Ciao iCrewer! Eccomi di nuovo qui, a parlare di caffè letterari! Ora che l’estate è finalmente arrivata, la voglia di viaggiare si fa sentire. Certo, è fantastico poter preparare la valigia, il diario di viaggio e partire, ma non è l’unico modo per prendersi una pausa dalla quotidianità. Ci sono volte in cui il bisogno di esplorare è viscerale, impellente, ma limitato dall’impossibilità di spostarsi.
Anche per questo, oltre che per un’enorme e sana dose di curiosità, ho deciso di intraprendere questo tour tra i caffè letterari; per poter scoprire qualcosa di nuovo e sapere qualcosa di più su coloro che, da secoli, ci aiutato a viaggiare con la fantasia: scrittori, musicisti, artisti di ogni genere. La meta di oggi è The Eagle and Child, a Oxford.
Dopo essere stati a Parigi, San Francisco e Roma, è giunto il momento di volare oltremanica per esplorare uno dei molti caffè letterari inglesi.
The Eagle and Child: un po’ di storia
La storia del The Eagle and Child inizia durante la guerra civile inglese (1642-1649), quando il locale venne usato come alloggio e teatro per i soldati monarchici di stanza a Oxford.
Tuttavia, fu solo nel 1684 che il nome del pub fece la sua comparsa per la prima volta, quando a Richard Platt venne concesso di appendere un’insegna raffigurante un aquila ed un bambino, ripresa dallo stemma del Conte di Derby. The Eagle and Child era una modesta birreria, tanto che, per tutto il XIX secolo, non fu l’occupazione principale dei suoi proprietari (uno di loro era sarto, un altro esperto di cani).
Nella prima metà del ‘900, il pub divenne il punto di ritrovo degli Inklings, un gruppo di scrittori di Oxford, i quali si riunivano per discutere di letteratura, per apprezzare il valore della narrativa nei romanzi e per incoraggiare la scrittura del genere fantasy. Gli autori s’incontravano a cena, solitamente di giovedì, per leggere i propri lavori, sfruttando la privacy che la “Rabbit Room” offriva loro.
Di questo gruppo facevano parte nomi eminenti, come C. S. Lewis, J. R. R. Tolkien, Owen Barfield, Hugo Dyson, Charles Williams e Roger Lancelyn Green. Furono gli Inklings a dare al pub il soprannome di The Bird and Baby.
Clive Staples Lewis e le sue opere
Nato nel 1898, Clive Staples Lewis fu scrittore e teologo laico britannico. Fu molto produttivo, in quanto pubblicò più di trenta opere, tradotte in altrettante lingue. I suoi lavori di narrativa più famosi sono: Le lettere di Berlicche (1942, Mondadori 1979), Le Cronache di Narnia (1950-1956, volume unico Mondadori 2005) e La trilogia dello spazio (1938-1946, Mondadori 1938-1946).
Tra i saggi a carattere religioso, invece, conosciuti sono: Il problema della sofferenza (1940, G. B. U. 1997), Miracoli, uno studio preliminare (1947, Lindau 2010) e Mere Christianity, adattamento degli interventi radiofonici fatti da Lewis per la BBC dal 1941 al 1944.
Nel 2013, cinquantesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel 1963, gli venne dedicata una targa memoriale nel Poets’ Corner, all’interno dell’abazia di Westminster.
Fu proprio a The Eagle and Child che C. S. Lewis distribuì, nel 1950, le prime copie di Il leone, la strega e l’armadio, il secondo volume de Le cronache di Narnia.