iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Erica Jong, la voce della libertà femminile ora prigioniera della demenza
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Cerca
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Notizie in Vetrina

Erica Jong, la voce della libertà femminile ora prigioniera della demenza

La figlia Molly racconta il declino in un memoir spietato

Ileana Picariello 2 giorni fa Commenta! 4
SHARE

Erica Jong, l’iconica autrice di Paura di volare, oggi vive immersa nell’oscurità della demenza, assistita a tempo pieno in una residenza per anziani a Manhattan. A raccontare questo doloroso tramonto è la figlia, la scrittrice e giornalista Molly Jong-Fast, nel memoir How to Lose Your Mother, in uscita il 3 giugno negli Stati Uniti. Il libro è un atto di rivendicazione, ma anche uno specchio crudele dei legami familiari e del peso ingombrante dell’eredità intellettuale.

Contenuti
Erica Jong, simbolo della letteratura femministaIl memoir di Molly Jong-Fast

Erica Jong, simbolo della letteratura femminista

Erica Jong, oggi 83 anni, ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura femminista degli anni Settanta. Coniò l’espressione “zipless fuck” – la “scopata senza cerniera” – simbolo di un desiderio sessuale femminile libero, slegato da sensi di colpa o obblighi affettivi. Con Fear of Flying, romanzo d’esordio del 1973, vendette oltre 37 milioni di copie nel mondo, raccontando il desiderio e l’identità con una franchezza che scandalizzò e liberò al tempo stesso un’intera generazione di lettrici.

erica jong

Il memoir di Molly Jong-Fast

Ma la stessa franchezza che Jong ha riversato nei suoi libri, Molly Jong-Fast la restituisce ora alla madre in una sorta di “giustizia narrativa” a parti invertite. “I ruoli si sono invertiti e ora sto facendo a lei quello che lei ha sempre fatto a me”, ha dichiarato Molly al New York Times. Il memoir racconta con toni crudi la decadenza fisica e mentale della madre: giorni interi a letto, il rifiuto di lavarsi, l’odore acre di urina nell’appartamento condiviso con i cani. Una narrazione impietosa, ma anche un tentativo di riprendersi una voce che, da figlia di una celebrità, Molly sente di non aver mai avuto del tutto.

Leggi Altro

Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo: storia, fascino e un nuovo libro celebrativo
Consiglio del giorno: Potere Massonico di Ferruccio Pinotti, edito da Chiarelettere
Novità in libreria: L’età più bella di Barbara Bozan
Brainrot: il fenomeno virale che “marcisce” il cervello online

Infatti, cresciuta all’ombra di una madre che la usava come personaggio letterario, Molly descrive l’alienazione del vedersi riflessa in “versioni fittizie” di sé stessa. La sua identità – fragile, in formazione – è stata costantemente riscritta dalla penna materna, spesso ridotta ad “accessorio narrativo” utile a confessare lotte interiori, dipendenze, crisi. Ora, nel memoir, la figlia rompe il silenzio e si riprende il controllo del racconto.

erica jong

C’è chi, come Susan Cheever – figlia dello scrittore John Cheever – definisce How to Lose Your Mother un gesto di emancipazione. Ma il libro solleva anche domande etiche profonde: fino a che punto si può spingere la verità di un memoir? E quando il confine tra testimonianza e tradimento diventa troppo sottile per reggere il peso della memoria familiare?

Jong, che nella sua vita ha avuto tre divorzi e una lunga carriera di successo, non ha letto il libro. Non potrebbe, d’altronde: la demenza le ha tolto la lucidità, la memoria, forse anche il senso del passato. Eppure, con l’intuito della scrittrice, ha colto l’essenza della situazione: “Quando sei uno scrittore, la tua vita è un libro aperto. E lo stesso vale anche per tua figlia”.

Nel mosaico imperfetto che compone la storia di questa famiglia – madre e figlia, entrambe scrittrici, entrambe vulnerabili – le loro opere si rincorrono, si scontrano e si completano, come frammenti di un vaso rotto. I bordi non sempre combaciano, ma la forma generale regge. Forse, proprio in queste crepe, si nasconde la verità più profonda: quella di un amore difficile, imperfetto, ma ancora capace di dire qualcosa sul mestiere di vivere – e di scrivere.

erica jong
Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?