Come sempre, da qualche anno a questa parte, la terza serata di Sanremo è quella dedicata alle cover e ai duetti: tutti i cantanti in gara, infatti, scelgono una canzone che fa parte della storia della musica italiana e la interpretano accompagnati sul palco da altri artisti. Ti confesso, caro iCrewer, che questa è la serata che preferisco, quella che attendo con più trepidazione.
Converrai con me che parlare di musica e di canzoni significa parlare di cultura. E il ventaglio della canzone d’autore italiana è così vasto che non si può che restare con le orecchie spalancate per scoprire le canzoni che gli artisti ogni anno scelgono di interpretare. Io sono un vero appassionato di cantanti che cantano brani di loro colleghi, mi piace tantissimo ascoltare un pezzo conosciuto, rivisitato e interpretato da altre voci. Se a tutto questo si aggiunge che questo piccolo Festival nel festival avviene sul palco di Sanremo, ecco che il gioco è bello che fatto.
Sanremo 2021: la terza serata
Come era stato annunciato, la terza serata di Sanremo è iniziata con un bellissimo omaggio a Lucio Dalla fatto dai Negramaro: 4 marzo 1943 suonata e cantata con una intensità davvero speciale. Mi è molto piaciuto quando Giuliano Sangiorgi ha detto che oltre ad essere un doveroso omaggio al cantautore bolognese si trattava anche di un omaggio alla libertà degli autori, alla libertà di esprimersi e di far volare il talento, vista la scelta di cantare il testo integrale e non quello censurato.
Band salentina che poi si è esibita anche in Meraviglioso, loro famosa cover del brano di Modugno, toccandomi davvero l’anima. Sono molto legato a questo pezzo, perché è stato uno dei primi che ho trasmesso la prima volta che sono andato in onda in radio. Parliamo di dieci anni fa circa.
Amadeus ha più volte detto che quella di ieri sera voleva essere un tributo alla canzone italiana, sottolineando che il voto dell’orchestra, quello che doveva aggiornare la classifica, era già stato effettuato nel pomeriggio. Per cui tutte le esibizioni che abbiamo visto erano in un certo senso liberate dal peso della competizione, e si è visto. È stata una vera e propria festa della musica, a tratti mi è sembrato di rivivere una bella serata al karaoke, basti pensare al bellissimo e divertente momento con Io vagabondo cantata da Fiorello, Amadeus, Ibrahimovic e Mihajlovic.
Le canzoni scelte dai BIG hanno davvero spaziato in termini di genere e di epoca: ha vinto Ermal Meta con Caruso, quasi a chiudere una serata dedicata al grande cantautore Lucio Dalla. Oltre a conquistare il voto massimo della giuria, il talentuoso cantautore, già vincitore di un Sanremo, si è garantito il primo posto nella classifica generale. Arrivata alle due! Oggi, se ho capito bene, nella quarta serata, toccherà alla sala stampa far valere il proprio voto.
Degne di nota, a mio avviso, le interpretazioni di Irama, con la splendida Cyrano di Francesco Guccini, Coma_Cose con un classico senza tempo di Battisti – la giuria li ha messi all’ultimo posto – e Lo Stato Sociale con una delle mie canzoni preferite in assoluto, ovvero Non è per sempre degli Afterhours. Con la partecipazione dell’attore Francesco Pannofino, Lodo e co. hanno inserito all’interno del pezzo un breve testo parlato in cui si è sottolineato la chiusura dei teatri, dei club e del mondo dell’arte in genere che non sta lavorando da un anno.
Tema questo che ha caratterizzato un po’ tutta la serata, in quanto sono stati in molti a sensibilizzare su questo problema, lo stesso Amadeus, mostrando a più riprese gli addetti ai lavori che preparavano il palco tra un esibizione e l’altra, si è unito al coro.
La presenza femminile della serata è stata affidata alla modella Vittoria Ceretti, un’altra donna che da lustro al nostro paese in quanto presente, con il suo stile e il suo portamento, in tutte le passerelle del mondo. Devo dire che la sua eleganza è stato un vero fiore all’occhiello della serata. Divertente, invece, la trasformazione di Zlatan Ibrahimovic, che serata dopo serata si sta sciogliendo e si sta dimostrando molto simpatico e dotato di molta autoironia. Bello il suo intervento con l’amico Sinisa Mihajlovic e gradevolissimo, quasi toccante, quello con Donato Grande, il campione di Powerchair football.
Sanremo 2021, terza serata: che cosa leggiamo?
Visto che ho iniziato l’articolo parlando di cultura, o meglio, dicendo che la musica e le canzoni sono cultura; visto che il tema più volte accennato nella serata è stato quello della difficoltà per i lavoratori dello spettacolo, trovo giusto suggerire un libro propiziato dall’intervento dell’attrice Antonella Ferrari. La pandemia ha azzerato ogni possibilità di far concerti, rappresentazioni teatrali e chi più ne ha più ne metta… per esempio noi qui, che amiamo la letteratura, ci siamo visti privati di Festival letterari e presentazioni di libri.
In questo senso, dunque, mi sono molto emozionato quando l’attrice, dopo aver interpretato un piccolo frammento del suo spettacolo teatrale ha detto ad Amadeus: “dopo un anno questo è ossigeno puro”. Ho pensato, ancora una volta, a quanto sia cambiata la nostra vita, a quanto ciò che davamo per scontato ora ci sembra una cosa straordinaria.
Ho fatto qualche ricerca su Antonella Ferrari, perché ammetto che non ne sapevo molto, e ho scoperto che ha raccontato la sua storia in un libro uscito nell’edizione edita da Mondadori nel 2014. Il monologo teatrale che ha fatto sul palco di Sanremo ben introduce a quella che è la sua storia: una donna malata di sclerosi multipla che non si è mai arresa e che ha dimostrato di essere un vero portento. Scopro con te questo libro e lo propongo a tutti noi come idea per una prossima lettura.
Più forte del destino. Tra camici e paillette. La mia lotta alla sclerosi multipla. Ecco la sinossi:
Essere una donna disabile in un mondo in cui l’immagine femminile appare sempre patinata e perfetta non è facile, ma Antonella Ferrari, attrice e ballerina, malata di sclerosi multipla, non si è mai arresa tanto da diventare un punto di riferimento, una fonte di ispirazione per tante persone meno fortunate.
“Mi sono beccata tantissime porte in faccia, tantissime delusioni ma dovevo andare avanti anche per tutti quelli che vivono bloccati per colpa di una malattia.” In questo libro Antonella, per la prima volta, racconta la sua storia. E lo fa senza censure, condividendo i suoi momenti di sconforto, la rabbia, la frustrazione, la fatica di rialzarsi dopo ogni caduta ma anche la grande gioia data da ogni piccola conquista e l’enorme soddisfazione di avercela fatta, di aver trovato il suo posto nel mondo dello spettacolo.
E ora appuntamento alla quarta serata, dove riascolteremo tutte le canzoni in gara e scopriremo chi sarà il vincitore tra le nuove proposte.
Sarà un’altra serata che finirà alle due. Ne sono sicuro.