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Lettura: “UN SOGNO, UN AMORE E UN EQUIVOCO – Federica Cabras – PubMe
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“UN SOGNO, UN AMORE E UN EQUIVOCO – Federica Cabras – PubMe

Ornella Feletti 6 anni fa Commenta! 7
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Siamo alle solite. La ricerca di un posto di lavoro sta diventando una caccia al tesoro e…la protagonista del nuovo romanzo di Federica Cabras – Virginia, non fa eccezione.

“Un sogno, un amore e un equivoco”

E’ ambientato ai giorni nostri Lei, Virginia, si racconta in un susseguirsi di “rotte di collisione” che la lasciano stremata e non in grado di ragionare a dovere.

“Una buffa ragazza. Il sogno di diventare scrittrice. Il profumo dello zucchero a velo. Quando un equivoco si trasforma in amore. Virginia è una sognatrice. Cammina a un metro da terra eppure inciampa in continuazione. Ha un cuore così grande che alla fine, inevitabilmente, finisce per mettersi nei guai. Perché le bugie hanno le gambe corte, Virginia… lo sai. Dopo essere stata rifiutata a un colloquio di lavoro, quello per cui ha investito tutta se stessa, torna a casa come quel cucciolo abbandonato che trova per strada e lì, nell’appartamento, condiviso con Giada, Susanna e Stefano, il mondo le crolla definitivamente addosso. Complice una serata tra amiche, incontra Giorgio, del quale, il giorno dopo, ricorda ben poco. Ma è proprio lui a trovarle un lavoro in un bar un po’ particolare ed è lì, che Virginia conosce la signora Lai, un’anziana con un terribile peso sul cuore. Grazie ad alcune lettere custodite dalla donna, Virginia scopre una storia d’amore incredibile oltre a un’altra lettera che potrebbe ridare la felicità a qualcuno… Qualcuno che non è poi così distante da lei.”

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Per fortuna ci sono le amiche/coinquiline: Susanna, futuro avvocato, che con il suo pragmatismo la spinge ad assumersi le sue responsabilità; Gaia, futura infermiera, dolce e perdutamente innamorata di Stefano, il quarto coinquilino, sprezzante e donnaiolo, ognuno con la propria individualità e carattere ma complementari a quella della nostra protagonista, con cui dividere e condividere le sue avventure/disavventure e che hanno la capacità di darle il “punto fermo” che le manca.

A questi personaggi si aggiunge: un uomo “misterioso” Giorgio, Giò per gli amici, sexy ed affascinante proprietario del bar Annie e che diventerà il suo capo; l’amico fraterno Claudio con cui ha avuto una discussione triste ed appassionata che li ha portati alla “quasi” rottura del rapporto; e la sua famiglia, in particolare la mamma, che ha paura di deludere per i continui insuccessi lavorativi.

Si nota nella scrittura la freschezza e la capacità di analisi che fanno provare al lettore quasi tutta la gamma delle sensazioni umane.

Virginia può sembrare una ragazza con la testa fra le nuvole, sbadata, impacciata, casinista, goffa, sincera, inesperta, ingenua, con un cuore grande e un sogno altrettanto grande, a metà tra Bridget Jones e Ugly Betty.

Lo sappiamo bene che la vita è un continuo scambio commerciale e compromessi.

Talvolta pensiamo siano la stessa cosa, ma non è così; lo scambio di natura economica presuppone l’uso di un mezzo che è la moneta e la conseguenza è lo stare bene; il compromesso è un venirsi incontro con la consapevolezza che ambedue le parti hanno qualcosa da guadagnare ma, a volte, qualcosa da perdere.

Il travaglio interiore della nostra protagonista viene descritto molto bene dalla Cabras,  ci fa capire che se oggi è così difficile trovare il proprio posto nel mondo, non bisogna mai abbandonare le proprie aspirazioni ed obiettivi.

“Dio benedica i momenti dolci, quelli dove capisci che non tutto è perduto. Dio benedica le amicizie vecchie, quelle per le quali avrai sempre un pezzo di cuore riservato, e quelle nuove che comunque regalano un sorriso. E la famiglia, perché il fatto di dividere gli stessi occhi e lo stesso sangue deve pur valere qualcosa. L’entusiasmo, la forza che muove tutto, e il lavoro, soprattutto quello dei sogni e delle pene. Dio benedica la vita, questa vita pazza che ci regala settimane divertenti e sere tremende, e notti di ardore e passione. Siano benedetti anche i libri, l’odore di inchiostro sulle pagine sgualcite dalle troppe letture e dalle lacrime, quando ci si addormenta con il viso sopra righe tanto amate.
Ma soprattutto, Dio benedica l’amore, quello forte e intenso, bellissimo e dolce. Quello che fa colare il mascara e che spoglia dai vestiti e dalle colpe, quello che toglie il reggiseno e le paure. Quello che fa un po’ tremare e un po’ gioire, un po’ piangere e un po’ ridere. Dio benedica il mio, di amore, quello inaspettato, e che è ancor più bello proprio per questo.”
Un libro che ti fa dire: “è proprio quello che capita a me!”.
E il finale? E no, non ve lo dico… anticipo solo che, a seconda dello stato d’animo con cui vi accingerete a leggere, potrà sembravi divertente, frizzante o lacrimevole. Io preferisco  definirlo romanzo matrioska, che come la bamboline russe, racchiude in sé il buio e la luce, il sogno, l’amore e l’equivoco, la molteplicità di una storia dentro l’altra, che sembrano accavallarsi e poi si separano per diventare “un inizio”.
Federica Cabras, sarda, giornalista e scrittrice, una Laurea Magistrale LM scienze sociali per la ricerca e le istituzioni; ha collaborato con l’Osservatorio sulla criminalità organizzata; Dottoranda in Studi sulla Criminalità Organizzata.

Ha esordito nel 2016 con il romanzo “e vissero felici e contenti” un thriller psicologico.

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