Nel 1953, il premier britannico Winston Churchill vinse il prestigioso premio Nobel per la Letteratura. L’ex premier, oltre alla sua carriera di soldato e politico, fu uno scrittore estremamente prolifico sotto il nome di “Winston S. Churchill“. Dopo essere stato assegnato al IV Reggimento Ussari nel 1895, Churchill ottenne il permesso di partecipare come corrispondente alla Guerra d’indipendenza di Cuba, e inviò rapporti sul conflitto al Daily Graphic. Proseguì la sua attività giornalistica come corrispondente di guerra nell’India britannica, alla Campagna di Malakand, poi in Sudan durante la guerra mahdista e nell’Africa meridionale durante la Seconda guerra boera.
La produzione letteraria di Churchill include anche un romanzo e un racconto breve, ma la sua produzione principale è costituita dalla saggistica storica. Dopo essere stato eletto deputato, oltre 130 dei suoi discorsi e interventi parlamentari sono stati pubblicati anche in opuscoli; molti sono stati successivamente pubblicati in raccolte. Churchill ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1953 “per la sua padronanza della descrizione storica e biografica e per la brillante oratoria in difesa dei valori umani“.
Winston Churchill vince il Premio Nobel per la Letteratura
Churchill è stato il leader del partito conservatore per 15 anni (1940-1955), due volte primo ministro (1940- 1945 e 1950-1955), ufficiale dell’esercito britannico e giornalista (oltre che pittore dilettante). Ma lo statista inglese Winston Churchill (1874– 1965) è stato anche premio Nobel, per la sua attività di memorialista e storico.
Il 16 ottobre 1953, all’età di 79 anni, poco prima di ritirarsi a vita privata, ricevette infatti il Nobel per la Letteratura. Il riconoscimento avvenne proprio nel periodo in cui dovette rallentare il suo lavoro da premier, poiché un malore lo aveva debilitato.
Il premio gli fu assegnato per La Seconda guerra mondiale, un’opera in 6 volumi scritta tra il 1948 e il 1954, nella quale è lui stesso il protagonista degli avvenimenti del conflitto. La motivazione per il Nobel è stata:
“Per la sua padronanza nella descrizione storica e biografica, nonché per la brillante oratoria nella difesa degli elevati valori umani”.