Caro iCrewer oggi per la rubrica Volere è potere sono a presentarti questo interessante trattato che ci illustra un altro aspetto della filosofia islamica, quello della meditazione; vediamo di cosa parla Lo yoga dell’islam, di Alberto Ventura:
“Anche nell’Islam sono previste rigorose discipline di meditazione interiore, non diverse quelle molto più note dell’Induismo, del Buddhismo o del Taoismo. Nonostante la loro storia sia ormai secolare e siano ancor oggi diffuse in gran parte del mondo musulmano, il pubblico occidentale ignora quasi del tutto l’esistenza di simili pratiche. Questo saggio esplora per la prima volta in maniera completa e particolareggiata i metodi di una di queste «Vie» di realizzazione, la Naqshbandiyya. Emersa in Asia Centrale attorno al XII secolo, questa organizzazione iniziatica si impiantò successivamente in India, dove conobbe il definitivo sviluppo. Sue caratteristiche peculiari sono l’invocazione silenziosa del Nome divino, la teoria dei centri sottili, analoghi ai chakra dello Yoga tantrico, le contemplazioni di realtà metafisiche sempre più elevate, il legame invisibile che si instaura fra il discepolo e il maestro. Il libro propone numerosi confronti con le pratiche di altre tradizioni dell’Oriente, che dimostrano come questo «Yoga dell’Islam» si inserisca a pieno titolo e con pari efficacia fra le grandi discipline dello spirito.“
L’AUTORE
Alberto Ventura, classe 1953, è docente di Storia dei Paesi islamici presso l’Università della Calabria, è autore di numerosi scritti sull’Islam e il Sufismo. Fra di essi ricordiamo la traduzione delle opere complete di al-Ḥallāj (Il Crocifisso dell’Islam, Morcelliana, 2000) e i contributi al volume Islam (a cura di G. Filoramo, Laterza, Roma-Bari 2012). Ha inoltre curato una nuova edizione italiana del Corano (Mondadori 2010), una scelta di materiali sul Profeta dell’Islam (Vite e detti di Maometto, Mondadori, 2014) e Sapienza Sufi (Edizioni Mediterranee, 2016).