Caro lettore ho terminato di leggere Il precipizio dell’amore – Solo appunti di una madre di Mariangela Tarì, pubblicato da Mondadori ed ora sono qui a descriverti le mie impressioni! Leggendo la trama avevo già pensato che sarebbe stato un libro meraviglioso! Per fortuna, le mie attese sono state mantenute! Mi ha appassionato fin dal momento che ho fatto la segnalazione e, una volta iniziato, l’ho divorato in un pomeriggio!
Trama di Il Precipizio dell’amore
È il racconto autobiografico di una maestra di sostegno che è, innanzitutto, una mamma. I suoi bimbi si chiamano Sofia e Bruno.
Alla bambina, dopo il consulto di numerosi medici, che consideravano la mamma ipocondriaca, all’età di circa due anni viene diagnosticata la sindrome di Rett.
Al maschietto, dopo un accentuato dimagrimento, associato a fenomeni di nausea, vomito e alterazione dell’umore, grazie anche alla tenacia della mamma del voler conoscere la causa dei problemi di salute del figlio, è diagnosticato un tumore al cervello.
Viene sottoposto ad una pericolosa e lunghissima operazione, resta per ventuno giorni in coma e, al risveglio, deve seguire una lunga cura riabilitativa per reimparare a vivere!
Recensione di Il precipizio dell’amore di Mariangela Tari
Ho amato questo racconto per la semplicità e genuinità con cui è scritto! Ammetto di averlo iniziato e continuato: non volevo interrompere questa storia!
Sono sempre più convinta che i libri sono “chiamati” dal cuore! Ho fatto gli articoli sugli animali rossi e il lato positivo del rosso e leggo Il regno dei Palù di Terenzio Gambin, dove uno dei protagonisti è una rana rossa.
Avevo bisogno di un esempio di coraggio, di determinazione, di capacità di rialzarsi, nonostante le botte della vita, di capacità di riorganizzarsi di fronte alle salite che dobbiamo percorrere, e inizio la lettura di un libro meraviglioso, dove una mamma non si arrende! Ammette che avrebbe preferito evitare tutta quella sofferenza ai suoi figli, ma una volta incrociato il loro sguardo è stato amore a prima vista e, scoperta la patologia, è un condividere il peso della croce!
Ringrazio l’autrice per aver condiviso con i lettori la sua esperienza! Non conoscevo la sofferenza nascosta dietro la sindrome di Rett, spero che il desiderio della scrittrice di fare conoscere al mondo questa e molte altre patologie che colpiscono i più piccoli sia realizzato. Spero, soprattutto, che gli organi competenti delle varie nazioni capiscano l’importanza di non lasciare indietro nessuno! So che c’è un progetto in America per inserire i giovani, con le più svariate patologie invalidanti, nella società! Il mio desiderio è che il concetto degli alpini si allarghi a tutta la popolazione: si cresce insieme! Una nazione è l’insieme dei suoi abitanti: l’integrazione di queste persone, fin dalla più tenera età, dev’essere un obiettivo comune!
Ho scoperto, a malincuore, che in un paese come il Belgio, questi bambini non sono integrati, ma bensì isolati in istituti!
Il mio punteggio finale al racconto è sicuramente 5 stelle! Sì, ci sono un paio di errori di battitura, ma non ostacolano una lettura piacevole e scorrevole, la storia è molto coinvolgente, lo stile di scrittura è fluido, genuino e molto godibile durante la lettura.
Leggete… Con la lettura volerete! Buona lettura!
Bellissimo. Tocca l’anima,il cuore..arriva dappertutto. Mi sento inutile a non fare parte a nessuna associazione per aiutare i bambini che hanno bisogno: li sento davvero miei figli. Io mamma di tre bambini perfettamente sani( x ora) e di una bella famiglia, ..ringrazio il Signore e la Madonna x avermi dato tutto questo. Mi piacerebbe avere l’indirizzo email di Mariangela Tarì…se fosse possibile