposte, due romanzi ambientati in epoche storiche diverse tra loro, due trame stuzzicanti e coinvolgenti. Due romanzi per immergersi in realtà molto lontane dalla nostra: per evadere, per sognare, per il piacere di leggere. Semplicemente.