Il Nodo Windsor è un giallo di S. J. Bennett che vi consiglio caldamente di leggere se amate il genere. Ambientato in Inghilterra, più precisamente nel castello di Windsor, la residenza più amata dalla Regina Elisabetta II. La Regina la troviamo tra i protagonisti indiscussi di queste pagine, se non la protagonista assoluta affiancata da Rozie. Molto significativa la cover de Il Nodo Windsor con Sua Maestà che guarda attraverso una lente d’ingrandimento: mi ha ricordato subito La signora in giallo.
Inizio col voler sottolineare quanto sono precise e puntuali le descrizioni e lo farò riportandovene una che non ha un’importanza fondamentale, ma sta a indicare con quale meticolosità sono descritte tutte le scene
La porta dell’interno 5 le fu aperta da un uomo con barba lunga e capelli pepe e sale, che aveva un asciugamano intorno al collo e indossava un paio di larghi pantaloncini da ginnastica e una maglietta sudaticcia. Non si era presentato prima della terza scampanellata.
I quadretti familiari che S. J. Bennett mette in scena tra la Regina Elisabetta e il Principe Filippo sono tutti molto belli e servono a rendere un giallo abbastanza lungo comunque leggero e divertente grazie a questi scorci di vita di famiglia. La complicità di una coppia affiatata da più di mezzo secolo, che il mondo ammira, viene esaltata e rispettata contemporaneamente. I Reali rimangono comunque tali, ma si svela il loro lato più nascosto al popolo, quello della quotidianità.
Era dalla mattina che la regina aspettava quel momento, ed era splendida nei suoi pizzi laminati d’argento, e con il nuovo rossetto rosa, che faceva ben sperare. Filippo come sempre sembrava uscito da una rivista, anche a novantaquattro anni. Lei non aveva mai conosciuto un uomo che stesse così bene in uniforme, o in abito da sera. All’epoca del loro matrimonio era il miglior partito di tutta Europa. Si era sentita fortunata allora, e si sentiva ancora fortunata, anche se in effetti Filippo per buona parte del tempo era piuttosto esasperante.
Perchè il titolo Il Nodo Windsor?
Il nodo di Windsor è un particolare nodo che si usa fare alle cravatte e che ha a che fare con la morte del giovane russo avvenuta proprio nella tenuta di Windsor, la più amata dalla Regina, quindi doppio significato per un titolo azzeccatissimo.
I personaggi che intrecciano le loro vite in questo giallo sono sia di fantasia che viventi. Grande la capacità dell’autrice di inserire i vari membri della famiglia reale e i potenti del nostro secolo in questo giallo che ti sorprenderà per il modo in cui è scritto e per la trama in se.
Si legge molto bene, non ci sono pause né momenti di rallentamento, non ho trovato alcun errore e devo affermare che la traduzione ha dato lustro alla scrittura. Penso che l’enfasi data dalla traduttrice sia la stessa che sia stata data da S. J. Bennett nella stesura originale.
Chi mi conosce sa che non sono avvezza a regalare stelline nelle recensioni, ma questa volta 5 sono tutte meritate.