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Sai qual è la prima parola pronunciata la mondo?

Ileana Picariello 3 anni fa Commenta! 3
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L’atto del parlare ci sembra un’azione scontata e semplice, ma ti sei mai fermato a pensare a quale sia stata la prima parola pronunciata al mondo? Due ricercatori spagnoli sono arrivati ad una risposta. Scopriamo insieme il loro studio.

Contenuti
Qual è la prima parola pronunciata al mondo?L’evoluzione del linguaggio

Qual è la prima parola pronunciata al mondo?

Iprima parola pronunciata al mondon uno studio pubblicato sulla rivista americana Proceedings of the National Academy of Science due genetisti spagnoli dell’Istituto Nazionale per le ricerche e le tecnologie agrarie ed alimentari, Miguel Angel Toro e Laureano Castro, sostengono che “il fattore chiave della trasformazione del sistema di semplice imitazione all’apprendimento fu disapprovare o approvare i comportamenti dei loro cuccioli”.

Il “no” quindi più che parola pronunciata, secondo lo studio, fu inizialmente linguaggio preverbale: “fu un sistema educativo di natura prelinguistica con il quale si cominciò ad esprimere la capacità di consigliare e di dare un indirizzo”. Insomma, “i cuccioli degli esseri umani – spiegano i due genetisti – non apprendono solo copiando ciò che vedono fare (imitazione) dai loro genitori: se apprendono è in quanto i genitori dicono, manifestano loro ciò che possono o non possono fare”.

E questo sistema di comunicazione segnò, secondo i due scienziati, l’avvio di quel “patrimonio culturale con cui gli uomini a differenza degli animali trasmisero nel corso degli anni informazioni, conoscenze e sapere”.

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prima parola pronunciata al mondo

L’evoluzione del linguaggio

Difficile però dire in quale momento preciso ci fu questa trasformazione dall’imitare all’apprendere nella lunga scala dell’evoluzione. “Ogni studio in proposito è interessante – dice Federico Masini, preside di Studi Orientali all’Ateneo di Roma La Sapienza – in quanto il linguaggio articolato, la parola sia verbale che scritta non sono a se stanti ma hanno un rapporto diretto con le immagini sia coscienti che non coscienti”.

“Sappiamo di certo che l’uomo di Neanderthal non aveva il linguaggio articolato – spiega Alberto Piazza, ordinario di genetica all’Università di Torino – Il linguaggio articolato è abbastanza correlato con la comparsa del Sapiens sapiens: è da qui che prese avvio forse il patrimonio culturale. Ma siamo in un ambito di ipotesi di lavoro: forse Neanderthal fu sconfitto in maniera definitiva proprio dalla comparsa di Sapiens”.

Difficile è dire non solo quando ma come comparve il linguaggio. “Di certo è il linguaggio articolato che ci distingue – aggiunge Piazza – dalle scimmie e dagli scimpanzè, dai primati: non abbiamo però elementi o documenti che possano dirci che esso cominciò con il no, con una negazione: è un’ipotesi di lavoro suggestiva”. Per il genetista Edoardo Boncinelli, “si può ragionevolmente dire che è con la comparsa del linguaggio e della coscienza che è cambiata l’evoluzione dell’uomo”. Il linguaggio articolato dunque è la caratteristica peculiare dell’essere umano? «Non c’è alcun dubbio», conclude Boncinelli.

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