Che esista anche una Giornata mondiale del sonno, per me è una novità assoluta: ammetto la mia ignoranza in fatto di celebrazioni soporifere ma a quanto pare la Word Association of Sleep Medicine (e non sapevo neanche che esistesse un’associazione del sonno), dal 2008 puntualmente tutti gli anni, ogni secondo venerdì di Maggio, organizza un evento che celebra i benefici di un sonno buono e salutare. L’associazione, inoltre, richiama l’attenzione sulle problematiche e i disturbi del sonno che sono molto più diffusi di quanto può sembrare.
Se mai hai sofferto d’insonnia, sai quanto può incidere sulla qualità della vita e anche della salute: ha perfettamente ragione Schopenhauer quando afferma che il sonno è per tutto quanto l’uomo ciò che la carica è per l’orologio, da teoreta e filosofo qual è stato, avrà sicuramente sperimentato che i pensieri filosofici vengono meglio quando si dorme bene… Scherzi a parte, dormire bene è importante, lo sperimentiamo quando ci capita di passare una notte in bianco. Al mattino, a parte i capelli tutti dritti sulla testa, gli occhi pesti, i lineamenti tirati, le ossa indolenzite (e mi fermo qui perchè potrebbe sembrarti l’elenco di un manuale medico di malanni fisici), siamo talmente elettrici da poter fungere da generatori di corrente alternata per tutto il giorno.
E che dire dei rituali pre-sonno? No, non sono solo una prerogativa dei bimbi, ti assicuro che anche molti adulti hanno rituali che rasentano i disturbi mentali: c’è chi deve bere almeno due bicchieri d’acqua, chi si fa due/tre volte si fa il giro delle stanze per controllare che tutto sia spento, chi controlla se i rubinetti sono tutti chiusi, chi invece vuole tutto ordinato intorno a se, ciabatte allineate per bene comprese, oppure ancora chi tiene una lampada a pile rigorosamente sul comodino perchè non si sa mai… Più normale e quasi naturale invece è la tv in camera da letto che finisce per restare accesa gran parte della notte oppure, cosa buona e giusta, un buon libro e qualche pagina da leggere prima di abbandonarsi fra le braccia di Morfeo (che non è un baldo e prestante giovanotto ma il dio greco del sonno): attenzione però, qui si corre il rischio di non addormentarsi e fare le ore piccole per finire di leggerlo (a me succede spesso); e chissà quante altre piccole e grandi manie che, chi più chi meno, possediamo e mettiamo in atto per riuscire a dormire sereni. Non so se ti è mai capitato di poggiare il capo sul cuscino, dopo una giornata pesante e pensare “finalmente ce l’ho fatta, sono a letto….” e improvvisamente avere la sensazione che hai lasciato il portone di casa aperto… E quindi? Quindi niente, se non ti alzi a controllare non c’è verso di riuscire a dormire. A me capita anche questo, ebbene sì, il mio rapporto con il sonno si può definire in una relazione complicata, come quelle che si leggono sui profili dei social…
E non parliamo di quando si dorme fuori casa per un viaggio, una vacanza o altri motivi: le stanze d’albergo per quanto accoglienti e comode possano essere o per quanto possa essere alto il livello di stanchezza, non conciliano il sonno, specie se non si possono mettere in atto quelle piccole manie o rituali cui ho accennato sopra. E guarda che non devi sentirti strano/a se ne sei affetto/a, ti assicuro che sei in buona compagnia, per farti qualche esempio: il famoso ballerino Roberto Bolle, deve ascoltare Giselle prima di addormentarsi; Vasco Rossi ha bisogno di 100 (urca!) gocce di Valium; mentre Selvaggia, personaggio del film Il Ciclone con un hola, hola, hola, va a dormire nell’aiola e la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto probabilmente le potrebbe fare compagnia dal momento che vorrebbe dormire sotto le stelle; un altro molto strano in fatto di sonno (e non solo) è il mio mito personale, Charles Bukowski che aspira a dormire con la sua bella dentro la carta da parati e invece, lo scrittore Jorge Luis Borges, risulta avere rituali più normali, in quanto afferma “Non riesco a dormire se non sono circondato di libri”
“Ecco qua, ci siamo!” Avranno pensato così, come Borges, i due ragazzi palermitani proprietari di un Bed&Book, tenendo presente che moltissime persone amano circondarsi di libri in camera da letto o leggere prima di dormire. Pensato e fatto. Marco Mondino e Alice Vitiello, hanno trasformato la loro casa di Via Collegio Giusino, nei pressi della cattedrale di Palermo, in un B&B dove i libri hanno il loro bel ruolo di protagonisti principali. Librerie e libri, non sono in bella mostra nelle varie camere, cosa che già di per sè da un tocco in più ai vari ambienti ma sono completamente a disposizione degli ospiti che desiderano leggerli.
Ci piace costantemente cambiare i testi, costruire una libreria mobile che promuova progetti editoriali e i libri che ci hanno conquistato: così affermano Marco e Alice ideatori dell’iniziativa a vantaggio di quei viaggiatori/lettori che, insonni o meno, vogliono coniugare il tempo della vacanza con l’amore per la lettura. Marco e Alice però sognano in grande (loro si che dormono bene perchè se si dorme sereni si fanno sogni belli, importanti e creativi) e oltre alla pura e semplice lettura, offrono ai loro ospiti incontri d’autore nel giardino del loro Bed&Book. E direi che questa iniziativa oltre che originale ed interessante, sia proprio da imitare.
La Sicilia può anche risultare, secondo i dati ISTAT, la regione dove si legge meno ma le pregevoli iniziative non mancano per diffondere libri e cultura. E se da un lato il fatalismo e l’indolenza tipicamente siculi, fanno sembrare questa terra meravigliosa (consentimelo, sono una siciliana orgogliosa di esserlo) perennemente addormentata, dall’altro i progetti di giovani intraprendenti come Marco Mondino e Alice Vitiello, fanno ben sperare… Oltre che favorire sonni tranquilli!