Caro lettore, sai dove ce ne andremo quest’oggi? Faremo un viaggio virtuale nella ridente ed accogliente Campania!
Campania: cosa devi assolutamente vedere
Piuttosto che stare qui a parlarti della collocazione geografica della Campania o della sua storia e delle sue tradizioni, vorrei suggerirti cosa potresti vedere qualora tu decidessi di fare un viaggetto in questa amena Regione.
Per ovvi motivi non potrò indicarti tutti i luoghi da visitare, ma quelli che ti segnalerò sono delle perle che non potrai non ammirare – senza questo voler dire che quelli non elencati non siano da visitare –.
Il primo luogo per la storia e la cultura che trasuda è Pompei, la città che nel 79 d.C. fu interamente sepolta dall’ira funesta del Vesuvio. Ancora oggi visitare le rovine di quello splendore che era la città, ti lascia senza fiato. Soprattutto, prendiamo contezza di quanto la furia della natura ci renda impotenti.
Un secondo luogo è quello che viene chiamato il sentiero degli dei, di cosa ti sto parlando? Di una delle esperienze più esaltanti ed a stretto contatto con la natura che potrai vivere.
Ammirerai le bellezze paesaggistiche mentre percorrerai a piedi questo percorso che, ti preannuncio, ha una durata di ben sette ore per circa 9 km di marcia! Su, non ti scoraggiare, non ti renderai nemmeno conto della strada perché sarai impegnato a gustarti il panorama mozzafiato che ti si presenterà dinanzi agli occhi.
Ah, dimenticavo, meta finale di questa lunga passeggiata sarà Positano… incentivo in più per percorrerlo e per rimirare la caratteristica bellezza di questa località che si affaccia sulla costiera amalfitana.
E che dire di Capri e dei suoi Faraglioni? Nel tour di un tuo possibile viaggio in Campania, questi davvero non possono essere esclusi.
Quest’Isola e quelle tre rocce che emergono dal mare sono tra le località maggiormente gettonate, per le acque cristalline, la famosa Grotta Azzurra e il paesaggio caratteristico.
Insomma, comprendo che adesso viaggiare è un po’ difficile, ma quando torneremo a farlo – perché torneremo – saranno delle destinazioni imperdibili.
La Campania e libri ambientati in questa gioiosa terra
Dopo aver sognato un po’ ad occhi aperti, ci tuffiamo adesso tra le pagine dei libri che sono stati ambientati proprio in Campania. Dopo aver compiuto una cernita forzata, te ne indico due.
Il primo che ti segnalo è un’opera della stimata e compianta scrittrice Elsa Morante, tra le più apprezzate a partire dal Secondo dopoguerra. La scrittrice si è resa autrice di numerose opere, una in particolare – ambientato appunto in Campania e precisamente a Procida – è L’Isola di Arturo.
Un testo profondo, una storia intensa. Si ricorderà che questa storia del 1957 è stata vincitrice del Premio Strega e da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film nel 1962.
L’Isola di Arturo è la storia di un adolescente quindicenne, Arturo appunto, che ha sempre vissuto nell’Isola di Procida, vive con il padre, non ha mai conosciuto la madre, morta proprio mentre dava alla luce il figlioletto.
Arturo non sa cosa sia l’affetto di una donna, quindi di una madre, tanto che quando il padre porterà a casa Nunziata, la nuova moglie, egli sentirà pervadersi da sentimenti contrastanti: per un verso proverà un’insolita attrazione nei confronti della donna, per altro verso cercherà di rifiutarla persino in malo modo.
La vita di Arturo è legata fortemente a delle figure che, in maniera retorica, indicano quella che è la sua vita: il rapporto viscerale nei confronti di quest’isola che lo accudito e cullato sin da piccolo, il padre,che credeva eroe, Nunziata, donna che ha generato nel ragazzo un subbuglio di emozioni fino a quel momento ignote al ragazzo, sensazioni che saranno la causa delle sue future scelte.
«L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo – Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno…»
Il secondo libro che ti voglio suggerire è Non avevo capito niente di Diego De Silva che ci narra le vicende di vita e non di un avvocato napoletano, tale Vincenzo Malinconico.
Un avvocato che chiama per nome i mobili Ikea che compongono il suo studio e che considera il lavoro come un optional per far passare le giornate.
Un uomo che, nonostante la separazione dalla moglie, cerca comunque di mantenere una parvenza di rapporto con la stessa ed i figli.
Un giorno Vincenzo diviene difensore d’ufficio di un becchino di camorra detto Mimmo ‘o burzone e da quel momento tutto cambia.
Non accade solo questo nella sua vita, incontra Alessandra «la pm più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull’amore, la vita, la delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, di deriva in deriva.»
Una Regione, la Campania, da visitare, due romanzi da leggere!