Davide Rocco Colacrai è un autore che ho già avuto modo di conoscere e di raccontarti nella rubrica Poesia e vita, vita è poesia. La raccolta che ho avuto modo di leggere ed apprezzare, pubblicata due anni fa, è ricca di contenuti a cominciare dal titolo, Asintoti ed altre storie in grammi. Ho anche approfondito la conoscenza di Davide Rocco Colacrai con un’intervista per la rubrica Sogni di carta che, se vuoi caro lettore, puoi andare a leggere o rileggere, per conoscerlo più da vicino.
Un autore, essenzialmente poeta, con molti contenuti, cosa rara in un mondo come quello della poesia che spesso spaccia valido ciò che non lo è. A distanza di due anni Davide Rocco Colacrai ritorna a pubblicare i suoi versi in una raccolta dal titolo particolare: Della stessa sostanza dei padri. Poesie al Maschile edizioni Le Mezzelane, pubblicata qualche giorno fa, esattamente il 5 marzo. Titolo particolare dicevo, ma non è una novità per il nostro autore che ha nella sua nutrita produzione una vasta gamma di titoli e contenuti non banali nè scontati.
Il volume, terza silloge edita dalla casa editrice anconetana , si compone di 27 poesie che parlano dell’uomo in tutte le sue estensioni e visioni.
Dopo aver dedicato una raccolta al genere femminile dal titolo Istantanee Donna. Poesie al femminile, questa nuova silloge può essere considerata una forma di risposta o di par-condicio, se vogliamo. Davide Rocco Colacrai la definisce invece “un importante punto di evoluzione nella mia vita, contemporaneamente un nuovo punto di arrivo e un nuovo punto di partenza; è una presa di coscienza, umana ma anche spirituale, che prima mi mancava”.
Una definizione fatta dall’autore che indubbiamente stimola la curiosità di chi già ha avuto modo di conoscere il suo modus poetico e si sente di affermare che leggerlo non può che arricchire oltre che emozionare, per la passione e il talento di cui Davide Rocco Colacrai è dotato.
Davide Rocco Colacrai… al maschile
Un titolo Della stessa sostanza dei padri. Poesie al maschile che l’autore sceglie per un motivo preciso, la volontà di raccontare in versi l’uomo: amico o personaggio pubblico che sia, viene passato sotto la lente di ingrandimento di Davide Rocco Colacrai che ne fissa su carta vita e opere, azioni, pensieri, interpretandoli secondo la propria sensibilità di poeta che sa guardare oltre le apparenze.
Ci sono versi dedicati alla pazzia e ai manicomi, alla droga, al suicidio, all’omosessualità nei campi di concentramento e l’onta familiare di scoprire un parente gay, ai migranti e alla loro terribile fine, alle lotte politiche anti-dittatoriali.
Molte poesie sono ispirate a personaggi afferenti alla sfera personale dell’autore ma tanti altri sono personaggi famosi; ci sono infatti versi ispirati e dedicati a Rudolf Nureyev, al giovane calciatore calabrese Nunzio Lo Cascio, allo scrittore anti castrista Reinaldo Arenas, a Stefano Cucchi e allo scienziato Stephen Hawking.
Una silloge poetica quindi dedicata all’universo maschile visto e raccontato da un uomo. Sicuramente fuori dagli schemi: l’uomo che racconta l’uomo conoscendone le specificità, i modi di procedere e reagire. Sono certa che Davide Rocco Colacrai saprà ancora una volta stupire ed incantare i suoi lettori, con il dono di una scrittura originale e piena di contenuti.
Davide Rocco Colacrai, note biografiche
Giurista e Criminologo, Davide Rocco Colacrai è al suo dodicesimo anno di carriera e partecipazione a Premi Letterari; ha infatti ricevuto numerosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra gli ultimi: il Premio Letterario Europeo “Massa, città fiabesca di mare e marmo” (aggiudicato per il secondo anno non consecutivo), la Medaglia di Bronzo per Meriti Letterari al Premio Internazionale “Medusa Aurea” organizzato dall’A.I.A.M. (dopo aver vinto quella d’oro per due volte consecutive) e il Premio come Poeta dell’anno all’omonimo Premio Internazionale organizzato da Otma2 Edizioni.
Ė autore dei seguenti libri: “Frammenti di parole” (2010), “SoundtrackS” (2014), “Le trentatré versioni di un’ape di mezzanotte” (2015), “Infinitesimalità” (2016), “Istantanee Donna (poesie al femminile)” (2017), “Il dopo che si ripete, sempre in sordina” (2018) e “polaroiD” (2018), che ama presentare sotto forma di spettacoli di “poesia in teatro”, con cui gira da alcuni anni l’Italia.
Nel tempo libero, insegna matematica, studia recitazione, è autore radiofonico per whiteradio.it, colleziona 45 giri da tutto il mondo (ne possiede duemila), ama leggere, praticare sport all’aria aperta e viaggiare.
Hanno scritto di lui Alfredo Rienzi, Carmelo Consoli, Livia de Pietro, Armando Saveriano, Italo Bonassi, Flavio Nimpo, Mauro Montacchiesi, Gordiano Lupi, Alfredo Pasolino, Stefano Zangheri e molti altri.