Caro Lettore oggi nel nostro caffè letterario torniamo a parlare di Donne del futuro del podcast di Maria Latella.
La protagonista di una recente intervista nel podcast è Clio Zammatteo, fondatrice del marchio ClioMakeUp.
Ai suoi esordi seguivo tutti i suoi video (e anche ora quando ho un pò di tempo lo faccio) e non perché sono appassionata di trucco ma solo perché mi piacciono molto.
Lei è sempre allegra, molto divertente, positiva e pratica. Nei suoi video c’è tutta la sua passione e la voglia di esplorare e far vedere quello che scopre sul mondo del make up e poi sembra davvero che stia parlando proprio a te.
Il suo modo di comunicare arriva diretto, chiaro e davvero ti viene voglia di ascoltarla come se fosse un’amica che ti consiglia qualcosa.
Mi piace anche molto la sua visione del trucco come “terapia”, per sentirsi meglio, per prendersi del tempo per se stessi.
La sua passione e il successo dei tutorial su Youtube l’hanno portata anche in televisione dove ha condotto Clio Make Up, Clio missione mamma e Clio Pop Up.
Nel 2018 ha lanciato una linea di cosmesi chiamata proprio ClioMakeUp e dal 2019 ha aperto degli store temporanei per la vendita diretta, i Clio Pop Up store a Milano, Firenze, Padova e Napoli.
Della sua storia ne parla nel libro Sei bella come sei edito Rizzoli.
Quando ho notato il podcast ho avuto la curiosità di scoprire come ha iniziato e quali sono i suoi segreti per avere successo.
In questo articolo riassumo un pò l’intervista, che ovviamente ti invito ad ascoltare integralmente, perché l’esperienza di questa giovane donna può essere d’ispirazione per fare proprio come lei e magari buttarci in una nostra passione e perché no avere il suo successo.
Chi è Clio Zammatteo?
E’ nata a Belluno nel 1982 e molto giovane si è trasferita a New York dove ha vissuto per dieci anni. Nel 2020 è tornata a vivere stabilmente in Italia con suo marito Claudio e le sue due bambine.
La giornalista le ha chiesto: Quanto ha influito aver passato dieci anni negli Stati Uniti?
Clio ha risposto che era una ragazza molto timida e aveva paura della telecamera, ma vedeva molte ragazze che nel 2008-2009 iniziavano a creare dei contenuti sui social.
Ha iniziato più per passione che per business visto che ancora non si guadagnava.
Era il primo anno da sola lontana da casa e questo l’ha incoraggiata a iniziare, sia perché le mancava l’Italia e facendo dei video in italiano poteva sentirsi più a casa, sia perché pensava che nessuno a New York la poteva riconoscere per strada.
Perchè sei andata a New York?
La madre aveva una gelateria in Germania e a 16 anni è partita per raggiungerla lasciando il liceo artistico. Dopo tre anni ha capito che studiare era importante e che quella non era la sua strada: è tornata così a Belluno per proseguire gli studi.
Ha studiato poi tre anni di video designer a Milano, e qui ha conosciuto suo marito Claudio. Nel 2007 sono partiti per New York e ha iniziato a studiare make up.
Che ragazzina eri? E cosa consigli alle madri di sedicenni turbolente?
Era una ragazza turbolenta, una testa calda, ma lei consiglia di non perdere la speranza e di rimanere vicini ai propri figli. Lei ha avuto due donne forti vicino, la madre e la nonna, che con il loro amore, nonostante il suo essere ribelle, l’hanno salvata.
Come hai fatto a partire?
L’ha aiutata molto sua madre e aveva messo da parte dei soldi quando lavorava in estate in gelateria.
Come hai iniziato?
L’idea è stata del marito Claudio che la vedeva passare molto tempo a prendere appunti sui tutorial di trucco di altre make up Artist. Aveva notato la sua passione e le ha proposto di iniziare a fare lei dei video in italiano per tutte quelle persone che magari avrebbero voluto seguire quei tutorial ma non conoscevano l’inglese. E così Clio ha deciso di aprire il canale e ha pubblicato il suo primo video.
Quando è diventato un lavoro?
Quando le prime aziende l’hanno contattata per dei contratti di collaborazione, anche in TV e poi quando le hanno proposto di scrivere un libro.
Un errore?
Lavorare con contratti non chiari o addirittura senza contratti.
“I fallimenti non sono mai veri fallimenti perché tutto è stato importante per arrivare dove sono adesso.”
Aspetti che consideri importanti sia professionalmente che come essere umano
- L’onestà verso se stessi e verso gli altri.
- Non si può piacere a tutti e quindi non cercare di cambiare stile o le cose che si fanno per far piacere agli altri, mantenere sempre la linea che è nelle proprie corde.
Prossima sfida?
Far crescere il brand oltreoceano.
Un libro
I love shopping di Sophie Kinsella
Tutti ce la possiamo fare! La storia di Clio ce lo conferma e ogni giorno che passa ci credo sempre di più.
Ti aspetto al prossimo appuntamento con il caffè motivazionale letterario. Come sempre buona lettura!