06A Chiavari la V edizione del Festival della Parola
Si è svolto dal 31 maggio al 3 giugno a Chiavari, la città dei Portici, il Festival della Parola, giunto alla sua V edizione. La parola d’ordine di quest’anno è agorà, la piazza ha fatto da filo rosso per unireà tutte le manifestazioni. Sottotitolo del festival è infatti: Dall’agorà dell’antica Grecia alla piazza virtuale della rete”.
Da sempre, la piazza è il luogo centrale di un paese, il punto di incontro, di ritrovo, di eventi, di manifestazioni, sportive, politiche e culturali. Il festival è partito alle 9,30 dalla piazza Nostra Signora dell’Orto, con il Flashmob della parola, a cura di 200 ragazzini delle medie. Scelta non casuale, naturalmente, perché il flashmob è una sorta di evoluzione delle manifestazioni in piazza di una volta. Il festival comprende visite guidate, mostre a cura delle scuole, installazioni artistiche, spettacoli teatrali e presentazioni di libri da parte degli autori. Si sono tenuti anche una serie di incontri sul tema della spiritualità, con la presenza di nomi illustri che hanno parlato di islam, di ebraismo, di buddismo e di cattolicesimo, cercando di capire il ruolo della religione nella società moderna.
Giovedì 31 maggio, alle ore 18,30, nell’Auditorium S. Francesco Vladimir Luxuria ha presentato il suo libro Perù aiutaci tu, con la mediazione del giornalista Roberto Pettinaroli. Primo transgender ad essere eletto in Parlamento, opinionista e protagonista di diversi spettacoli televisivi, Luxuria presenta in anteprima proprio al Festival il suo libro, che è un racconto allegro, satirico e scanzonato di un viaggio solitario che ha fatto in Perù, alla scoperta della cultura, della gente e del cibo del Paese.
Alle 21,30, nella piazza in cui è cominciato l’evento, si è tenuto l’attesissimo spettacolo di Simone Cristicchi, un altro dei grandi nomi presenti al Festival. La sua performance si chiama Esodo ed è un racconto per parole, voci e immagini che il cantautore ha scritto ed interpretato. Parla di una pagina dolorosa della Storia italiana, non perfettamente conosciuta, affidata al ricordo di tante persone e alle loro testimonianze. Con il Trattato di Pace del 1947, l’Italia perse l’Istria e diverse zone della fascia costiera, in seguito a questo cambiamento 300.000 cittadini scelsero di lasciare le loro terre di origine, che non erano più italiane. Una scelta sofferta, dolorosa e mai abbastanza raccontata, che è alla base dello spettacolo di Cristicchi .
Sempre nella prima serata, nell’auditorium S.Francesco alle 21,30, la proiezione della pellicola Al di là delle nuvole, del regista Michelangelo Antonioni, ispirato ad un libro dello stesso regista, che girò il film nel 1995 con la collaborazione di Wim Wenders. Alla proiezione sarà presente la moglie del regista, Enrica Fico, che racconterà episodi inediti della sua vita con il Maestro. Oltre che ad Antonioni, gli altri personaggi a cui sono stati dedicati dei “focus” quest’anno sono Giorgio Gaber ed Elena Bono.
Anche questo Festival si annuncia ricco ed interessante: vista la chiusura del teatro cittadino ed il cambio di amministrazione, si era temuto per la realizzazione, ma è invece più vivo ed attivo che mai.