Rita Levi Montalcini è stata un esempio di vita oltre che una grande donna di scienza.
Neurologa, accademica e senatrice a vita, Rita Levi Montalcini ha ottenuto il Premio Nobel per la medicina nel 1986.
Nel suo libro Elogio dell’imperfezione che può considerarsi una sorta di autobiografia, Rita Levi Montalcini descrive le ricerche che l’hanno portata a scoprire il fattore di accrescimento della fibra nervosa, noto come NGF.
In questo libro concentra l’attenzione sull’imperfezione, che considera una componente fondamentale dell’evoluzione dell’uomo.
L’imperfezione ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo. Ritengo che l’imperfezione sia più consona alla natura umana che non la perfezione
Il progresso, il miglioramento continuo derivano proprio dalla consapevolezza di questa imperfezione, ossia dal credere che i risultati ottenuti, in qualsiasi campo, possano essere migliorati. Chi è cosciente della propria imperfezione è curioso e aperto a nuove possibilità perché non si sente depositario della conoscenza.
La frase che ho scelto per il caffè motivazionale di oggi la troviamo nel libro La clessidra della vita, scritto da Rita Levi Montalcini, con l’aiuto di Giuseppina Tripodi.
L’autrice racconta il suo pensiero sulle questioni a lei più care: il rapporto fra ricerca ed etica, il confronto con i giovani, il peso dell’intuizione nell’arte come nella scienza, e le grandi speranze per il futuro del mondo. E riporta particolari inediti della sua vita esponendo il senso di un’esistenza votata alla ricerca e alla conoscenza.
La sua è un’esortazione per chi legge ad imitarla e ad affrontare le sfide della vita con coraggio, ribellandosi quando è necessario, non rassegnandosi mai a ciò che non sentiamo sia quello che vogliamo essere o fare.
Bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi
E consiglia, soprattutto ai giovani, di imparare a giudicare con la propria mente, a seguire dei principi etici e non degli ordini, da chiunque vengano.
Questa donna con le sue parole e soprattutto con l’esempio di una vita votata al lavoro e agli altri, ispira: ha lottato fin da bambina per ottenere ciò che desiderava. Non voleva diventare moglie e madre così come gli imponeva suo padre e l’iscrizione alla facoltà di medicina è stata una vera e propria vittoria, dopo anni di duri scontri con lui.
Spesso succede di non avere l’approvazione dei genitori, o di chi ci è accanto, quando si fa una scelta: c’è chi riesce a far valere la propria idea, come Rita, chi invece si arrende al volere altrui convivendo con il senso di insoddisfazione che ne deriva.
Rita ha sempre superato gli ostacoli che gli si sono presentati nella vita senza paura e con grinta, non considerandoli dei problemi, ma solo degli stimoli per dare il meglio di sé e per raggiungere i suoi obiettivi.
Quante volte pensiamo di mollare tutto?
Lei, non lo ha mai fatto!
Eppure ha avuto tanti momenti di difficoltà e delusioni, come quando, con l’emanazione delle Leggi Razziali, che impedirono a tutti gli ebrei di continuare a lavorare e a studiare, invece di arrendersi, decise di trasformare la sua camera da letto in un laboratorio per poter continuare le sue ricerche.
Dopo tanti sacrifici la sua soddisfazione più grande: il premio Nobel per la Medicina, insieme a Stanley Cohen, biochimico con cui aveva lavorato per la scoperta del fattore di crescita delle cellule nervose (NGF).
Lei non ha mollato e ha fatto benissimo!!!
E ha continuato a farlo fino alla fine. A 93 anni, infatti, è riuscita a coronare il sogno di creare una Fondazione per favorire e promuovere l’istruzione e la formazione professionale delle giovani donne del continente africano.
Un esempio per tutti da seguire e imitare.
Spero che questo caffè di oggi sia stato d’ispirazione per te!
Proprio in chiusura di questo articolo, a proposito di sogni, per una volta voglio avere il coraggio di espormi in prima persona.
Voglio iniziare a ribellarmi alla mia paura di sbagliare e di non riuscire a realizzare il mio sogno di completare, un giorno, il libro che ho nel cassetto.
Come primo passo, MERCOLEDÌ PRIMO LUGLIO alle 16 pubblicherò qui sul sito il mio racconto: Anna. TI ASPETTO, NON MANCARE!!!
Le cose fatte con la passione e il sentimento è come se avessero una marcia in più: la spinta dell’empatia! Sono sicura che se hai scritto il tuo libro con la stessa passione dei tuoi articoli, colpirà il cuore dei lettori e l’empatia sarà l’autostrada per il successo! Il mio augurio: che dalla tua tastiera nasca un bestseller! Sarà per me un onore e un piacere essere presente al firma-copie! Only the brave!!!
Grazie Francesca per queste belle parole! Si è vero la passione non manca ed è effettivamente ciò che fa la differenza qualsiasi cosa si faccia.
Io ti rispondo con un semplice, ma anche grande: WOW 😘🍀
Grazie Cri! ❤️😘
Brava, non vedo l’ora di leggere il tuo racconto 😊
Grazie Erika! ❤️