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Lettura: Poesia e vita, vita è poesia: Per l’anno che verrà, Ti auguro tempo… e tanta poesia!
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Poesia e vita, vita è poesia: Per l’anno che verrà, Ti auguro tempo… e tanta poesia!

Pina Sutera 5 anni fa Commenta! 10
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Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’ e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò… da un testo di Lucio Dalla, diventato ormai quasi un classico di fine anno, (perchè dimmi se non ti sei mai trovato a canticchiare L’anno che verrà almeno una volta, negli ultimi giorni di dicembre) ad una “vecchia” poesia, il passo è breve? Può esserlo se si tratta di emozioni e pensieri: in fondo l’uomo pur essendo già arrivato al terzo millennio, conserva immutati sentimenti ed emotività, malgrado un modus vivendi che sembra esaltare superficialità e cinismo. Ieri, oggi e domani non è solo il titolo di un film classico della cinematografia italiana ma rappresenta il tempo e la sua linea di continuità, in riga con i sentimenti e le emozioni che resistono in una società in vorticosa, dove sembra non ci sia spazio per le sensazioni più profonde. La poesia invece (e il testo del brano a cui accennavo sopra “è” poesia), a quelle emozioni nascoste e volutamente sotterrate, attinge a piene mani, anzi fa di più, le trasforma in canto e discanto, creando armonie da offrire a chi legge. E così, tra una proiezione temporale nell’imminente 2020 e uno sguardo al passato, a pochi giorni dal primo Gennaio, in cui convulsi e compulsi ci affanniamo alla ricerca dell’effimero, tra pranzi, regali e varie amenità, io voglio augurarti (e augurarmi) tempo. Tempo per pensare (strana parola che sembra venire dal trapassato più lontano, oggi non si ha tempo per pensare, anzi pensare è una perdita di tempo), per riflettere, per capire (se stessi e gli altri che in fondo sono il riflesso di noi stessi), per guardare e vedere il mondo con occhi attenti (spesso guardiamo e non vediamo), per ascoltare e ascoltarsi (ascolto, altra strana parola sepolta nei meandri delle corse quotidiane), tempo, tempo, tempo e respiri profondi.

Non ti auguro un dono qualsiasi,/ ti auguro soltanto quello che i più non hanno./ Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;/ se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa./ Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,/ non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri./

Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,/ ma tempo per essere contento./ Ti auguro tempo,/ non soltanto per trascorrerlo,/ ti auguro tempo perché te ne resti:/ tempo per stupirti e tempo per fidarti/ e non soltanto per guardarlo sull’orologio./ Ti auguro tempo per contare le stelle/ e tempo per crescere, per maturare. 

Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare./ Non ha più senso rimandare./ Ti auguro tempo per trovare te stesso,/ per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono./ Ti auguro tempo anche per perdonare./ Ti auguro di avere tempo,/ tempo per la vita.

Ti auguro tempo, il testo che hai appena letto, è la traduzione della nota poesia Ich wünsche dir Zeit di Elli Michler, tratto da: Dir zugedacht, Wunschgedichte, Don Bosco Medien, Monaco di Baviera,  traduzione a cura di SB Traduzioni. Una poesia che dal 1987 arriva fino a noi, conservando la sua validità, la freschezza e tutta la capacità di esprimere i desideri più intimi e profondi dell’animo umano.
elli michler, ti auguro tempo
Ti auguro tempo  di Elli Michler, dalla sua prima pubblicazione diviene ben presto una delle più note e diffuse poesie fra i lettori del grande pubblico. Definita “la poesia del secolo” dal celebre attore e moderatore televisivo tedesco Baldur Seifert, ora scomparso, viene spesso confusa con un altro testo che si rifà ad un brano simile della tradizione americana antica, quella degli Indiani d’America che sapevano benissimo quanto sia importante e prezioso vivere in armonia con se stessi, con la natura e il divino. Anche Madre Teresa di Calcutta (ops Santa Teresa ma a me piace chiamarla Madre… E penso, presuntuosamente, piaccia di più anche a lei), ha posto la sua attenzione al tempo e al modo di dedicarlo alle cose che contano davvero, la sua Trova il tempo è altrettanto densa di significati profondi, te la riporto: i parallelismi e le tematiche sono evidentissimi a riprova del fatto che se lo Spirito aleggia sulle anime belle e queste si lasciano condurre docilmente dove Lui vuole portarle, anche i pensieri diventano simili. E non credo affatto si possa parlare di plagio, ma soltanto di flussi di pensieri e similitudini che viaggiano nei cuori aperti e disponibili ad essere modellati “dall’alto”.
Trova il tempo di pensare/ trova il tempo di pregare/ trova il tempo di ridere/ è la fonte del potere/  è il più grande potere sulla Terra/ è la musica dell’anima.

