Finito di leggere le 586 pagine di I dieci momenti che hanno cambiato la Storia della Chiesa di Andrea Antonioli edizioni Newton Compton, in libreria dal 5 Settembre 2019, mi è sorta spontanea (Marzullo insegna) la domanda: “Un libro per essere definito saggio (non nel senso dell’aggettivo ma del genere letterario) e quindi completo e informativo a tutto tondo dell’argomento che affronta, deve essere necessariamente impostato e sussiegoso (per non usare il termine mattone)?” Rivolgo la domanda a te che leggi e un po’ anche a me stessa. È davvero necessario per affrontare un argomento importante come la storia della Chiesa, assumere un tono serioso ed enciclopedico? Oppure si potrebbe trattare lo stesso argomento in maniera leggera che, attenzione, non significa superficiale ma semplicemente cercare di rendere piacevole la lettura senza appesantire, con una scrittura che sappia coinvolgere ed interessare il lettore amabilmente, spingendolo a divorare i capitoli per il gusto di saperne di più. Del resto un saggio a questo serve: ad ampliare le proprie conoscenze e ad approfondire un determinato argomento. E se tutto questo si facesse con gusto, sarebbe anche meglio, no?
Fatto questo ampio preambolo, passo a parlarti di I dieci momenti che hanno cambiato la Storia della Chiesa di Andrea Antonioli, che non è un saggio “leggero”, bensì uno di quelli che si potrebbe definire “a norma di legge”. Prendo in prestito dal linguaggio burocratico-giudiziario questa frase (e tu consentimela), per dire che è un libro corposo e molto particolareggiato sulla storia della Chiesa, dagli albori al Concilio Vaticano II: interessante, approfondito, ricco di particolari minuziosi ma non “leggero”. Potrai pensare: “Bella forza, è un saggio!” e io potrei risponderti: “Hai letto sopra? Un saggio sarebbe molto più piacevole da leggere e fruibile da chiunque se fosse scritto in maniera diversa”. Sto pensando, così tanto per farti un esempio, ai libri di Luciano De Crescenzo che ha trattato argomenti filosofici con una leggerezza ed ironia impareggiabili, nulla togliendo alla verità o al pensiero degli autori presi in esame.
Logico però che ognuno ha il suo stile, il suo modo di rapportarsi alle cose e come si dice, il mondo è bello perchè è vario e quindi, ben vengano anche i saggi (nel senso del libro) “saggi” (nel senso dell’aggettivo). Questo di Andrea Antonioli è proprio un saggio “saggio” e si capisce già fin dalla prima pagina. Partendo dalle civiltà pre-cristiane, la romana estremamente politica, la greca intrisa di arte e filosofia e la giudaica incentrata sul monoteismo che, nel bene e nel male, influenzarono tutto il mondo antico incontrandosi e scontrandosi fra loro, il libro di Antonioli arriva al punto centrale di tutta la storia umana: Cristo. Figura centrale perchè da Lui scaturisce non solo la storia della Chiesa ma anche quella umana, basti pensare che la Sua nascita è lo spartiacque fra il prima e il dopo.
L’autore facendo un lavoro di ricerca più che certosino, cosa che gli risulta facile in quanto oltre ad essere uno scrittore è anche archeologo, storico, esperto di etruscologia, di civiltà preistoriche e museologo, analizza al millimetro ogni documento a sua disposizione, mettendo il lettore davanti ad una complessità di informazioni tale che, a volte, sembra quasi dispersiva. O almeno è questa l’impressione che personalmente ne ho avuto: mi sono trovata di frequente a dover rileggere qualche pagina, perchè tra un’informazione storica e l’altra, si può perdere il filo del discorso iniziale. Questo “difetto” abbastanza frequente in tutto il libro, se da un lato mostra le amplissime conoscenze storiche e le competenze dell’autore, dall’altro disturba e non rende fluida la lettura. Inoltre, i continui sbalzi temporali che Andrea Antonioli adotta per spiegare le varie fasi storiche chiariscono, sì, le origini o le cause di un determinato evento ma altresì, allungano il succo del discorso oltre misura.
