Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò… da un testo di Lucio Dalla, diventato ormai quasi un classico di fine anno, (perchè dimmi se non ti sei mai trovato a canticchiare L’anno che verrà almeno una volta, negli ultimi giorni di dicembre) ad una “vecchia” poesia, il passo è breve? Può esserlo se si tratta di emozioni e pensieri: in fondo l’uomo pur essendo già arrivato al terzo millennio, conserva immutati sentimenti ed emotività, malgrado un modus vivendi che sembra esaltare superficialità e cinismo. Ieri, oggi e domani non è solo il titolo di un film classico della cinematografia italiana ma rappresenta il tempo e la sua linea di continuità, in riga con i sentimenti e le emozioni che resistono in una società in vorticosa, dove sembra non ci sia spazio per le sensazioni più profonde. La poesia invece (e il testo del brano a cui accennavo sopra “è” poesia), a quelle emozioni nascoste e volutamente sotterrate, attinge a piene mani, anzi fa di più, le trasforma in canto e discanto, creando armonie da offrire a chi legge. E così, tra una proiezione temporale nell’imminente 2020 e uno sguardo al passato, a pochi giorni dal primo Gennaio, in cui convulsi e compulsi ci affanniamo alla ricerca dell’effimero, tra pranzi, regali e varie amenità, io voglio augurarti (e augurarmi) tempo. Tempo per pensare (strana parola che sembra venire dal trapassato più lontano, oggi non si ha tempo per pensare, anzi pensare è una perdita di tempo), per riflettere, per capire (se stessi e gli altri che in fondo sono il riflesso di noi stessi), per guardare e vedere il mondo con occhi attenti (spesso guardiamo e non vediamo), per ascoltare e ascoltarsi (ascolto, altra strana parola sepolta nei meandri delle corse quotidiane), tempo, tempo, tempo e respiri profondi.
Non ti auguro un dono qualsiasi,/ ti auguro soltanto quello che i più non hanno./ Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;/ se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa./ Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,/ non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri./
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,/ ma tempo per essere contento./ Ti auguro tempo,/ non soltanto per trascorrerlo,/ ti auguro tempo perché te ne resti:/ tempo per stupirti e tempo per fidarti/ e non soltanto per guardarlo sull’orologio./ Ti auguro tempo per contare le stelle/ e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare./ Non ha più senso rimandare./ Ti auguro tempo per trovare te stesso,/ per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono./ Ti auguro tempo anche per perdonare./ Ti auguro di avere tempo,/ tempo per la vita.
Trova il tempo per giocare/ trova il tempo per amare ed essere amato/ trova il tempo di dare/ è il segreto dell’eterna giovinezza/ è il privilegio dato da Dio/ la giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere/ trova il tempo di essere amico/ trova il tempo di lavorare/ è la fonte della saggezza/ è la strada della felicità/ è il prezzo del successo.
Trova il tempo di fare la carità/ è la chiave del Paradiso.
Dedicò alla scrittura gran parte del suo tempo: i suoi temi più cari furono le emozioni profonde, l’amore, le paure e la nostalgia, il divenire, il trascorrere e il senso della vita. Le sue poesie in lingua tedesca hanno ritmi e rime cui la traduzione non rende merito ma colpiscono il lettore per la profondità di pensiero e la saggezza filosofica. Scrisse di valori veri, con la consapevolezza di chi li vede andare perduti nella quotidianità moderna e cominciò a pubblicare i suoi scritti dopo averli maturati per lungo tempo, nel 1987, per la casa editrice Don Bosco Verlag, Monaco di Baviera. Ebbe un enorme ed inatteso successo che dura fino ad oggi. Morì il 18 Novembre 2014 alla bella età di 91 anni.