Oggi per la rubrica Lifestyle parliamo di Andrea Garofalo, classe 1993, un travel blogger salentino che ha esordito anche nella scrittura autobiografica del suo primo romanzo Tra le braccia della libertà. Il giro del mondo con un pallone. Il pallone da calcio è sempre stato il protagonista dei nostri giochi d’infanzia, un oggetto così semplice ma così potente che riesce a unire persone di qualsiasi nazionalità cultura o di estrazione sociale.
Un mezzo di socialità, di giovialità, capace di mettere insieme persone di ogni età.
Andrea Garofalo e il pallone da calcio
Questa idea è nata nella mente di Andrea Garofalo, che messo da parte il pallone professionalmente, ha deciso di utilizzarlo sia come mezzo di comunicazione con gli altri che come compagno di viaggio, in una vera e propria spedizione per acchiappare la libertà.
La libertà di fare quello che si vuole, non quello che la società o i genitori ti impongono di fare, il travel blogger decide di non seguire più uno schema di vita rigido e grigio, ma di lasciarsi andare a tutto quello che la vita ti offre gustandola e assaporandola appieno visitando paesi e culture nuove.
Insieme al suo pallone, tra il 2018 e il 2019 sul quale per l’occasione è stata dipinta una cartina del globo, ha visitato Mongolia, Cina, Myanmar, Thailandia, Laos, Vietnam, Malesia, Singapore, Filippine, Indonesia, Australia, Messico, Guatemala, Colombia, Brasile, Perù, Bolivia, Argentina, Portogallo.
Per me, l’essenza della vita è viaggiare. Il viaggio infatti riesce a trasmettermi quelle sensazioni ricche di adrenalina che mi caricano e mi fanno sentire vivo. Il mio nemico più temibile è la noia e la monotonia che combatto giornalmente creandomi situazioni nuove e stimoli nuovi, che talvolta coincidono con il partire.
Eh si, perché viaggio sostanzialmente per cercare il nutrimento del mio spirito, ossia quella dose di inaspettato che nella quotidianità difficilmente compare.
Dal blog al libro
Andrea Garofalo, dopo essersi laureato in Sociologia del crimine e della devianza, scopre la passione per il turismo e si immerge in questo settore lavorativo. Durante questi percorsi (animatore, agente di viaggio) cresce il suo amore per i viaggi e nel 2016 Andrea Garofalo apre un blog dal titolo Andrea s’è perso perché adora perdersi nel mondo che da piccolo sognava, cercando di vedere i più bei posti che il pianeta riesce a regalare.
Poi nel 2018 ha l’occasione di partecipare ad una competizione con Redbull tv chiamata Can you make it in stile Pechino express e sempre lo stesso anno parte per un viaggio intorno al mondo della durata di 13 mesi portando con se l’amico che da sempre è stato al suo fianco, il pallone. Garofalo ha avuto modo di essere presente come invitato alla trasmissione Il mondo insieme di Licia Colò.
I progetti di Andrea Garofalo non terminano qui: infatti nell’estate del 2021, insieme alla blogger Colombiana Natalia Mendozar, realizza il progetto Ti porto in Salento, per coronare un altro dei suoi sogni: portare il Salento anche oltre confine attraverso itinerari nuovi, vivendo esperienze immersive a 360gradi.
Tra le braccia della libertà. Il giro del mondo con un pallone di Andrea Garofalo
Quando il mondo è dei desideri, ogni viaggio è possibile. Andrea è stanco della solita vita, si sente prigioniero della routine e degli schemi imposti dalla società. Vuole di più. Decide così di partire per un giro del mondo e di portare con sé un pallone, uno dei pochi oggetti capaci di unire culture e popoli.
Un percorso meraviglioso a dissetarsi di incontri, nutrirsi di terre affascinanti, adattarsi, soffrire, insistere e credere nei propri passi che spingono sempre più in là. In un giro del mondo completo attraversando 21 paesi in tredici mesi, incontrando persone incredibili, vivendo avventure straordinarie e perché no, provando anche paura. Il pallone guida l’avventura e detta il ritmo di un viaggio che ci insegna a non mollare mai e a seguire i nostri sogni, nel bagliore della libertà.
Non ci resta che aspettare le prossime avventure di questo travel blogger curioso del mondo.