Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tzu)
L’uomo ha da sempre pensato al futuro, a come sopravvivere a un evento tragico o traumatico che porti la Terra al collasso. Per conservare il proprio sapere per le generazioni future, dalla collaborazione tra Piql società che si occupa dell’archiviazione sicura di dati sensibili e la Store Norske Spitsbergen Kulkompani, società mineraria di proprietà dello stato norvegese, con sede sulle isole Svalbard, che possiede un’ampia esperienza e le risorse per creare e gestire depositi all’interno di montagne, nasce il progetto Arctic World Archive che come si può leggere sul sito “è stato creato per assicurarsi che la nostra memoria digitale possa essere fruibile alle future generazioni in un mondo in cui pochi luoghi possono essere considerati al sicuro da disastri naturali o causati dall’uomo.”
La struttura è costruita accanto ad un’altra struttura che servirà alle generazioni future per sopravvivere, il Global Seed Vault, deposito globale che raccoglie i semi di tutte le specie botaniche esistenti in natura.
La Doomsey Library, così soprannominata, al suo interno non ospita, come si può pensare, archivi cartacei o computer di ultima generazione. I testi sono raccolti e conservati attraverso la tecnologia PIQL, un sistema digitale di preservazione eterna, già utilizzato per la conservazione di molti film di Hollywood. Tutti i file sono copiati su pellicole fotosensibili, supporti analogici durevoli e protetti da attacchi informatici e impossibili da manipolare o cancellare. Rune Bjerkestrand, il fondatore di PIQL, ideatore del progetto, ha dichiarato: “Scriviamo i dati su pellicola come fossero grandi codici QR. È come scolpirli nella pietra.”
Katrine Loen Thomsen, portavoce dell’azienda tecnologica, parlando con l’emittente nazionale NRK ha annunciato: “Crediamo di poter conservare i dati con i nostri strumenti per almeno un millennio”.
Il progetto è aperto a tutti non soltanto a governi ed enti di ricerca, ma anche a privati. Ad oggi, gli archivi del Brasile e del Messico hanno già contattato la struttura.
E’ dalla nascita della scrittura che l’uomo ha sempre sentito il bisogno di custodire la propria cultura, preservando ogni papiro, ogni libro. Dopo oltre duemila anni, dalla mitica biblioteca di Alessandria d’Egitto alle isole Svalbard non importa se in versione cartacea o in versione digitale, ogni libro potrà vivere per milleni, in attesa di allietare un nuovo lettore.