Victorian Vigilante Vol. 1 – Le infernali macchine del dottor Morse
è il titolo di questo libro fantascientifico/steampunk che vado a presentarti, scritto a quattro mani da Federica Soprani e Vittoria Colella, per Nero Press Edizioni. Fa parte di una serie di 3 volumi, ma questo primo capitolo può considerarsi comunque autoconclusivo.
Libri Steampunk, cosa significa?
Ho definito questo romanzo così perché lo stile narrativo viene compreso in questo filone della letteratura fantascientifica, caratterizzata da ambientazioni generalmente vittoriane e dalla presenza di strumenti tecnologici anacronistici e poco verosimili rispetto all’epoca stessa. Uno stile tra l’altro non solo letterario ma anche un movimento artistico e che ha trovato ampio consenso anche nell’ambito della moda.
“Lo steampunk (“steam” significa vapore, fonte energetica tipica della Rivoluzione industriale) gioca con anacronismi e tecnologie, immaginando “come sarebbe il passato se il futuro fosse accaduto prima”. La Londra vittoriana è l’ambientazione favorita dagli autori steampunk, che popolano la città di automobili a vapore e computer con tastiere in ottone e cuoio.”
Ma veniamo a questo titolo, Victorian Vigilante Vol. 1, di cui ho appena terminato la lettura e del quale sono rimasta davvero estasiata.
I protagonisti si dividono tra il Bene e il Male, tra Ergomeccatronica e Meccagenotronica (la scienza dei Senza Dio) e sembrano predestinati a indossare letteralmente più di una veste… Percy Swan è il protagonista principale; insieme a sua sorella Catherine-Orlando Swan e ad un orfano ebreo che si rivelerà tutt’altro che coprotagonista, lotteranno contro il genio del Male, il Dottor Morse, e le sue creazioni/creature subumane. Si sfideranno per avere potere di salvezza o di morte della popolazione di una Londra ottocentesca in piena atmosfera Vittoriana.
Le psicologie, i luoghi, le azioni e le motivazioni sono abilmente descritte, con termini talvolta forbiti, che aggiungono valore ai periodi già sublimemente costruiti. L’intreccio della trama è sofisticato e non mancano colpi di scena, rivelazioni, scoperta di segreti e azioni dal passato, da parte di… fantasmi femminili particolarmente sagaci.
“Questo, si racconta, degli scienziati maghi di Praga: che in laboratori segreti coltivino bambini in uteri meccanici, che innestino sotto pelle, nel loro scheletro, protesi simbiotiche che aderiscono al corpo fino a divenirne parte, nutrendosene come parassiti. Questo e molto di più si dice di loro, eppure, sentendo parlare Rachel Watzlawich, Horatio Hastings non riesce a vedere che la bellezza del suo progetto, la grandezza del suo sogno.
Su quelle labbra deliziose le parole fioriscono come ghirlande, intrecciando speranza e realtà, sfogliando le pagine di una storia fantastica ancora tutta da scrivere. Quella storia racconta di un mondo che bandirà la sofferenza e cancellerà la guerra. Uomo e macchina possono unire le loro sorti e in quell’unione l’essere umano, sciolto dai limiti della carne, dalla debolezza e alla caducità della sua condizione, potrebbe riscoprire l’aspirazione alla perfezione per cui era stato creato”
C’è tutto, in questo che è uno tra i libri steampunk più belli che abbia mai letto: amore, odio, rancore, segreti, amicizia, fratellanza, missione, avventura, suspense e tanta tanta azione.
Senza dubbio alcuno sono allora a consigliarne la lettura, a chiunque sia appassionato di storie avventurose o fantascientifiche ma anche incredibilmente romantiche e anche a chi non conosce questo genere letterario. Ribadisco che questo primo titolo, Victorian Vigilante – Le infernali macchine del dottor Morse, è il primo di tre volumi ma è autoconclusivo e non è necessario procurarsi anche i successivi. Ma io lo farò, perché voglio continuare ad immergermi in questa fantastica avventura.
Combattiamo le tenebre senza sapere se meriteremo la luce. Combattiamo perché non possiamo fare altro. Perché qualcuno lo deve fare.
Buona lettura!