Cari iCrewers inizierei quest’articolo augurandovi un Felice Natale e nel farlo vorrei parlarvi di un grandissimo scrittore Charles Dickens (1812-1870) rimasto celebre per i suoi romanzi formativi, tra i quali ricordiamo: “Oliver Twist”, “David Copperfield”, “Tempi difficili”, “Grandi speranze”, “Canto di Natale”…
Ma partirei parlandovi un po’ di questo incredibile autore
LE UMILI ORIGINI
Nato a Landport nel 1812 è il secondo di otto figli, si trasferirà a Londra e poi nel Kent (Chatham) dove studia presso la scuola del figlio di un pastore Battista, fino a che con la famiglia è costretto a trasferirsi a Camden Town (uno dei quartieri più poveri di Londra).
L’AMORE PER LA LETTURA E LA MEMORIA FOTOGRAFICA
Dickens stesso racconta nelle sue memorie di come in gioventù adorasse leggere, passava moltissime ore all’aperto con un libro in mano e racconta inoltre di come riuscisse a creare delle associazioni tra ciò che leggeva e delle immagini nella sua mente (memoria fotografica) capacità che ovviamente gli è stata utile nella scrittura.
LA PRIGIONE
John Dickens fu arrestato per debiti nel 1824 nella prigione della Marshalsea. Pensate che la famiglia di Charles arrivò a impegnare i propri mobili e si ridusse così in povertà. Fu così che Dickens iniziò a lavorare presso la fabbrica Warren’s Blacking Warehouse come lucidatore di scarpe.
Per lui fu un vero e proprio trauma. Si sentì umiliato e abbandonato, infatti la madre e i fratelli si trasferiranno alla Marshalsea, mentre Charles verrà dato in affidamento ad una coppia e vivrà non lontano dalla prigione.
LA SCUOLA
Charles Dickens continua a lavorare come lucida scarpe fino a che il padre non esce di prigione, nel 1824 grazie a un eredità lasciata dalla mamma di Charles che muore nello stesso anno.
Una volta uscito di prigione John fa tornare a casa il figlio e poi lo fa entrare alla Wellington House Academy.
Charles inizierà a lavorare come praticante in uno studio legale a soli quindici anni, ma la sua passione per la scrittura si inizia a manifestare e dal 1828 intraprende l’attività di Stenografo.
AMORE PER IL TEATRO
È in questi anni che nasce in lui una passione che non lo abbandonerà mai: l’amore per il teatro. Frequenta i teatri londinesi dove può apprendere diversissimi generi (le tragedie shakespeariane, le farse, le operette musicali…)
TRA GLI ALTRI LAVORI…
Dickens nella sua vita così ricca di differenti conoscenze e anche mestieri ha svolto anche la professione di cronista presso il quotidiano The True Sun e il Morning Chronicle.
Il lavoro di giornalista è la base della scrittura di Dickens, come lo è anche per gli altri scrittori, fare il giornalista gli consente di migliorare lo stile, imparare a scrivere sotto scadenze e viaggiare.
La sua prima opera nasce appunto qui “Sketches by Boz”, dei bozzetti di vita urbana e sempre sul Morning Chronicle verrà pubblicato con cadenza mensile il suo primo romanzo edito da Chapman and Hall “I quaderni postumi del Circolo Pickwick” da qui inizia a essere famoso nella narrativa a lui contemporanea.
È dal 1836 che inizia il suo lavoro di scrittore, lavoro che lo porterà ad essere conosciuto oltre i confini non solo della sua nazione (Inghilterra) ma dell’Europa stessa e a travalicare i limiti del tempo per giungere fino ai giorni nostri.
CURIOSITÀ
Nel novembre del 1844 Dickens è stato in Italia, precisamente a Bologna, il viaggio è descritto nei “Pictures from Italy” e presso l’archivio storico del comune di questa città sono conservate le lettere di Marcellino Sibaud, suo accompagnatore durante il viaggio.
LA SUA TOP FIVE
Molti sono i romanzi di Dickens che meritano una nostra menzione, primo tra tutti “Canto di Natale” di cui vi abbiamo già parlato, celebre è anche “Le avventure di Oliver Twist” è un romanzo di formazione che narra le avventure del suo protagonista Oliver Twist, un bambino realmente sfortunato.
Abbiamo poi “David Copperfield” pubblicato nel 1849-1850 ed è considerato una sorta di biografia di Dickens. Di una bellezza ineguagliabile è “La piccola Dorrit” racconta la vita di Amy Dorrit che da prima per una scelta della madre e poi per una sua decisione personale dettata dall’amore trascorrerà gran parte della sua vita in prigione.
“La bottega dell’antiquario” 1840, un antiquario anziano e perseguitato da dei nemici inizia a vagare per il mondo con la piccola nipote Nell e riusciranno a trovare pace in una piccola cittadina.
Non vi ricorda niente?
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Ciao Cristiana, scusami se vado fuori tema. Sono una tua fan accanita adoro le Gemme dell’ubale! Spero di leggere altro… nell’attesa ti auguro tanta felicità. Tittina, detta Titti.
Ciao tittina il tuo messaggio per me è stupendo e mi riempie di gioia. Ho appena concluso Eros, il terzo volume delle Gemme che uscirà a breve, nel mentre se vuoi leggere qualcosa di mio ti consiglio Eterno l’ho scritto a quattro mani con la mia editor Maura Radice. Grazie, veramente un abbraccio affettuoso cry