Trova il tempo per giocare/ trova il tempo per amare ed essere amato/ trova il tempo di dare/ è il segreto dell’eterna giovinezza/ è il privilegio dato da Dio/ la giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere/ trova il tempo di essere amico/ trova il tempo di lavorare/ è la fonte della saggezza/ è la strada della felicità/ è il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità/ è la chiave del Paradiso.

Tornando a Ti auguro tempo di Elli Michler, ho notato nei miei soliti giri per il web, che se ne contano un numero enorme di ristampe e traduzioni: il testo pubblicato in numerosi libri, giornali, riviste e da alcuni anni anche su internet, continua a trovare lettori che se ne lasciano affascinare e conquistare, me compresa. Una poesia semplice, lineare, piena di grandi verità che arrivano dritte al cuore. Un testo che si sposa benissimo con gli auspici più importanti per l’anno nuovo già alle porte: è con esso che desidero farti (e farmi) gli auguri più belli per il 2020, quando mancano solo 4 giorni al suo esordio sulla soglia di questo nostro tempo che passo dopo passo, momento per momento, giorno per giorno semina e raccoglie, scompone e ricompone. Ogni attimo è una scoperta nella cornice della vita che quando credi di capirla è già finita. Del resto anche l’indimenticato Lucio Dalla, citato all’inizio, ci racconta fra il (forse) profetico e il malinconico strisciante che l’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità. 
Elli Michler
Qualche  cenno biografico sull’autrice
Elli Michler nacque a Würzburg in Germania il 12 Febbraio 1923,  Figlia unica, trascorse un’infanzia felice fino a quando il regime nazista chiuse la scuola conventuale che frequentava e  fu costretta ad interrompere gli studi, senza conseguire il diploma previsto. Obbligata in un primo momento ad un anno di servizio lavorativo, in seguito, poco dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, lavorò in un gruppo industriale di Würzburg.
Elli Michler però non abbandonò mai il suo desiderio di cultura e dopo la guerra, fu tra i volontari impegnati a ricostruire l’Università di Würzburg. In questo periodo conobbe l’uomo che sarebbe poi diventato il suo grande amore: sposatasi tre anni dopo, seppur in mezzo a tante difficoltà, riuscì a  concludere gli studi e, dopo la nascita della prima figlia,  si trasferì, insieme al marito, inizialmente a Francoforte sul Meno e poi, definitivamente nel 1961, a Bad Homburg.

Dedicò alla scrittura gran parte del suo tempo: i suoi temi più cari furono le emozioni profonde, l’amore, le paure e la nostalgia, il divenire, il trascorrere e il senso della vita. Le sue poesie in lingua tedesca hanno ritmi e rime cui la traduzione non rende merito ma colpiscono il lettore per la profondità di pensiero e la saggezza filosofica. Scrisse di valori veri, con la consapevolezza di chi li vede andare perduti nella quotidianità moderna e cominciò a pubblicare i suoi scritti dopo averli maturati per lungo tempo, nel 1987, per la casa editrice Don Bosco Verlag, Monaco di Baviera. Ebbe un enorme ed inatteso successo che dura fino ad oggi. Morì il 18 Novembre 2014 alla bella età di 91 anni.

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