Il duca e io, di Julia Quinn è il primo libro della serie I Bridgerton, ripubblicato da Oscar Mondadori in occasione dell’uscita della serie televisiva prodotta da Netflix ispirata ai volumi della grande romanziera. Siamo nel 1813, in piena epoca Regency, quella che a noi amanti del romance storico piace così tanto. Noi lettrici di Regency, sappiamo tutto sulla Stagione, conosciamo ogni sfumatura di colori pastello e ogni modista di Londra oltre ai locali dove era in voca prendere il gelato.
Conosciamo i circoli per gentiluomini e gli orari più appropriati di visita nelle residenze delle debuttanti. Conosciamo i titoli nobiliari per ordine di importanza e conosciamo le modalità con cui questi venivano ereditati. Ricordiamo a memoria ogni singola minuscola regola del galateo del ton londinese e siamo davvero, davvero pretenziose sul rispetto dello spirito di quegli anni… o forse no. O forse ci basta un Mr Darcy qualsiasi a farci capitolare come adolescenti in cerca del principe azzurro.
Il duca e io, di Julia Quinn. I Bridgerton che spopolano
Ebbene, Julia Quinn gioca con le sue lettrici tenendole costantemente sul filo di queste due esigenze; da una parte il romanticismo e la passione necessaria a rendere appetibile il suo libro, che diciamocelo, è un gioiellino di narrativa rosa. Dall’altra parte una conoscenza così profonda dei particolari del Regency da permetterle di infrangere le regole qual tanto che basta a rendere il romanzo credibile.
Dialoghi ironici, verosimiglianza del personaggio femminile con quello che doveva essere il vero sentire della maggior parte delle ragazze dell’epoca, il rapporto tra il duca e suo padre e tutto ciò che ne consegue, un ritmo di narrazione incalzante, con personaggi sempre in movimento e scene che si immaginano attraverso le righe, sono solo alcuni degli elementi che rendono questa storia davvero piacevole. Abbastanza semplice da essere data in pasto o al grande pubblico, abbastanza affascinante da essere fatta oggetto della serie Netflix che impazza in questo momento.
Un nobile di altissimo lignaggio allergico al matrimonio e con un passato da risolvere, una brava ragazza dal cuore generoso, un ambiente ostile che li costringe a stringere un patto tra loro, una passione che sboccia e aumento ogni giorno. Una storia come molte altre raccontata in modo sublime, delicato e travolgente allo stesso modo, uno di quei rosa che costringe la lettrice a centellinare le pause tra una sessione di lettura e l’altra per la bramosia di arrivare alla fine. E che poi costringe al lutto la stessa povera lettrice una volta che ha finito le pagine.
Non parlerò della serie I Bridgerton, mi riservo le mie considerazioni per un altro articolo, vi dico solo, cari iCrewers, che io faccio parte della schiera di estimatori del Regency che tollerano la fantasia fino a un certo punto. Julia Quinn sa benissimo fin o dove spingersi, gli autori Netflix forse un pochino meno.