Un autore poliedrico che spazia dalla scrittura alla pittura, dalla prosa alla poesia, alla drammaturgia. Gao Xingjian è il primo scrittore di origini cinesi ad aver vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2000. La motivazione fornita dalla Fondazione Nobel è la seguente: “per un’opera di validità universale, intuizioni amare e ingegnosità linguistica, che ha aperto nuove strade al romanzo e al dramma cinese”.
Gao Xingjian nasce nel 1940 a Ganzhou, una città nella Cina orientale. Dal 1987, però, vive in Francia come rifugiato politico. Ha frequentato le scuole della Repubblica Popolare e si è laureato in francese nel 1962 presso il Dipartimento di Lingue Straniere di Pechino. Gao Xingjian ha ereditato l’interesse e la passione per il teatro e la scrittura da sua madre, un’attrice dilettante che lo introdusse a quest’arte e lo incoraggiò a perseguirla fin da quando era molto giovane. Durante la Grande rivoluzione culturale proletaria lanciata da Mao Zedong nel 1966, Gao Xingjian è stato mandato in un campo di rieducazione.
Gao Xingjian comincia a pubblicare i suoi lavori solo nel 1979. Dopo la brutale repressione delle proteste di Piazza Tien’anmen del 1989 Gao Xingjian lascia il Partito Comunista Cinese. In seguito alla pubblicazione di La Fuga, un dramma ispirato proprio ai sanguinosi fatti di Piazza Tien’anmen, Gao Xingjian venne dichiarato persona non gradita al regime e le sue opere furono vietate in Cina.
Tre libri per iniziare a conoscere Gao Xingjian
Il libro di un uomo solo, di Gao Xingjian. Pubblicato da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, nella traduzione di A. Lavagnino
“Il libro di un uomo solo” è la storia d’amore, tormentata e sensuale, tra un maturo intellettuale cinese in esilio e un'”ebrea fornita di un cervello tedesco e che parla cinese”, Margarethe; ed è il sofferto racconto della vita in Cina durante la Rivoluzione culturale, l’epoca in cui i figli denunciavano i genitori, i vicini spiavano i vicini, gli artisti – come accadde a Gao bruciavano i propri quadri e le proprie poesie.
“Perché tutto ciò?” chiede Margarethe. Perché, spiega il protagonista-narratore, “bisognava trovare dei nemici. Senza nemici, come avrebbe fatto il regime a esercitare la sua dittatura?”.
La montagna dell’anima, di Gao Xingjian. Pubblicato da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, nella traduzione di M. Fratamico
L’opera più nota del premio Nobel per la letteratura 2000. È il racconto, in gran parte autobiografico, di un lungo viaggio nella Cina del sud-ovest, compiuto da uno scrittore perseguitato dal regime e al quale, per errore, è stato diagnosticato un cancro. Il viaggio è dunque l’occasione di un bilancio esistenziale e fonte inesauribile di nuove esperienze.
E il libro diviene romanzo picaresco in cui si intrecciano avventure di feroci briganti e tristi storie di fanciulle suicide per amore, saggio enciclopedico sugli animali e le piante della foresta, sugli usi delle popolazioni tribali, sulla storia classica e contemporanea, riflessione politica sulla Cina comunista, ricerca filosofica, storia d’amore…
Per un nuovo rinascimento, di Gao Xingjian. Pubblicato da La Nave di Teseo, a cura di Simona Gallo
“La letteratura, solo la letteratura, è in grado di rendere manifesto ciò che la politica tace e che l’ideologia non può esprimere, ossia la voce e gli autentici sentimenti di questo individuo fragile. In ogni epoca, la creazione letteraria ha origine dall’esperienza individuale di ciascuno scrittore e prosegue con la sua ricerca del senso ultimo della vita. È un percorso interminabile, un’indagine infinita che ha origine dalla necessità dell’uomo di affermare la sua esistenza, e la letteratura ne è espressione. Ognuno si pone domande differenti per cui esistono risposte di ogni sorta, domande del passato come dei nostri giorni, ma la loro attualità non è importante, come non lo sono le etichette apposte dall’epoca.
Ecco perché risulta impossibile scrivere la storia della letteratura come storia della sua evoluzione, accettare le alterazioni volute dal potere politico o dovute all’usura del tempo. La letteratura può solo essere letta e riletta, e con essa possono essere tramandate di generazione in generazione l’esperienza e la conoscenza dell’uomo.” Dalla voce luminosa del Premio Nobel Gao Xingjian, un libro sull’amore per la letteratura e l’arte, illustrato con le opere dell’autore. Un inno alla libera realizzazione dell’uomo che invita a una rivoluzione della bellezza, per un nuovo Rinascimento.