Matrimonio Principe Filippo Di Edimburgo ed Elisabetta IIUn legame lungo, nato negli anni trenta quando i due erano ancora molto giovani. L’amore scoppia nel 39 mentre Filippo è  impegnato nel Royal Naval College di Dartmouth, un rapporto che i due mantengono scrivendosi appassionate lettere d’amore.
Tornato dalla guerra Filippo chiede a Giorgio VI la mano della figlia ma la richiesta non viene accolta per la giovane età di Elisabetta che non ha ancora compiuto 21 anni.
Non dovrà aspettare molto. Il matrimonio si celebra in pompa magna, davanti a tutte le televisioni il 20 novembre del 1947 nell’abbazia di Westminster e Filippo assume anche il titolo di Duca di Edimburgo.
Come pegno d’amore, Filippo si converte alla religione anglicana e dona ad Elisabetta un anello di diamanti fatto realizzare da Philip Antrobus smontando una tiara della madre Alice. Non solo, per amore della regina, Filippo abbandona sia il cognome paterno, Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg. (un cognome che riporta alla memoria le origini tedesche) che il materno, Battenberg, trasformato in Mountbatten.
Dall’unione nascono quattro figli; Carlo nasce nel 1948, a due anni di distanza vede la luce Anna, l’unica figlia, dopo dieci anni ed esattamente nel 1960 nasce Andrea e nel 1964 Edward. Nonostante il ruolo defilato, Filippo coadiuva la sovrana nell’educazione dei figli, è rispettoso delle regole, ma capace di esprimere le proprie opinioni e alcune sono drastiche come quella di non condividere il matrimonio di Carlo e Diana, o al contrario di affiancare William durante il funerale della madre Diana, un desiderio espresso proprio dallo stesso nipote.

Ma chi era il Principe Filippo di Edimburgo?

Filippo di Edimburgo Elisabetta II

La sua non è infanzia facile. Unico figlio maschio di cinque figli Filippo di Edimburgo nasce  a Corfù in Grecia, dall’unione del principe Andrea di Grecia e Danimarca e della principessa Alice di Battenberg, membro sia della casa reale greca e danese. Dopo la morte del nonno a Londra, Filippo torna con la madre in Grecia per riunirsi con il padre convolto nel conflitto con i Turchi che una volta preso il potere lo inviano in esilio a Parigi.
Filippo quindi viene mandato in Inghilterra ospite della nonna la principessa Vittoria Alberta d’Assia, a Kensington Palace e con lo zio, Giorgio Mountbatten. Il resto è scritto in ogni biografia che lo riguardi. Si dice infatti che lo stesso Giorgio VI fosse a disagio per le origini del futuro genero, imparentato con i  mariti nazisti delle due sorelle di Filippo e per la frivolezza del carattere.
Al di là del titolo e delle sue immancabili gaffe, che per anni hanno riempito i tabloid di mezzo mondo, Filippo di Edimburgo aveva un alto senso dell’umorismo, rispettoso del ruolo che gli era stato dato, amante della bella vita eppure sempre pronto verso gli impegni nella marina militare, un legame creato fin dal coinvolgimento nella seconda guerra mondiale, un legame che non avrebbe mai sciolto e che Elisabetta ha premiato nominandolo Lord High Admiral della Royal Navy, in occasione del 90esimo compleanno.
Antonio Caprarica, Il romanzo dei Windsor
Pur rimanendo dietro le quinte, l’apporto di modernizzazione del regno del Principe Filippo  non è mai passato inosservato e di questo ne ha beneficiato certamente la monarchia raccontata magistralmente dal libro di Antonio Caprarica ed edito da Sperling& Kupfer Il romanzo dei Windsor.Amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale
In quanto compagno di una vita e membro della famiglia reale la Regina Elisabetta ha predisposto un funerale solenne da svolgersi nella stessa cappella dove si sono tenute le loro nozze, il tutto compatibilmente con i problemi legati alla pandemia.

Una delle sue “battute?

Non riesco ad immaginare niente di peggio che vivere fino a 100 anni, sto già cadendo a pezzi”

Ironico e profetico, come sempre…Goodbye Principe!