Colori è il nuovo libro di Giulia Previtali. Colori affronta in modo intimo un tema davvero delicato, quello dei disturbi del comportamento alimentare. La storia di Ginevra, detta Ginny, e di quanti ruotano attorno a lei (Melanie, Aria, Thomas, Mattia, il dottor Alex Lange, …) è una storia di dolore e di consapevolezza. Ho sempre trovato difficile recensire libri su questo argomento: troppo personale, troppo fragile, troppo catartici per chi li scrive, finora troppo simili uno all’altro.
Ho iniziato a leggere Colori senza averne letto la sinossi. È una cosa che faccio spesso se già non conosco l’autore/autrice o il titolo del libro. In questo modo la lettura procede scevra da condizionamenti. Nelle prime pagine si capisce subito qual è il tema principale e questo mi ha fatto riflettere sul titolo: Colori. Ammetto che ci ho messo un po’ a comprenderne la complessità, perché il titolo si svela man mano che la storia procede e ci sono diversi livelli di lettura da intrecciare. E lo trovo azzeccato, mi è piaciuta questa scelta decisamente non banale.
Ho trovato invece la costruzione della storia un pochino debole e i personaggi più abbozzati che finiti. La scrittura è piacevole, scorrevole, semplice. Il libro si legge velocemente, anche per la sua lunghezza (meno di 100 pagine), ma alla fine mi è rimasto quel senso di già sentito, di già visto, probabilmente perché, come dicevo all’inizio, non è il primo libro che leggo sull’argomento.
Secondo me Colori è un libro che piace o non piace in base alla sensibilità e ai pregressi di chi lo legge. È modulare. Può servire a capire che anche nelle situazioni più dure c’è una via d’uscita, che la consapevolezza di sé gioca un ruolo chiave per sopravvivere in questa società. Può essere un amico a cui affidare giorni sconsolati quando non si sa che pesci pigliare per uscire da una situazione o non ricaderne.
D’altra parte, però, se hai già qualche pagina simile alle spalle, non aggiungerà molto di nuovo a quanto già letto. Ribadisce, rinforza, più che dare qualcosa di nuovo a chi lo legge. O almeno così è stato per me.
Colori: un estratto
Le bastò pensarci un attimo per farle venire i brividi. «La parola. Hai usato la parola.»
Alex Lange si morse il labbro. «Quale parola? Bulimica?»
Ginevra si ritrasse. Se avesse potuto, avrebbe alzato la coperta del letto su cui era stesa e se la sarebbe tirata fin sulla testa. Ma aveva solo annuito, silenziosa.
«Le parole… non sei sempre stata legata alle parole? Melanie ha i colori, tu hai le parole. Lo dite sempre: ‘Lei è disegno, io sono parola’. Cosa ti spaventa?»
«Le parole hanno il potere di creare… ma anche di distruggere. E io ho smesso.»
«Con cosa?»
«Ho smesso di distruggere.»
«Distruggere cosa?»
«Ho smesso di deludere, distruggere. Tra fare del male a un’altra persona e me stessa… beh, io scelgo mille volte di ferire me stessa.»
L’autrice
Giulia Previtali ha ventisei anni e vive in un paesino in Brianza. Laureata in beni culturali con una tesi in Estetica della filosofia a carattere letterario, ha una grande passione per il cinema e le lingue straniere. Redattrice, da qualche anno gestisce con un gruppo di amici nel tempo libero un blog chiamato The Nerd’s family. Argomenti trattati dal blog sono: film, libri, serie tv, manga , fumetti e anime.