Ben trovato, iCrewer! Sono particolarmente entusiasta del libro che sto per recensire oggi, perchè si tratta della riscrittura di una delle mie fiabe preferite: Pelle d’Asino, nella versione di Cécile Roumiguière, con illustrazioni di Alessandra Maria, pubblicata da Rizzoli.
Con questo volume è stato amore a prima vista: stavo uscendo dalla libreria, carica di doni di Natale, quando i particolari dorati della copertina hanno catturato il mio sguardo. Sapevo, ancor prima di iniziare a sfogliarlo, che sarebbe venuto a casa con me. Devo dire che si è trattato di una scelta davvero azzeccata.
Torniamo per un attimo bambini
Pelle d’Asino è una favola molto antica, sebbene non tra le più conosciute.
Tutto ha inizio al capezzale della regina, quando il suo ultimo respiro si fa sempre più prossimo, e le lacrime del re, straziato dal dolore, ormai hanno inzuppato i lunghi capelli d’oro della donna. E poi, una promessa: non ti risposare, se non con una donna più bella di me.
Gli anni passano, ma lo strazio del re non cenna a diminuire. Il suo cuore è lacerato, nulla per lui ha più senso, ormai.
Fino al giorno in cui, per un capriccio della sorte, non si imbatte in una fanciulla dalla bellezza così ardente, da mettere in ombra persino quella dell’amata regina. Eccola, sarà lei la sua futura sposa! Poco importa che si tratti di sua figlia: finalmente il lutto finirà e inizierà una nuova storia, una nuova vita.
O forse no?
Pelle d’Asino: la recensione
Come ti anticipavo, la favola che Cécile Roumiguière ha scelto di riscrivere è una tra le mie preferite (seconda, forse, soltanto a La Bella e la Bestia). Per questo motivo, non ho potuto fare a meno di essere attirata da questa nuova versione.
L’autrice sarebbe riuscita a dare la sua impronta a un testo così noto? O avrebbe finito per snaturarlo, nel tentativo di lasciare il segno? Per scoprirlo c’è un solo modo: leggere.
Ebbene, sono molto contenta di annunciarti che Cécile Roumiguière ha fatto proprio un buon lavoro. Ha mantenuto l’ossatura del racconto, i suoi tratti caratteristici, aggiungendo però molti dettagli personali. Ha trasformato quella che ne Le fiabe del focolare dei fratelli Grimm non è che una storia di poche pagine, in un racconto ricco, pregnante, che fa sognare.
Il suo stile è molto scorrevole, dettagliato al punto giusto. Ho apprezzato l’aggiunta di particolari moderni – come i dischi, o quello che pare un ascensore subacqueo – trovo che diano più spessore alla storia. L”autrice non si è limitata a cambiare qualche parola: ha dato motivazioni, creato antefatti, dipinto ombre e profondità.
In questa Pelle d’Asino i personaggi non sono solamente tratteggiati, ma ben definiti. Possiamo assaporare la loro profondità psicologica, pur rimanendo nell’ambito della fiaba.
Mi piace davvero l’intraprendente ed eccentrica fata madrina, così diversa dalle creature alate ed etere (e molto spesso vestite di blu) che s’incontrano di frequente nei libri per bambini.
Anche la Pelle d’Asino ha molto carattere, fa scelte chiare, e, sebbene a volte abbia paura, non si tira indietro: lotta per ciò in cui crede.
Un solo passaggio mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca: la semplificazione che Cécile Roumiguière ha fatto dell’incontro tra Pelle d’Asino e il Principe. Dai tre incontri ad altrettanti balli della versione dei Grimm, qui siamo passati a una scena che pare quasi ricalcare Cenerentola.
Che dire della cover e delle illustrazioni di Alessandra Maria. Sono davvero splendide e perfettamente amalgamante con il racconto. La carta patinata, l’uso del color oro, i disegno così particolari non fanno che aggiungere meraviglia alla meraviglia.
Molto bella e intrigante anche la veste grafica del racconto, con i suoi cambi di carattere e le variazioni di impaginazione.
Cécile Roumiguière e Alessandra Maria
Cécile Roumiguière si è laureata in lettere moderne, per poi iniziare a lavorare per il teatro, come sceneggiatrice e autrice. Le piace cimentarsi nella scrittura di romanzi, soprattutto per ragazzi (purtroppo nessuno tradotto in italiano).
È, inoltre, la fondatrice del collettivo Plateau Lecture, che propone eventi di lettura in una veste creativa e inaspettata.
Alessandra Maria, invece, è nata a Seattle e si è diplomata al rinomato Pratt Institute di New York. Nei suoi quadri mischia molte tecniche e stili diversi: carboncino; inchiostro; schizzi che hanno alla base collage fotografici; lumeggiatura con foglie d’oro; l’arte del Quattrocento e le icone russe.
Dal 2019 la sua opera è esposta alla Galerie Fledermaus di Chicago. Pelle d’Asino è il primo libro da lei pubblicato.