Nadia Crucitti torna in libreria, proprio in questi primissimi giorni di luglio, con un romanzo che ha già riscosso un bel successo di critica, dal momento che prima di essere conosciuto dai lettori è risultato vincitore della quinta edizione del premio Fai Viaggiare la tua Storia, Promettimi di essere libera, edito da Libromania in uscita fra due giorni, il 6 luglio. Un romanzo a carattere storico che ha tutte le carte in regola per coinvolgere i lettori.
Libromania è una società controllata da DeA Planeta Libri che svolge attività di promozione editoriale e di consulenza commerciale per case editrici. L’attività è riferita a prodotti editoriali sia cartacei che digitali, a tutti i canali commerciali (librerie, grande distribuzione, internet) e alla prestazione di servizi di consulenza relativi all’attività editoriale, commerciale e marketing.
Fra i tanti premi dedicati annualmente alla narrativa, Fai viaggiare la tua storia è un’iniziativa organizzata da Autogrill e Libromania con la collaborazione di DeA Planeta Libri rivolta a tutti gli autori che hanno un romanzo inedito nel cassetto. Il Premio è sicuramente un’opportunità per farsi notare da un editore e arrivare così a un vasto pubblico di lettori. Quest’anno, come già detto sopra, vincitrice del Premio è stata proprio Nadia Crucitti con il romanzo Promettimi di essere libera.
Intreccio, stile, capacità di racconto sono i punti di forza di una scrittura
che tiene il filo del racconto sempre dritto e teso.
Così Francesco Muzzopappa definisce il romanzo di Nadia Crucitti e, da quanto si può rilevare dalla trama, Promettimi di essere libera, sembra essere una lettura interessante e coinvolgente e se non bastasse, ispirata a una storia vera. Ambientato nella Berlino del 1944, in piena seconda guerra mondiale, il romanzo partendo da quel famigerato contesto storico si innesta sul potere avvincente dell’amore che è in grado di superare qualunque difficoltà, comprese quelle non certamente facili della guerra, delle persecuzioni razziali e omofobe che hanno tristemente caratterizzato le vicende della seconda guerra mondiale.
Una storia ambientata a metà del secolo scorso quella che Nadia Crucitti racconta in Promettimi di essere libera, eppure straordinariamente moderna e coraggiosa.
Promettimi di essere libera, di Nadia Crucitti: un assaggio
Berlino 1944, la città sotto il fuoco dei bombardamenti vede la popolazione in fuga: Lilly Wust resta. Ariana, moglie di un ufficiale della Wehrmacht, croce d’onore per aver donato al Reich quattro figli, sa che la città sta per cadere in mano ai nemici, e ha messo i bambini al sicuro in campagna, ma non può scappare. Perché aspetta il ritorno di Felice. Conta i giorni che le separano e tiene per lei un diario. Allinea parole pensate mentre cerca cibo e acqua tra le macerie, mentre trema in cantina attendendo che l’ennesima ondata di aerei passi. La guerra presto finirà e Felice tornerà da quella destinazione sconosciuta dove l’hanno portata dopo l’arresto.
Felice Schragenheim è ebrea: forte dei suoi vent’anni ha sopportato tutto, e in quella che potrebbe essere la sua ultima notte ad Auschwitz è a Lilly che rivolge i suoi pensieri. Si rivede bambina ridente con genitori e fratello in una Berlino festosa, e poi giovane donna pronta a infrangere i divieti nazisti, ignorare l’ordine di cucire la stella gialla sugli abiti, inseguire la vita fino a innamorarsi di Lilly, aprirle gli occhi, immaginare un futuro diverso insieme.
Nadia Crucitti…
È nata e vive a Reggio Calabria, il 18 giugno 1955. Laureata in materie letterarie, è stata tra i curatori delle antologie del Premio di poesia Nosside. Ha scritto recensioni, articoli e giochi letterari per TuttoLibri, La Stampa e altre riviste. Fra le sue numerose pubblicazioni Nadia Crucitti annovera testi teatrali, racconti e romanzi. Fra i titoli delle sue opere ricordiamo L’umano vangelo, Affetti familiari, testi teatrali, i romanzi Casa Valpatri edito da Mondadori, Berlino 1940. La convocazione, edito da Città del Sole.
Ha collaborato con la rivista Historica e attualmente scrive per il mensile Calabria. Molti suoi giochi letterari sono comparsi sul quotidiano La Stampa e sulla rivista Cortocircuito, inaugurata da Umberto Eco.