Caro iCrewer, ti piacerebbe essere in possesso di una macchina del tempo per fare un salto nel passato o nel futuro? A me sì, tantissimo. Tornerei indietro per vivere in prima persona un’epoca che ho avuto modo di conoscere solo attraverso le pagine dei libri di storia. E non solo. Essendo una persona curiosissima, cederei anche alla tentazione di vedere cosa accadrà in futuro.
Viaggiare nel tempo
Questa possibilità l’hanno avuta, ad esempio, i protagonisti del racconto di fantascienza La confraternita degli storici curiosi di Jodi Taylor (Corbaccio, 2020). Si tratta di un gruppo di studiosi dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary che non si limita a studiare il passato ma lo vive realmente con un salto indietro nel tempo e affrontando le vicende riportate nei libri di storia.
Questo non è certamente l’unico libro in cui avviene una cosa simile. In altri libri, però, il protagonista non viaggia nel tempo per scelta. Si trova catapultato in epoche precedenti o posteriori alla propria a causa, ad esempio, di una malattia genetica che ha pieno controllo del suo inconscio e della sua vita. È quanto racconta Audrey Niffenegger in La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo (Mondadori, 2006). Claire è sposata con il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo per cui Henry a 36 anni inizia a viaggiare nel tempo e incontra per la prima volta sua moglie che ha solo 6 anni mentre lui è già un adulto. Una seconda volta la incontra quando lei ha 20 anni e lui 28. E tante altre volte ancora in un numero indefinito di viaggi nel tempo che diventano parte integrante di quest’incredibile e inusuale storia d’amore.
Nel Canto di Natale di Charles Dickens (Chapman & Hall, 1843), invece, i viaggi nel tempo che si trova ad intraprendere il protagonista sono il frutto di una punizione che gli viene inflitta a causa della sua avidità. Ebenezer Scrooge è infatti un arido finanziere londinese che odia il Natale in quanto lo vede solo come ostacolo al suo arricchimento. Ma a viaggiare nel tempo la notte della Vigilia e bussare alla sua porta sono tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I viaggi nel tempo insieme a loro inducono Ebenezer a riflettere sulla propria vita e a cambiare, diventando una persona più generosa.
Al di là delle singole trame, viaggiare nel tempo, qualunque sia la motivazione, resta per i protagonisti di questi e di altri libri con lo stesso tema un’esperienza indimenticabile. Come dopo un qualunque viaggio inevitabilmente si rientra cambiati. Si dice “Se viaggi vivi due volte”. E se viaggi nel tempo?
Sicuramente sceglierei di fare un salto nel passato per poter cambiare alcune decisioni che si sono rivelate portatrici di guai e infelicità.