Dai social arriva un nuovo modo di fare poesia
Per essere poeti basta poco: avere un profilo pubblico su uno dei social network più in voga del momento, scrivere stati dividendo frasi intere su più righe e usando parole accattivanti, aggiungere magari una foto dai colori brillanti per attirare più visualizzazioni e lanciare il post confezionato ad arte nella vasta rete digitale. Questo è il mondo degli Instapoeti, ovvero dei poeti dell’era digitale, che affidano la loro notorietà ad un social.
Questo fenomeno è stato portato alla luce come Web Poets’ Society nell’articolo del 7 novembre 2015 della giornalista Alexandra Alter su The New York Times e sembra non essere ancora passato di moda. Forse è la facilità con cui è possibile condividere materiale proprio tramite questa tipologia di siti, trovare dei fan che si riconoscono nelle parole pubblicate, avere un feedback immediato e magari dialogare con i propri “seguaci della rete” che invoglia i poeti di nuova generazione ad affidarsi ai social media per diffondere i loro versi.
Tra gli Instapoeti più apprezzati a livello mondiale c’è Tyler Knott Gregson, che ha scelto Instagram per pubblicare i suoi haiku scritti sui post-it.
https://www.instagram.com/p/Bk-s92OhAvu/
Fra i poeti social italiani c’è invece Marzia Sicignano, che ha raccolto le suoi migliori produzioni apparse su Instagram nel libro Io, te e il mare, edito da Mondadori.
https://www.instagram.com/p/BlAce0ln_sJ/?hl=it
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Rupi Kaur affida invece a Twitter le sue poesie illustrate a tema sociale.
haunted by the chilling realities faced by children & loved ones at the US border. history is filled with those who tried to hide their alliances with evil behind:”i was just following orders”. this is a systematic crusade designed to dehumanize & divide. w/ children as leverage. pic.twitter.com/tY5hrbo43R
— rupi kaur (@rupikaur_) June 20, 2018
Non si comunica soltanto con le foto, però. Negli ultimi tempi stanno prendendo sempre più piede le videopoesie: video della durata di pochi minuti in cui il poeta declama i suoi versi accompagnato da un sottofondo musicale, come Gio Evan. Come la Sicignano, anche Evan ha pubblicato una raccolta dei suoi testi più belli: Ormai tra noi è tutto infinito, edito da Fabbri Editore.
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Diverso è lo stile di Sebastiano Marraro, che sul suo canale YouTube, Vatuttobene, posta dei veri e propri cortometraggi delle sue poesie. La sua raccolta uscirà prossimamente per Rizzoli.
Poesie brevi, con versi semplici e incisivi, immagini d’impatto e una colonna sonora coinvolgente su un social network: questi sono i nuovi elementi che hanno scelto i poeti di nuova generazione per farsi conoscere al grande pubblico ed esprimersi, sfruttando i canali digitali.