Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè.
Perché la colazione deve essere abbondante.
Charles M. Schulz, Peanuts
Cari iCrewers oggi proseguiamo il nostro viaggio nel genere Food Fiction trattando un suo sottogenere ovvero il Food Romance che unisce il romance al cibo.
Il food romance è una tappa che noi che amiamo il mondo dei romanzi non potevamo non esaminare, anche se questa categoria nel nostro paese è poco conosciuta al suo interno si possono trovare romanzi e anche film di grande successo.
Del resto il romance è un genere che ha da sempre goduto di grande fortuna se lo si mescola con la giusta quantità di food fiction, che come vi abbiamo detto nel nostro precedente articolo gli italiani sembrano tanto amare a partire dagli anni ottanta, Il successo è assicurato.
Vorremmo presentarvi un romanzo che a nostro parere ben rappresenta questo genere “Non c’è gusto senza te” edito dalla Harper Collins nel 2016 si tratta di una storia di amore e di passione che si svolge vicino ai fornelli; i protagonisti sono Caterina Malena una blogger di cucina, e lo chef bello e dannato Massimiliano Vialardi, che pare ricalcare Bradley Cooper il bello e arrogante protagonista della commedia cinematografica “Il sapore del successo”.
Eccovi la sinossi
Cos’hanno in comune una pasta alla Norma destrutturata e delle frittelle di zucchine? Un’ostia di polpo e un biscotto al cioccolato? Niente.
Proprio come lo chef Massimiliano Vialardi e la foodblogger Caterina Malena. Lui propone una cucina dal forte impatto estetico, estremamente raffinata e algida. Lei dispensa ricette e consigli ereditati dalla nonna pugliese, pensati per donne che non hanno tempo di trascorrere mezza giornata in cucina “per rendere sferico il fumetto di pesce”.
Eppure Caterina e Massimiliano dovranno imparare a collaborare per realizzare un progetto top secret, che potrebbe rappresentare la soluzione ai loro problemi. Caterina, infatti, ha perso il lavoro, ma la sua famiglia non lo sa e non lo deve sapere. Massimiliano, invece, ha bisogno di nuovi locali perché la madre ha deciso di trasformare il suo ristorante in una galleria d’arte temporanea.
Così, anche se è l’ultima cosa che vorrebbero fare, i due si ritrovano a cucinare insieme, chiusi in una villa dove andare d’accordo sembra impossibile. Tra Milano, Cisternino di Brindisi e l’Oltrepò Pavese; tra programmi televisivi, battibecchi, tradimenti e impreviste riappacifciazioni, la schermaglia, nata dosando ingredienti e sguardi davanti alle telecamere si trasforma fra le mura della villa in una storia che cuoce a fuoco lento, profuma di cacao, ha un lato dolce tutto da scoprire… e lascia in bocca il gusto persistente dell’amore.
Con la speranza di avervi incuriosito vi saluto e ricordate…
La cucina è di per sé scienza sta al cuoco farla diventare arte!