Una biblioteca “fai da te” nata nel quartiere Sant’Albino grazie al Comitato di quartiere cittadino e al patto di collaborazione con il comune.
Una biblioteca “fai da te”: la notizia è di quelle che mi mettono in pace con il mondo, di quelle che mi fanno sperare che ci possa essere un futuro roseo e che davvero esiste un movimento sotterraneo di persone che si aggrappano alla cultura e non si lasciano vincere e abbandonare dalla deriva generale che sembra aver conquistato il mondo.
Nasce a Monza, anzi è nata tre mesi fa, una biblioteca molto particolare, una “non biblioteca” nata dall’esigenza di liberi cittadini del quartiere Sant’Albino di avere un luogo dove poter trovare dei libri da leggere. Non si tratta di una vera e propria biblioteca, ma di un salone all’interno del Centro Civico di via Mameli dove si possono portare e ritirare libri liberamente.
Per capirne di più, mi sono recato di persona in loco e sono rimasto affascinato dall’entusiasmo con cui sono stato accolto da Paolo, uno dei volontari che gestisce l’iniziativa.
Devo dire che in questo quartiere l’atmosfera consona ad una città come Monza non si respira, anzi sembra di essere immersi in un isola felice sospesa nel tempo. Ho visto una scuola, un piccolo bar e il Centro Civico adibito a luogo di aggregazione.
“E’ proprio in questa ottica che è nato cinque anni fa il Centro Civico” mi dice Paolo, “Qui sembra di essere nel paese di Don Camillo e Peppone, anche se con il passare degli anni tutti i circoli e i luoghi di ritrovo sono spariti. Non avendo una biblioteca noi del Comitato di quartiere cittadino abbiamo avanzato una richiesta al Comune per avere uno spazio dove poter fare cultura. Abbiamo iniziato con lo scambio libero di libri, in tre mesi abbiamo superato i 500 volumi, tutti arrivati per donazione dei cittadini. Qui si può venire lasciare un libro e portarne a casa un altro. L’obbiettivo è quello di istituire una vera e propria biblioteca, al momento i libri non sono ancora catalogati, ma siamo contenti dell’ottimo riscontro che l’iniziativa sta avendo”.
I libri sono distribuiti su lunghi scaffali, c’è anche una sezione dedicata ai più giovani e ai bambini molto frequentata dai ragazzi che escono dalla scuola qui vicino.
Prima di salutarmi, Paolo mi dice anche che stanno lavorando per evitare la chiusura estiva, in modo di garantire un appuntamento settimanale a chi rimane in città. Inoltre, aggiunge che c’è il progetto di fare un evento culturale una sera al mese, letture condivise, proiezione di film, confronto con autori.
Insomma un centro culturale che è ancora agli albori ma che vive grazie all’entusiasmo dei volontari che hanno fame di cultura e sopratutto voglia di trovarsi, incontrarsi e coinvolgere i cittadini in attività che arricchiscono.
Per me una visita più che piacevole, un momento di confronto e come dicevo all’inizio dell’articolo un focolaio di speranza verso un mondo che va nella giusta direzione.
Il centro è aperto tutti i Mercoledì dalle 16.00 alle 18.00
e si trova in Via Mameli, 6 a Monza.