Oggi caro iCrewer ti parlo di un romanzo scritto da un’autrice tedesca, che usa uno pseudonimo, e che la Newton Compton ha provveduto a lanciare qui in Italia a marzo di quest’anno.
Il segreto di Charlotte di Katharina Fuchs
In cui viene narrata la storia delle sue nonne, entrambe nate la terza settimana di ottobre del 1899.
Cosa accomuna queste due donne? Inizialmente, è essere nate nello stesso anno, in Germania, anche se in due paesi completamente all’opposto: la nonna materna, Anna Tannenberg, in un villaggio nello Spreewald, quella paterna, Charlotte Feltin, in un podere in Sassonia.
Come all’opposto sono le vite condotte dalle due protagoniste; due vite, due guerre da combattere e che distruggono, separano, rinnovano, tolgono vite; due saghe familiari con personaggi ben tratteggiati che nel loro percorso, nella loro vita non si sono mai incontrate, e quando succederà sarà in un modo inaspettato.
La trama è incentrata su di loro, Anna e Charlotte, due quindicenni di diversa estrazione sociale e sul modo di credere, di affrontare la vita, con un fardello che ciascuna porta sulle spalle.
Entrambe con sogni e speranze, Anna è figlia di un fabbro e per quanto sogni di diventare apprendista sarta come la sorella maggiore Emma, adora pattinare, perchè scivolare sul ghiaccio le regala la possibilità di godere del panorama e assaporare un po’ della libertà che altrimenti non avrebbe, dovendo dare una mano in casa prima di recarsi al lavoro.
Charlotte è l’unica figlia di Richard Feltin, ricco proprietario terriero, destinataria dell’eredità del fertile podere, il cui unico pensiero è festeggiare la vigilia di Natale con la famiglia e godere della soddisfazione dei regali ricevuti.
Le cose però stanno per cambiare per entrambe, Anna intuendo che quel Natale sarebbe stato l’ultimo che avrebbe trascorso spensierato con la sua famiglia; per Charlotte con l’incognita su chi potrebbe diventare suo marito e se questi si rivelerà adatto ad assumere il ruolo di futuro padrone del podere.
Se la storia ti avvince leggendola non altrettanto lo è dal lato emozionale, la prima cosa che mi ha lasciata perplessa è stata la scelta del titolo: Il segreto di Charlotte! Perché solo Charlotte avrebbe un segreto?
I vari stati d’animo vengono descritti molto bene eppure, chissà perchè, non mi hanno emozionato come invece lo scorrere delle parole avrebbe dovuto fare… e possibilità di emozioni ce ne sono diverse. La sofferenza di una vita segnata da ben due guerre e le sue atrocità, le prime leggi razziali, la fame e le sofferenze della popolazione inerme, con bombardamenti e lutti; l’amore, che le giovanette incontreranno, ma la vita non è mai come uno se la immagina, e le scelte che verranno prese, coraggiosa o per senso del dovere, giusta o sbagliata, le porterà su una strada diversa da quella sognata.
Anche il dolore che ciascuna proverà sulla propria pelle e che le inasprirà è ben descritto ma manca di quel tocco che ti fa palpitare.
Però arrivi fino in fondo, segui l’evolversi delle vite di queste due giovani donne che, consunte dalla sofferenza e dalle perdite, sono riuscite a rialzarsi nonostante tutto, e in una Germania ridotta ad un cumulo di macerie hanno trovato la forza di ricominciare, non immaginando che i loro destini si sarebbero incrociati, regalando loro anche la sorprendente confessione di un percorso simile, perchè la speranza non muore mai.
Anche il finale mi lascia con l’amaro in bocca… Un libro che non dà spazio alle seconde possibilità, adegua il cuore a quel suo spazio limitato e a quella vita vissuta a metà.
Il segreto di Charlotte è un libro potente che comunque ti fa entrare in sintonia con i personaggi lasciandoti un senso di grande rimpianto e malinconia, ma anche di speranza e tenerezza. Due donne, molto diverse tra loro, che dimostreranno la stessa forza nell’affrontare la vita e le brutture delle due guerre mondiali.
“A volte ho avuto la sensazione di aver sprecato metà vita. – Non abbiamo sprecato nulla. Abbiamo vissuto molto più di due vite a metà.”
Serena lettura.