Buongiorno iCrewer! Come procede il tuo martedì? Ho pensato a un bellissimo modo di iniziare la settimana: che ne dici di continuare il nostro solito viaggio alla ricerca di librerie splendide e insolite? Oggi andremo a Londra, dove si trova una libreria davvero particolare: galleggiante. Sto parlando della Word on the water!
Siamo stati in antichi monasteri; banche a cui è stato dato un nuovo utilizzo; stazioni ferroviarie tornate alla vita, ma mai ti avevo raccontato un progetto così originale, nato da un’idea fuori dal comune e che ci offre un nuovo scorcio di Londra, lontano dalle grandi mete turistiche o dalla City.
E allora, conosciamo meglio Word on the water!
Tiriamo i libri in barca: Word on the water, la libreria galleggiante
Word on the water è un progetto che nasce nel 2011, dal desiderio di creare non solo un luogo in cui mettere a frutto la quasi trentennale esperienza dei proprietari nell’ambito della letteratura, ma anche un centro di aggregazione.
Siamo in tre: ci chiamiamo, tra noi, il professore, il dottore e il capitano. Io, Jon, sono il professore, il dottore è Paddy. E il capitano? Un anonimo artista francese, ci piace lasciare un po’ di mistero…
Ad ospitare questi tre personaggi è una chiatta olandese che solca le acque da ben cento anni e che ora è stabilmente ormeggiata sul Regent’s Canal, a due passi dalla British Library.
Tuttavia, quella di Paddy Screech e Jonathan Privett non e stata per nulla una storia facile, anzi.
Il loro è stato un incontro fortuito: le due persone giuste, nel posto giusto e con l’idea giusta. O meglio, con quella che al tempo sembrava più che altro una scommessa. Infatti, proprio quando le grandi catene stavano chiudendo i loro negozi, Screech e Privett misero in piedi la Word on the Water, con un capitale iniziale di circa duemila sterline e un mucchio di libri di seconda mano.
Il primo problema si è fatto sentire presto: per legge, il transito e l’attracco sui canali è gratuito, purché si cambi molo ogni due settimane. Un problema superabile se si tratta di un’abitazione, ma molto più grave per un’attività commerciale, che ha bisogno di costruirsi una clientela, di essere ben visibile, localizzabile e, soprattutto, rintracciabile. Per molto tempo i clienti più affezionati, per recarsi ad acquistare un libro dovevano consultare la pagina Facebook di Word on the Water, per capire dove l’avrebbero trovata.
Sono stati anni duri, i primi. D’estate non andava poi così male, ma d’inverno? Con il freddo, il tempo cupo e un ormeggio distante da luoghi turistici e senza clienti?
E poi la catastrofe: non solo affondò la nave che ospitava la libreria – portando con sé anche la vecchia copia di Ol’ Man River, cha aveva ispirato i due amici – ma anche quella in cui viveva Privett subì una sorte analoga.
Senza quasi più denaro e speranze, Paddy e Jonathan decisero di sfidare la sorte: raccattarono dei libri, una barca e per sei mesi rimasero ormeggiati nello stesso posto, in un quartiere interessato da una rapida crescita ed espansione. E mentre le autorità cercavano di farli spostare, una rete di sostenitori silenziosi – che non sapevano di avere – si mise in moto per far avere un approdo fisso per Word on the Water. Non solo comuni affezionati, ma anche scrittori famosi o individui con ampie fanbase sui social media.
Alla fine ce l’hanno fatta: Word on the Water ha un indirizzo stabile e tutt’ora valido.
Un aneddoto raccontato dai proprietari mi fa particolarmente sorridere: loro se se stanno seduti a riva, a chiacchierare con passanti e affezionati clienti, sicuri che i loro volumi non verranno rubati. Il “problema” è quello inverso! Molto spesso si ritrovano sugli scaffali libri che prima certamente non c’erano, e a volte capita che siano copie firmate!
Non solo una libreria
Se, però, pensi che Word on the Water sia solamente una libreria di libri nuovi e di seconda mano, beh, lascia che ti stupisca. Sulla barca, infatti, si organizza ogni tipo di evento letterario: incontri di lettura di poesie e di altre opere; jazz/poetry show; serate di slam poetry. Sul tetto della chiatta, poi, si suona spesso musica dal vivo!
In questi tempi diffici, poi, Paddy Screech e Jonathan Privett hanno deciso di darsi anche all‘e-commerce, in modo da rifornire cittadini di Gran Bretagna, America e Australia (e penso, quindi, anche chiunque voglia leggere in inglese) dei loro libri preferiti. E se l’opera desiderata non è in catalogo, basta compilare una scheda sul loro sito, e faranno il possibile per procurare e recapitare rapidamente il volume!