Woody Allen pubblica in Italia A proposito di niente il libro che racconta tutta la sua vita.
Dissacrante, controcorrente, dall’umorismo esasperante, polemico e antitetico, ipercritico, pessimista per eccellenza, ma anche introspettivo. Uno stile inconfondibile, capace di entrare nell’intimo con l’irriverente ingenuità di un moderno menestrello e cantore della vita.
Di chi sto parlando?
Basta fare una piccola domanda al tuo PC e su Woody Allen ti uscirà una piccola enciclopedia piena di notizie, ma non sorprenderti se non appariranno tutte entusiasmanti, sulla sua vita si è detto di tutto e di più. Resta il fatto che Woody Allen mi ha sempre affascinato per il suo modo di stravolgere e ironizzare la vita banalizzandola, come pochi!
Le note del suo ultimo libro, A proposito di niente edito da La nave di Teseo lo riassumono come scrittore, regista, attore, cabarettista, grande appassionato di jazz e tifoso di sport, vive nell’Upper East Side di Manhattan ed è sposato con Soon-Yi, sua moglie da 22 anni, e le loro due figlie, Manzie e Bechet
Poche parole, a mio avviso, troppo riduttive. Della figura del regista scrittore, al di là della cronaca che da tempo lo ha sacrificato all’altare del più moderno moralismo, penso si possa dire molto di più, se non altro per la capacità di innescare di per sé una curiosità al limite della morbosità. Almeno questo è sempre stato l’effetto creato dall’uscita di un suo film o di un suo libro e sfido chiunque ad affermare il contrario.
Woody Allen, la vita e i successi cinematografici
Conoscendolo meglio, scopriamo che il regista scrittore americano (Woody Allen è lo pseudonimo di Heywood Allen, nato Allan Stewart Königsberg), è nato a Brooklyn nel 1935, ha iniziato la sua carriera nello spettacolo a sedici anni, scrivendo battute per un giornale di Broadway, ha continuato a scrivere per la radio, la televisione, il teatro, il cinema e il New Yorker. Interrompe la scrittura per diventare comico nei locali notturni per poi passare dietro la macchina da presa. In sessant’anni di cinema, ha scritto molti libri e diretto cinquanta film, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, i suoi film sono stati studiati nelle scuole e nelle università di tutto il mondo.
Senza dubbio un personaggio che nel bene e nel male ha fatto parlare di sé. Per questo motivo, un distinguo è doveroso tra la figura del regista talentuoso, capace di regalare ad un pubblico attento un cinema di qualità e di controtendenza e il personaggio fuori dal comune, cittadino anarchico di quella parte di Hollywood benpensante che lo vorrebbe inchiodato alle sue responsabilità.
Mi chiedo quale verità potrebbe mai luccicare in un mondo di per sé imbalsamato nell’apparenza! Con questo, non voglio certamente condannare o creare falsi pregiudizi. Assolutamente. Convieni tuttavia che, nella mecca del cinema, palcoscenico di roboanti quanto incredibili teatrini familiari, tutto può accadere? Un po’ come dire “chi non ha colpe scagli la prima pietra”, in questo caso temo che di pietre ce ne sarebbero davvero poche.
Comunque, che la vita del burbero e nevrotico regista americano sia stata sempre colorata da successi, donne, e mille interrogativi non si può certo negare! È destino che al fascino del “brutto che piace” abbiano ceduto donne di successo, belle e fascinose, tutte amate e muse per storie sempre al limite.
Diane Keaton protagonista di ben sette film girati dal regista, tra il 1973 e il 1994,tra cui il famosissimo Io e Annie, a Mia Farrow, donna molto amata e al contempo odiata, senza dimenticare Scarlett Johanson, Emma Stone, Penelope Cruz, la lista è lunga.
Woody Allen, la sua autobiografia
Una cosa è certa, ad 84 anni compiuti il regista americano continua a far parlare di sé. Con la pubblicazione delle sue memorie è lui stesso a mettere le carte in tavola, una specie di rivendicazione verso coloro che in questi anni non gli hanno perdonato di essere andato al di là del moralmente consentito. Il libro non tralascia nessun dettaglio. Lo scrittore racconta della sua giovinezza, i suoi amori, il sesso, l’amicizia, le donne con le quali ha lavorato, le sue fragilità. Sviscera senza pudore episodi di vita famigliare difendendosi a spada tratta dalle accuse di molestie.
Insomma, un fiume in piena che ha scatenato le proteste dei figli e del movimento Metoo, costringendo la casa Editrice Hachette, a meno di due settimane dall’uscita del libro, a restituire i diritti di pubblicazione allo stesso regista.
È Arcadia Group a raccogliere l’invito stampando il volume a tempo di record con una prima tiratura di 75.000 copie che sono già state distribuite nelle librerie Usa. La casa editrice, in ogni caso, ha già pensato ad una edizione online per chi è costretto in casa. Il libro, dedicato dal regista alla giovane moglie, sua figlia adottiva e di Mia Farrow, è arrivato in Italia distribuito da Elisabetta Sgarbi, publisher de La nave di Teseo Editore,
“Sono felice e onorata che Woody Allen abbia scelto La nave di Teseo per pubblicare la sua autobiografia e che abbia scelto di continuare a lavorare con i suoi editori di sempre.
Il primo a volerlo fra tutt,i Umberto Eco, per noi una presenza viva, che per primo lo portò, come scrittore, in Italia. La pubblicazione di A proposito di niente è un’opportunità per tutti i lettori italiani costretti a rimanere a casa. Leggerlo mi ha dato ore di pura gioia e senso di libertà”.
Se desideri leggere qualche altro libro di Woody Allen prova Pura anarchia , edito da Bompiani lo troverai molto interessante e comincerai a conoscerlo meglio. Per quanto riguarda l’autobiografia, uscirà in versione cartacea il 9 aprile prossimo ma se vuoi anticipare i tempi ti ricordo che puoi acquistarlo subito su Amazon in versione ebook!
Buona Lettura!