Caro iCrewer,
se senti che il senso della tua vita ti stia fuggendo di mano e il pilota automatico è il mood che governa le tue giornate, Dō. il cammino giapponese per la felicità di Junko Takahashi, appena pubblicato da DeAgostini potrebbe diventare la mappa e la guida nel caos mentale che ti attanaglia.
Viviamo tempi incerti e veloci, la parola d’ordine è correre. La fretta è l’assioma su cui basiamo la nostra esistenza, fino al momento in cui ci sorprendiamo di non sentirci sereni. Di punto in bianco l’armonia sembra essere stata smarrita, e ci sentiamo forse un po’ troppo distanti dall’essere felici.
Non è facile prendersi il tempo e la responsabilità per la vita che abbiamo. Rifiutare di vedere che il nostro presente è frutto (quasi completamente) delle nostre scelte, è quasi un istinto naturale. Finiamo per ritrovarci immobili e in lamentosa attesa che stati come armonia, serenità e felicità semplicemente accadano.
Tranquillo, non siamo senza speranza. La cultura giapponese ci viene in soccorso e la soluzione potrebbe essere a portata di mano e risiedere in gesti semplici e delicati.
Dō. Il cammino giapponese per la felicità
Felicità, serenità e armonia sono un percorso, non la meta. E il suffisso -dō esprime esattamente il cammino che bisogna intraprendere per imparare e padroneggiare una determinata arte e crescere attraverso essa.
In Dō. il cammino giapponese per la felicità sono ben quattro le arti raccontate e sperimentate in prima persona dall’autrice. Vale la pena di fare una panoramica per scoprirne le diversità e per lasciarsi sorprendere dalla filosofia che le accomuna.
Kadō o Ikeabana è l’antica arte tradizionale di disporre i fiori recisi e non solo. Si parte da un vaso e attraverso tre dimensioni: profondità, spazio e asimetria si compongono elementi naturali e di stagione. Il risultato di queste composizioni va molto al di là del senso estetico, con pochi elementi si dà forma e armonia alle emozioni.
Kyūdō o Tiro con l’arco giapponese è classificata come arte marziale. Ogni freccia scagliata ricerca il perfetto equilibrio tra cerimoniale e tecnica di tiro. L’ampiezza dall’arco conferisce ad ogni movimento una attrattiva eleganza, e ogni tiro racchiude bellezza, benevolenza e verità. Nulla a che vedere con un semplice sport, si tratta di un arte in cui ogni freccia punta alla ricerca della verità e di se stessi.
Chadō o Cerimonia del tè è una delle cerimonie zen più conosciute. Si tratta di una pratica spirituale ben codificata e allo stesso tempo può assumere stili ed elementi diversi che si adattano alle diverse stagioni. Il fine di questo rituale è preparare una buona tazza di tè, mentre l’essenza della cerimonia si basa su quattro elementi: armonia, rispetto, purezza e tranquillità.
Anche il semplice atto di spazzare la stanza del tè significa occuparsi di un mondo che accolga anche il “bello” e che consenta a ciò che è “bello” di esprimersi. Pulendo la stanza del tè, si pulisce se stessi dalle preoccupazioni quotidiane e ci si concede esperienze altrimenti non esperibili.
Shodō o arte della calligrafia non è il semplice atto di scrivere, ma un’espressione artistica il cui fucro sono le parole. Sebbene esistano stili differenti, con l’arte di scrivere il calligrafo avvia un percorso di mutamento di ciò che realizza e contemporaneamente di se stesso.
Isomma Junko Takahashi, è una delle penne del Sol Levante in grado di fare da ponte tra le culture orientale e occidentale. È nata in Giappone ma vive in Europa e i suoi libri hanno la caratteristica di rendere accessibili a tutti, concetti dipici della cultura e della tradizione Giapponese.
Dall’ike-bana al tiro con l’arco, dalla cerimonia del tè alla calligrafia. Ci racconta come gli antichi rituali sono in grado di condurre all’equilibrio e alla scoperta di sé. Sono percorsi diversi attraverso cui crescere in consapevolezza e apprezzare i vari passaggi della nostra personale ricerca della felicità.