Esplorazione della mente. Fra lucida follia e insano discernimento di Giorgio Radicati edito da Mazzanti Libri Me Publisher è un testo che ho trovato complesso, interessante, approfondito e sapientemente scritto.
Giorgio Radicati ha iniziato la carriera diplomatica nel 1967 e da allora è stata una continua ascesa, in virtù della sua funzione di diplomatico ha rappresentato l’Italia in numerose occasioni. Egli ha coltivato le Arti Visive e la scrittura, incentrando, di recente, la propria attività sulle stesse. Si è reso autore di opere letterarie e saggi.
Con questa narrazione ha affrontato un tema profondo, spesso complicato, fonte di dubbi e incognite che persistono nell’essere umano sin dalla notte dei tempi: stiamo parlando della psiche umana. Questa, lo sappiamo bene, è un luogo dove si annidano pensieri, stati d’animo, riflessioni: comprendere ciò che realmente accade all’interno della stessa non è mai una cosa semplice.
Partiamo dalla cover, somiglia tanto ad una tela sulla quale sono state impresse delle pennellate casuali, i colori utilizzati sono vari e dai toni accesi, tutto ciò mi fa pensare alla vastità della mente umana: in fondo non sappiamo mai fino a che punto questa possa spingersi, come questa possa reagire agli eventi più vari, da quali emozioni venga pervasa e cosa possano scatenare certi atteggiamenti. La psiche umana è stata sin dagli albori oggetto di studio e mai cesserà di esserlo.
Esplorazione della mente: cosa aspettarsi da questo libro
Il libro vede essenzialmente tre personaggi principali tra loro legati da un vincolo affettivo di parentela: Spartaco, che potremmo definire come lo spirito guida, colui dal quale si diramano tutti gli interrogativi legati alla mente umana: l’uomo vaga per i meandri di un manicomio, cercando di scavare nei labirinti dell’anima di tutti coloro che lo popolano. Proverà a comprendere il motivo per il quale quelle persone si trovino lì; Spartaco si diletta ad osservarli, a parlarci, a porsi delle domande al fine di trovare delle risposte.
E in tutto questo suo errare si scontra con tante storie di vita diverse tra loro che ci fanno comprendere come all’epoca bastava davvero poco per essere giudicato mentalmente instabile, alle volte far dichiarare insana una persona rappresentava la soluzione più idonea per la risoluzione di taluni problemi.
Spesso l’accusa arrivava proprio da coloro ai quali si era legati da vincoli di parentela: questioni di successioni ereditarie, occultare fatti scabrosi avvenuti tra componenti della stessa famiglia… e così per eliminare alla radice il problema si pensava, con la connivenza dei medici, di far dichiarare come mentalmente problematico colui o colei che rappresentava l’ostacolo.
Il povero malcapitato, quindi, si ritrovava a vivere tra coloro che realmente accusavano dei problemi psichici trovando così difficoltoso mantenere salda la propria stabilità mentale.
Troviamo poi Cornelia – figlia di Spartaco – un’anima tormentata che si trova a vivere una triste esistenza e nei confronti della quale la vita non è stata clemente: nefasti avvenimenti hanno mutato il suo vivere. Infine Marco, nipote dello stesso Spartaco che incontreremo ancora fanciullo, per poi ritrovarlo in versione adulta. Lo scopriremo come un uomo problematico, pervaso da una pioggia di domande: cercherà di soddisfare la sua sete di sapere cercando le risposte dapprima nella religione, poi addirittura nell’occultismo e nella paranormalità: sottoporrà il suo copro persino al digiuno allo scopo di rinvigorire l’anima.
Marco troverà le risposte alle sue domande? Questo suo stato mentale potrebbe essere ricondotto ad un evento che lo ha turbato quando ancora era un bambino?
«E la sua vita continuò a scorrere pacatamente, intercalando periodi di lucida follia a periodi di insano discernimento…»
Strutturazione del testo Esplorazione della mente
Dal punto di vista tecnico il libro si compone di una introduzione e ben quattro parti. Ognuna di queste tratta un argomento specifico. Le varie parti, a loro volta, contengono ciascuno un numero variabile di capitoli: la prima ne contiene nove, la seconda sei, la terza invece undici e la quarta ed ultima parte ne comprende sette. Infine le note biografiche dell’autore.
Ogni parte – ed ogni capitolo – sono dotati di un proprio titolo e la lunghezza dei capitoli stessi è varia: non è mai uguale tra loro.
Particolarità è quella che vede precedere ogni capitolo da un aforisma appartenente a personalità erudite quali, solo per citarne alcuni, Freud, il padre della psicanalisi, Dostoievskij, il penalista e criminologo Bruno Cassinelli, Edgar Allan Poe.
Il libro è veramente ben scritto, il linguaggio utilizzato è forbito, ricercato e pulito. Si parla di psicologia, psichiatria, psicoanalisi e quindi va da sé che vi siano termini specifici e prettamente inerenti queste branche della medicina. La narrazione, altresì, spazia dalla religione alla scienza dell’occulto e del paranormale, vi sono episodi che raccontano persino di sedute spiritiche. Nel testo, poi, vengono citati spesso Freud e le sue teorie sulla psicanalisi.
Qualche refuso riscontrato.
L’analisi del pensiero umano passa anche attraverso il mondo dell’onirico e l’importanza che questo riveste «Secondo Freud, il sogno è la realizzazione di un desiderio represso esistente nell’inconscio sin dalla fanciullezza. Tuttavia, quel desiderio assume nell’attività onirica una sembianza dissimulata e distorta a causa della censura svolta dall’azione combinata dell’Io e del Super-Io, decisi ad impedire che il sognatore crei storie dalla morale diversa da quella a lui abituale. Questa distorsione si svolge in modi diversi, essendo di solito la maggior parte del sogno di natura essenzialmente simbolica, riferita spesso alla sessualità.»
Proprio per le argomentazioni trattate, per i termini tecnici e specifici intercalati, è comprensibile come l’attenzione richiesta sia puntigliosa: se per un verso questo libro si presenta scorrevole per quanto concerne la scrittura, parimenti non lo è per quel che riguarda i concetti. È un libro importante sì ma impegnativo, a mio avviso. L’autore ha compiuto un lavoro certosino, ha inserito nozioni, studi, riflessioni e di certo allo stesso va un plauso, ma durante la lettura non senti di essere pervaso dal tipico atteggiamento del lettore compulsivo che sente di dover proseguire fintanto il libro non sarà giunto alla conclusione.
È un testo che ti regala e ti impreziosisce di concetti e, chiaramente, per chi è appassionato alla materia di certo troverà nello stesso ottimi spunti di ragionamento e, perché no, persino di studio, ma se cerchi la lettura che scorre veloce e senza intoppi, senza implicazioni mentali, non sei nel posto giusto: qui occorre molta attenzione.
Consiglio quindi la lettura di Esplorazione della mente a chi ama lo studio della psiche umana, chi vuole saperne di più di questo argomento tanto vasto quanto complicato ed affascinante.
«All’improvviso, il grande, immortale, assillante, atavico dubbio riemerse impetuoso nella sua mente: era ancora vivo o aveva semplicemente ricominciato a sognare? Evidentemente anche nelle profondità del suo nuovo essere, il subdolo (insano) discernimento continuava sottilmente, ma con ostinata tenacia, a misurarsi con una ricorrente (lucida) follia…»