Non hai certo bisogno, caro lettore, di aver spiegato cos’è il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. Piuttosto penso che troverai strano, se non un azzardo, l’accostamento con il drabble! E non ti do torto, dal momento che sono distanti l’uno dall’altro anni luce. Eppure…
Eppure certe idee balzano in testa e rimbalzano fra i pensieri quasi dal nulla e poi vedono la concretizzazione sulla pagina di un sito che parla di libri e letteratura. Così, un’antica lauda come il Cantico delle creature può fare da incipit per racconti o riflessioni drabble di 100 parole.
Oggi, 4 Ottobre, penso sia inutile ricordarti che si festeggia San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e autore di numerose laudi fra cui l’immortale Cantico delle creature. Fra l’altro non è neanche la prima volta che dedico un articolo a questo antico e sempre nuovo brano: già nella rubrica Poesia e vita, vita è poesia puoi andare a rileggere, se ti va, dettagli più particolareggiati che qui è superfluo riportare.
Qui mi diverto sperimentando in drabble che, come ben saprai sono racconti auto-conclusivi di 100 parole: né una di più né una di meno, titolo escluso e puoi pure contarle se vuoi. Anche se devo dire che informandomi meglio sulle tecniche del drabble, ho scoperto che può essere ritenuta normale un’oscillazione compresa tra le 98 e le 103 parole e che, a volte, anche il titolo può essere incluso nel numero. Quindi diciamo che il “rigore del drabble” permette qualche piccola libertà a chi scrive. Io racchiudo i miei drabble nel contesto di 100 esatte parole, titolo escluso.
Mi diverto in drabble dicevo… E quale migliore occasione poteva capitarmi di dedicare al Cantico delle creature l’attenzione che lo merita? Il 4 Ottobre, San Francesco! Ed eccomi a celebrare questo giorno in drabble con i versi della notissima Lauda adattata e musicata da un artista con la A maiuscola: Angelo Branduardi.
Pubblicato nel 2000 e contenuto nell’album L’infinitamente piccolo, il Cantico delle creature è il primo degli 11 brani musicali che Angelo Branduardi dedica alla vita e alla storia di San Francesco d’Assisi. Tutti i testi sono curati da Luisa Zappa e sono basati sulle fonti francescane.
Inutile dirti quante volte ho ascoltato quest’album musicale scoprendo, ogni volta, particolari diversi e spunti di riflessione. E quindi ti propongo i miei esperimenti in drabble ispirati esclusivamente al brano di Angelo Branduardi, Il cantico delle creature. Ogni singola strofa meriterebbe non un racconto in 100 parole, ma un intero volume.
P.S. Oggi non posso chiamare i miei esperimenti drabble, racconti. Non sono racconti, sono piuttosto riflessioni, chiamiamole così… E buona lettura!
Il cantico delle creature in drabble
A te solo buon Signore si confanno gloria e onore a Te ogni laude et benedizione…
Le braccia alzate al cielo elevano un inno di lode al Tuo nome. A Te che cambi i cuori con tenerezza infinita. A Te che conosci ogni fragilità e ogni pensiero recondito. A Te che ti chini sulle miserie e ne hai compassione. A Te che ami da sempre e per sempre.
Tu, Dio-amore rinnegato e crocifisso dai mali del mondo.
A Te innalzerò in eterno il mio canto, mentre ancora incarcerata da limiti umani l’anima si strugge in un anelito di libertà senza confini.
Francesco, insegnami la lode semplice, antica e sempre nuova, della perfetta Sua perfezione.
A te solo si confanno che l’Altissimo Tu sei e null’omo degno è Te mentovare…
Annaspiamo affaticati, dibattendoci, rivoltandoci, imprecando e bestemmiando, uno contro l’altro e tutti contro di Te. Gli occhi serrati, incapaci di guardare oltre le barriere dell’io.
Ancora aggiungiamo sangue al sangue versato sulla Croce.
Giriamo intorno ai nostri vuoti riempiti di niente e ci sentiamo onnipotenti. E quando il nulla ci inghiotte sbattendoci nel fango di cui siamo impastati e l’onnipotenza si dissolve, forse solo allora quell’io si abbassa e cerca quella D che lo precede fin dal principio e fa la differenza.
Insegnami Francesco che le mani di Dio risollevano, chi loro si aggrappa, dopo ogni caduta.
Sii laudato mio Signore per le tue creature…
Vorrei trovare parole nuove da innalzare a Te e canti d’amore mai cantati a benedire la bellezza e la perfezione del Creato che riflette la Tua ombra, intravista dietro il velo delle cose.
Non so trovare poemi, salmi, frasi o parole, posso solo offrirti questo cuore che mi balla in petto ogni volta che lo sguardo annega nel Tuo immenso e lacrime di gioia leniscono le ferite della vita.
Umile e santo Francesco, di povertà vestito, il tuo esempio di vita arriva ancora intatto ai figli di questo tempo che sacrificano il rispetto del Creato sull’altare di Mammona?