“Risolvere i problemi con l’esempio, non con la forza, accettare l’altro, non giudicare un libro dalla copertina, andare oltre l’aspetto e capire quanto siamo uguali”.
Carlos Saldanha, 2011
Questi per Carlos Saldanha, uno dei registi degli studi d’animazione dei Blue Sky, reso celebre per L’Era Glaciale 2 e 3 e Rio 1 e 2, sono i messaggi di Ferdinand, l’anime in Cgi sul toro pacifista distribuito da Century Fox, nei cinema italiani dal 28 Dicembre con anteprime il 16 e il 17.
“The Story of Ferdinand”
Il film d’animazione è la trasposizione di un libro per ragazzi che è entrato nella storia. Il suo titolo tradotto in italiano è “La storia del Toro Ferdinando”.
Il romanzo fu scritto da Munro Leaf e illustrato da Robert Lawson. Nonostante sia un romanzo per bambini, per i messaggi contenuti alla sua uscita, 1936, è stato bandito in molti Paesi, tra cui: la Spagna dove è stato vietato fino alla morte di Franco; l’Italia fascista e la Germania dove è stato da prima bruciato come “propaganda” sotto ordine di Hitler per poi venire regalato a fine conflitto in 50 mila copie dalle truppe Usa ai bambini tedeschi.
In America il libro è diventato subito popolarissimo. Nel 1938 la Disney gli aveva già dedicato un cortometraggio d’animazione che venne premiato nel 1939 con l’Oscar.
“Ci sarà una proiezione del film per Trump alla Casa Bianca?
Chi lo sa”
“spero però che lui abbia letto il libro ai suoi figli.”
Saldanha, Roma, 2017
Perché fu un libro proibito?
La Potenza del messaggio che contiene mise paura alla Spagna percorsa ai tempi dalla guerra civile. Il suo inno alla pace e alla non violenza è così forte e puro che fece tremare i regnanti di ben tre nazioni: Spagna, Germania e Italia.
La famiglia di Munro Leaf spiegò a Saldanha che oltre al pacifismo quei governi ci videro una lotta contro il sistema oppressore.
La storia del giovane toro, che preferisce il profumo dei fiori alla violenza della corrida, suonò come una metafora pacifista. Un messaggio troppo potente, che contrapponeva in modo paradossale l’umanità del toro e la meschinità degli esseri umani, così crudeli da uccidere per puro interesse/divertimento.
Un messaggio importante e da gridare a gran voce, come direbbe il suo autore:
“chi trova una verità che valga la pena di essere narrata deve narrarla ai giovani in modo che loro possano capirla”.
Un messaggio attuale e sempre più necessario “in un mondo che forse non si è evoluto in meglio”, prosegue Saldanha nella sua intervista.
Gandhi lo citava tra i suoi libri preferiti e i suoi autori sono stati più volte considerati tra i possibili candidati al Nobel per la Pace. Difatti nei paesi asiatici il libro è considerato un romanzo sulla pace interiore.
La Trama
È la storia di un giovane torello madrileno, dotato dalla natura di un incredibile carattere mite e poetico. Dall’aria sorniona e con i grandi occhi sorridenti e buoni, viene catturato per essere addestrato ai combattimenti della corrida, ma risulta completamente recalcitrante.
Trainato a forza da un trattore per la coda, è invece ancora estasiato dal profumo di un grosso fiore che tiene fra le zampe anteriori, come un vero essere umano. Nonostante l’apparenza da animale feroce, infatti, è così sensibile e ricco interiormente da rimanere incantato di fronte alle manifestazioni più poetiche della natura.
Storia paradossale che contrappone la grande umanità del toro alla vera bestialità degli uomini che vogliono “inferocirlo” e farlo combattere a tutti i costi per soddisfare la loro necessità di violenza.
Età di lettura: da 8 anni.
Il libro è composto da un’ottantina di pagine che contengono solo una o due frasi ciascuna, perché la maggior parte dello spazio è dedicata alle illustrazioni di Robert Lawson, amico di Leaf.
Il film d’animazione
Si tratta di un’adventure comedy animata per famiglie, che mescola a temi importanti un gran ritmo, musica, balli e diversi livelli di comicità.
Il protagonista è Ferdinand un toro poco portato fin da piccolo alla violenza. Alle corride preferisce la vita pacifica fra campi, fiori, giochi e serate a guardare la tv con la piccola Nina e il suo papà, nella fattoria di famiglia.
Dopo un’uscita al villaggio piena zeppa di incidenti (compresa una difficile ‘visita’ in un negozio di ceramiche), Ferdinand, diventato un massiccio animale da 900 kg, viene requisito e portato nella Villa dei tori, dove i suoi ‘colleghi’ aspettano solo il momento di farsi vedere pronti per l’arena, ben sapendo che l’alternativa per loro è il mattatoio.
Quando arriva alla villa il più famoso torero di Spagna, El Primero, per scegliere il toro contro cui combattere nella sua ultima corrida, Ferdinand, insieme a vecchi e nuovi amici come la pasticciona capra coach Lupe, si lancia in un ardito piano di fuga.
Saldanha dichiara che il suo intento nel realizzare questo anime:
“non era fare un film politico, ma raccontare una storia con dei bei messaggi che ha per protagonista un toro, poi ognuno è libero di interpretarla come vuole, anche in senso politico”. Allo stesso modo “qualcuno può vederci una critica alle corride o un sostegno al vegetarianesimo, anche se non sono bandiere del film, io ad esempio mangio carne, ognuno può scegliere”.
Munro Leaf 1905 1976
Autore di libri per bambini.
Nei suoi quarant’anni di attività ha realizzato una quarantina di libri. Il più famoso è “La storia del toro Ferdinando”.
Immagini, musica e magia
Osservando il trailer la prima cosa che balza agli occhi e alle orecchie, oltre alle immagini veramente deliziose del film, in cui troneggia Ferdinand un massiccio toro dal pelo lucente e gli occhi enormi e gentili, è la colonna sonora.
Distribuita sotto etichetta Sony Music Entertainment, sarà composta da John Powell e includerà brani inediti di Green Day, Skakira, Nickelback, Rihanna, Adam Lambert e Motorhead.
Tra le altre canzoni, abbiamo le partecipazioni del gruppo uruguaiano Marama con la canzone “Pasarla Bien” e di Nicky Jam con “Hasta El Amanecer”.
Inoltre ci sarà spazio per Ed Sheeran con la hit, tratta dal suo ultimo album, “Castle On The Hill”, la quale accompagna anche il trailer dello stesso film.
La voce di Ferdinand sarà invece niente meno che di John Cena.
Cari iCrewers, voi andrete a vederlo?
Io non mancherò di certo.
Vi saluto e come dico sempre…
SE VUOI, PUOI!
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