In un’epoca in cui tutto scorre velocemente, l’impazienza ne fa da padrona e il flusso delle mode e della tecnologia avanza inesorabilmente, anche le nuove parole giovanili viaggiano alla velocità della luce. Molte parole hanno vita breve e finiscono nel dimenticatoio mentre altre rivoluzionano completamente il modo di esprimersi della generazione Alpha. Vediamo insieme quali espressioni sono più utilizzate da bambini e ragazzi su Internet e in compagnia di amici.
L’importanza dello slang giovanile
Rivoluzionare il proprio linguaggio, creare dei codici linguistici e inventare nuove parole fa parte di quel processo evolutivo che trasforma un bambino in un pre-adolescente ad un adolescente vero e proprio: possiamo dire che fa parte di uno step di crescita che lo sentire più grande, sicuro di sé.
L’obiettivo di utilizzare questo linguaggio non è quello di conformarsi al resto della popolazione ma di essere unico, speciale. Per i ragazzi di oggi è importantissimo avere una propria identità e far parte di un gruppo selezionato di amici.
Qual è l’origine delle nuove parole giovanili
L’adolescente italiano prende in prestito moltissime parole e acronimi dall’inglese americano, la vera culla dello slang di Internet, come per esempio le espressioni LOL (per esprimere divertimento), BTW (abbreviazione di by the way, a proposito), OMG (sigla che sta per Oh My God, significa oh mio dio e serve per esprimere stupore) e XOXO (espressione carina a metà tra una parola e un’emoticon il cui significato è baci e abbracci, per esprimere affetto verso l’altra persona).
Poi, le mescola con l’italiano, le italianizza o le fonde addirittura con il dialetto della sua regione, per dare vita a espressioni a volte particolarissime. Ora come ora sembrerebbe che i settori da cui vengono prese più parole sono in assoluto i videogiochi e i social network. Andiamo quindi al dunque con l’elenco delle principali parole utilizzate dai ragazzi di oggi.
Le 10 nuove parole dei ragazzi
Premetto che le nuove parole giovanili utilizzate oggi sono numerosissime, io ne ho stilate almeno dieci. Vediamole subito!
- Fail. Letteralmente un fallimento, utilizzato per dire che una cosa è andata male. Su YouTube si trovano video di fail, ovvero cose andate storte, di tutti i tipi, dallo sport agli animali. Quando il risultato è estremamente negativo o provoca moltissimo imbarazzo, si parla di un epic fail (abbreviato anche come EF), ovvero un fail di proporzioni epocali.
- Bro. I ragazzi tra loro si chiamano vecchio, fratello, frate’, socio (a seconda della regione) ma anche bro, abbreviazione di brother, che in inglese significa appunto fratello.
- Gucci. Si usa per dire che qualcosa è cool, forte.
- Bannare. L’hanno bannato, mi hanno bannato. Significa interdire, espellere o impedire a una persona di partecipare nuovamente a un’attività.
- Laggare. La rete lagga, dal verbo lag, ritardo. Si utilizza per dire che la connessione è lenta e c’è un ritardo, ad esempio tra la voce di un giocatore e la sua riproduzione nel gioco.
- Killare. Uccidere, ovviamente dal verbo inglese kill.
- Nabbo. Trasposizione italiana della parola inglese newbie, che significa principiante. Come siamo arrivati dall’originale a nabbo nessuno lo sa, ed è questo il bello della lingua: a noi sembra sempre la stessa, ma in realtà evolve continuamente e molto più rapidamente di quanto crediamo (o vorremmo).
- Scialla. Questa parola è generalmente usata come sinonimo di “tranquillo”.
- Friendzonare. Questo verbo, che deriva chiaramente dall’Inglese, si riferisce a quella situazione in cui, nonostante si voglia avere una relazione più intima, si ha solo la possibilità di essere in una relazione amichevole con una ragazza o ragazzo (per volontà di quest’ultima/o).
- Cringe. Viene utilizzato col significato di “imbarazzante” e descrive “scene e comportamenti altrui che suscitano imbarazzo e disagio in chi le osserva”.
Lo sapevi che il gergo di giovani di oggi è diventato anche un libro? Ti segnalo a questo proposito, Slangopedia-Dizionario dei gerghi giovanili di Maria Simonetti edito da Stampa Alternativa, un volume che l’autrice ha messo a punto nel corso di quindici anni di lavoro sulle nuove parole giovanili segnalate dai lettori nella pagina del sito dell’Espresso.
“Slangopedia” approda oggi anche sulle pagine di un dizionario cartaceo, con neologismi esilaranti che mixano musica, inglese, dialetto, Internet, che storpiano, rielaborano, alludono. Vere invenzioni linguistiche ricche di estro ed essenzialità, che ben dipingono sogni e realtà dei giovanissimi.
e molto interessante come sito
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