Articolato in dieci tappe (o capitoli) (Alle origini della Chiesa, Costantino e l’impero cristiano, Il concilio di Nicea, La nascita dello Stato Pontificio, Lo scisma d’Oriente e le crociate, Il conflitto tra l’impero e il papato, La riforma protestante e la Controriforma, La breccia di Porta Pia, I patti lateranensi, Il concilio ecumenico vaticano II), divisi in vari paragrafi, I dieci momenti che hanno cambiato la Storia della Chiesa di Andrea Antonioli, è un libro che affronta la “questione fede” con la massima razionalità e obiettività, basato su elementi storici provati ed approfonditi, senza escludere qualche “verità” che la stessa Chiesa ha, diciamo così, omesso nell’approvare quei testi che considera “legittimi” ed appartenenti alla sua storia ufficiale. L’autore compie un minuzioso excursus di circa duemila anni, analizzando testi e documenti approvati e non approvati dalla Chiesa (mi riferisco ai cosiddetti Vangeli Apocrifi), testimoniato dall’ampia bibliografia di cui il libro è corredato alla fine di ogni capitolo. Altra presenza importante e frequente, sono le immagini: foto di documenti dell’epoca, di cartine geografiche o immagini dei personaggi trattati che arricchiscono le pagine, spezzando piacevolmente la lettura.
La complessità degli avvenimenti storici, i cambi di rotta, gli scismi, le guerre, i conflitti interni ed esterni, gli accordi, le riforme e le controriforme susseguitesi nei secoli hanno influenzato, nel bene e nel male, lo sviluppo della Chiesa, così come gli intrallazzi e gli accordi sottobanco, la spietatezza di alcuni papi, il forte desiderio di potere: tutte informazioni che spiegate e documentate fanno di questo libro una prova completa e sostanziosa per capire bene e meglio l’organizzazione della Chiesa. Mutata attraversando i secoli e le epoche storiche, ora adattandosi e addirittura rivendicando il potere temporale, ora combattendolo e ritornando, almeno in teoria, alla povertà delle origini e alla missionarietà, la Chiesa ha resistito ad attacchi e cattiva gestione, risultando notevolmente diversa, in alcuni periodi bui della sua storia, da quella originaria a vocazione cattolica, cioè universale. Malgrado il cattivo lavoro dei suoi adepti ha però resistito, forse perchè voluta dall’alto nonostante tutto.
Tanti tasselli messi assieme organicamente compongono il grande e strutturato mosaico di I dieci momenti che hanno cambiato la Storia della Chiesa di Andrea Antonioli: un libro da leggere per chi vuole conoscere, sapere ed approfondire e capire meglio il perchè di certe usanze, costumi o tradizioni all’interno del contesto Chiesa… E pazienza se può risultare un po’ “indigesto”, non tutte le letture possono essere d’evasione: conoscere, sapere è un’arma da usare “per legittima difesa”, come piace dire a me, prendendo in prestito una celebre frase di Woody Allen.
E se come afferma Edward Gibson, citato nel libro: La storia della Chiesa può essere letta come una storia di interminabili conflitti interni… È anche vero che senza la Chiesa non ci sarebbero stati accoglienza, beneficenza, missioni e assistenza tramite ospedali e orfanotrofi, la rotazione delle colture, la conservazione di antichi manoscritti, musica e arte sacra e molto altro ancora, perchè è vero, il bene agisce nel silenzio e fa molto meno rumore del male.
Quella della Chiesa è una storia molteplice e varia, a volte contraddittoria, che ha cercato di superare le divisioni ritrovando la propria unità nella figura di Gesù, che ne costituisce il patrimonio spirituale e religioso.
Andrea Antonioli è un archeologo, uno storico e un museologo romagnolo, esperto di etruscologia e civiltà protostoriche. Ha condotto ricerche specifiche sul Medioevo e sul Rinascimento e ha progettato e coordinato l’allestimento del Museo Renzi, del quale è direttore, e organizza e cura mostre, convegni ed eventi culturali. Collabora con importanti istituzioni culturali ed è autore e curatore di articoli, guide e saggi, tra cui: Gli Etruschi in Romagna (2006), Alle origini della civiltà etrusca (2009), Ramberto Malatesta. Mente sublime & Anima oscura (2014), Il Museo e Biblioteca Don Francesco Renzi. Storia personaggi avvenimenti (2015),Garibaldi nelle terre del Rubicone (2016), Una rosa per Anita. Il tributo della Romagna ad Anita Garibaldi (2017), Da Palladio al Palladianesimo. Architettura d’imitazione tra Uso e Rubicone (2018). Con la Newton ha già pubblicato Il secolo d’oro del Rinascimento e Cesare Borgia. Il principe in maschera nera.
Non ha il dono della sintesi e nemmeno la presunzione di indicarti una prospettiva, ma così sei costretto a seguire la sua senza poterla eventualmente apprezzare.
Non lo trovo nemmeno rigoroso nei rimandi interni, ma nel complesso apprezzabile per la volontà di approfondimento.
Grazie per il tuo commento che mi trova concorde.